Capitolo 14

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Rocco mi fissa sconvolto mentre finisco il racconto e quasi scoppio a piangere mentre ricordo.. Quelle cose.
" Anna io.. " - fa per dire una cosa, ma poi si blocca, probabilmente preoccupato di non dire nulla che possa ferirmi.
Lo guardo con occhi lucidi, con una fissità tale da attreversargli il corpo e l'anima.. Vorrei solo un abbraccio in questo momento.
" Rocco.. " - gli chiedo sottovoce, mettendomi suduta sul materasso e abbracciandomi le gambe coperte dal lenzuolo.
" Dimmi piccola.. " - risponde cauto - " Mi potresti abbracciare? " - dico mentre la mia voce si fa tremolante e gli occhi si arrossano sempre di più.
Oh no.. Non voglio che veda la mia debolezza. Lui senza nemmeno pensarci, scende dal letto rimanendo splendidamente nudo davanti a me, fa il giro e poi viene dalla mia parte, abbracciandomi da dietro.
Mi bacia teneramente una spalla mentre il mio petto ha un sussulto. Sto trattenendo violenti singhiozzi ma non voglio lasciarmi andare..
" Shhh va tutto bene piccola.. Nessuno ti farà mai più del male, capi? " - mi dice dolcemente stringendomi a se e la sua dolcezza é la goccia che fa traboccare il vaso, rendendo i miei singhiozzi un pianto disperato e liberatorio.
Rimaniamo abbracciati per un tempo che ci sembra infinito e alla fine gli dico una cosa che mi viene spontanea dal cuore..
" Ti prego Rocco, non lasciarmi mai andare.. " - " Mai. " - " Sei tutto quello che ho ormai, la mia ancora, la mia salvezza... Ti prego " - dico tornando a piangere e la sua presa intorno a me si fa ancora più stretta.
La mia più che una supplica suona come una preghiera, ma avevo bisogno di chiarire, Rocco sta diventando una figura troppo importante della mia vita.. Senza di lui non saprei cosa fare, mi sentirei spaesata e l'idea di non poter più respirare il suo odore, abbracciarlo, mordergli le labbra, stuzzicarlo, provocarlo e vederlo mangiare in maniera estremamente eccitante mi distrugge.
Ma per fortuna vivo con lui.
*****
In serata decidiamo di andare fuori a cena, é una cosa così romantica e non l'abbiamo più fatto da... Beh, dal giorno in cui ci conoscemmo.
Rocco decide di portarmi in un ristorante cinese, non ho mai assaggiato il sushi ma penso di essere in grado di mangiarmi addirittura il nastro. Ci vuole fame.
Come giungiamo al ristorante Rocco prenota subito un tavolo, poi mi accompagna al nastro trasportatore, che sta appunto trasportando pesce e manicaretti di ogni tipo.
" Ei frà! Che stai cumbinann accà? " - sento una squillante voce maschile alle nostre spalle e non appena io e Rocco ci giriamo, ci ritroviamo davanti un bel ragazzo, alto, biondo, occhi glaciali, sguardo infantile e naso pronunciato che da fascino al suo volto. Clementino.
Clemente a differenza di Rocco lo conoscevo già, non dal vivo ma per le sue canzoni e per il motto che sento sempre tra i giovani " Clementin spacc tutt e' vetrin! " .
" We cleme! Ti presento la mia.. Amica Anna! Siamo qui a cena te? " - chiede Rocco mentre io e il rapper ci stringiamo la mano.
" Sono qui per il vostro stesso motivo, amo il sushi! Maronn che wagliona.. Davvero molto piacere signorina " - dice simpatico sfoggiando un elegante baciamano e facendomi arrossire.
" Il piacere e mio " - dico io diventando viola.
" Ehm ehm.. Scusate non vorrei disturbarvi ma si stanno sfreddando le portate " - dice Rocco con un moto di fastidio e schiarendosi la voce e vederlo così mi rende, non so... Felice. Sembra geloso.
" Ah cett cett.. Con calma wagliò, mica scappano i pesci " - dice guardandomi ridendo Clemente e quasi posso vedere del fumo fuoriuscire dalla faccia arrossata di Rocco.
Dopo esserci accomodati, io al centro fra i due ragazzi (poiché Clementino si é diciamo autoinvitato), cominciamo a mangiare le varie portate.
" Allora Anna, perché non mi parli un pò di te? " - mi chiede Clemente agitandosi leggermente sulla sedia.
" Oh.. Ecco.. Non c'é molto da dire.. Uhm.. Ho diciassette anni.. " - " Diciassette anni e sei già così bella? " - chiede sbigottito. Ma poi ad un tratto la sua faccia si contrae in una smorfia urlando " Uh " e subito mi spavento.
" Ti senti bene? " - gli chiedo ansiosa e lui guardando male Rocco dice - " Tranquilla splendore, solo un crampo.. Ah! " - si, solo un crampo eh?
Guardo di sottecchi Rocco e per poco non svengo dalle risate, sembra un cane pronto a pisciare sul proprio territorio per marcarlo. Ma io mi chiedo, ve lo immaginate Rocco che alza una gamba a mo di cane e mi fa la... Ohmeodeo no che schifezz!
Mi scappa un risolino mentre faccio questi pensieri a dir poco indecenti e sembra che la cosa dia parecchio fastidio a Rocco perché non appena Clemente mi guarda, lui si alza strisciando la sedia sul pavimento e se ne va incazzato.
Che cazzo ho fatto?!

~Na Stanza Nostra~Where stories live. Discover now