*Capitolo 28*

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DANIELE'S POV

Devo preparare tutto per stasera: mangeremo a casa mia e grazie al cielo sono anche abbastanza bravo a cucinare, o almeno per farle una cena decente e un po' intima, visto che ho intenzione di buttare Luca fuori di casa.

«Luca, togli le tue scarpe dal tavolo, per favore» sono la 19.45 e prima di andare a prenderla volevo apparecchiare. La pasta è già sul fuoco e la terrà d'occhio Luca mentre io vado da lei, poi lo sbatterò fuori casa.

«Stasera si esce, al contrario di una persona qui presente che vuole annoiarsi tutta la sera» irrompe nella stanza già vestito e pronto, tranne per le scarpe, che sono sul tavolo.

«Io ignoro il commento e tu ti prendi le tue maledette scarpe» dico mentre prendo la tovaglia.

«Sta' calmo Dani, andrà tutto bene per la tua noiosa serata» risponde togliendo le scarpe dal tavolo. Grazie a Dio.

«Almeno io ho qualcuno di speciale con cui passarla, te vai solo a rimorchiare, e tante volte non ci riesci neanche. Senza offesa Lu» stendo la tovaglia e poi vado a prendere i piatti, bicchieri, tovaglioli e posate. Tutto pronto.

«Hai detto speciale? La conosci sì e no da due settimane» afferma cercando di mettersi le scarpe da in piedi, certe volte penso sia stupido.

«Mi piace, e anche tanto, posso dire che è una persona speciale se la penso praticamente sempre» affermo mentre finisco di vestirmi e prendo le chiavi della macchina.

«Sei innamorato?» mi chiede prendendomi alla sprovvista e facendomi bloccare sul posto.

«No» rispondo secco anche se non sono certo al 100% della mia risposta.

Apro la porta e prima di richiuderla gli dico «Tieni d'occhio la pasta, deve essere tutto perfetto»

«Sei innamorato» urla quando ormai ho chiuso la porta.

Scuoto la testa mentre esco dal palazzo ed entro in macchina per andare a prenderla. Non sono innamorato, mi piace solo tanto baciarla e sentirla vicina, ma adoro anche quando parliamo senza quasi toccarci, guardare i suoi occhi blu e la sua risata. Mi piace il modo in cui ci siamo incontrati e il fatto che sia anche audace certe volte. Mi piace anche la sensazione allo stomaco che provo quando è vicino a me. Mi piace lei. Ma non sono innamorato.

Guido con questi pensieri che mi girano per la testa fino a casa sua, dove scendo e suono al citofono.

«Scendo subito Dani» risponde Peach facendomi spuntare un sorriso appena sento la sua voce.

La aspetto circa cinque minuti, in cui me la immagino girovagare per casa e cercare cose che probabilmente non le serviranno questa sera, poi finalmente la vedo uscire dal portone del palazzo e sorrido: indossa una camicia beige infilata in una gonna color pesca che le arriva fino alle caviglie ma con una spaccatura dal ginocchio in giù, tutto completato da una giacchetta di jeans che le arriva circa all'ombelico.

«Wow... Peach, sei s-splendida» dico ancora imbambolato a guardarla.

«Grazie, anche tu non sei niente male» sorride arrossendo leggermente mentre mi indica, anche se sono vestito praticamente come al solito, cioè camicia e jeans.

«Andiamo?» dico offrendole il braccetto e appena mi tocca la solita sensazione allo stomaco si presenta.

«Certo» andiamo in macchina e io parto.

Dopo due minuti di silenzio, non imbarazzante voglio precisare, lei lo interrompe.

«Dove mi porti?» chiede abbastanza curiosa e penso che non abbia fatto altro che pensare a farmi questa domanda.

«Spero solo ti piaccia» rispondo non dandole sul serio la risposta e sorridendo.

«Non me lo vuoi proprio dire, vero?» chiede ancora ridacchiando leggermente.

«In effetti... No» dico ridendo.

In circa dieci minuti arriviamo a casa, che però lei non aveva ancora mai visto, quindi è effettivamente una sorpresa.

«Dove siamo?» chiede dopo che siamo scesi dall'auto.

«A casa» rispondo semplicemente mentre le porgo di nuovo il braccio e tiro fuori le chiavi.

«Mi hai portata a casa tua?» dice stupita ma comunque continua a seguirmi verso il portone d'ingresso.

«No, figurati, stiamo per entrare a forza in una casa di uno sconosciuto che però fa dei piatti buonissimi» mi metto a ridere e intanto siamo arrivati al mio appartamento, tiro fuori le chiavi ma non faccio in tempo ad inserirle nella toppa che la porta si spalanca e il volto sorridente di Luca ci fissa.

«Ehi, sei tornato finalmente, in cucina è tutto a posto, forse ho fatto anche più del dovuto» sposta lo sguardo da me a Ilary e la squadra. Mi viene voglia di strozzarlo per come la guarda «Piacere, sono Luca, il coinquilino di Daniele e tu sei bellissima» tende la mano verso di lei e quando l'afferra se la porta alla bocca e le posa un bacio sul dorso della mano.

«Ilary» dice Peach tranquilla mentre sorride e poi mi guarda.

«Beh, Ilary, stasera sei stupenda» continua guardandola negli occhi.

«Beh, Luca, dovresti andare, non ti pare?» gli faccio segno di uscire mentre io e Peach entriamo in casa.

«Non me la fai conoscere?» chiede ridendo mentre esce fuori sul pianerottolo, gli butto le chiavi che prende al volo.

«No» gli sorrido e chiudo la porta.

Andiamo entrambi in cucina e trovo i piatti già pronti. Luca ha fatto davvero più di quanto doveva.

Andiamo al tavolo apparecchiato e vedo anche delle candele che io non avevo messo, poi un bigliettino sul mio piatto: "Buona serata innamorato, sono sicuro che siete bellissimi insieme. Comunque ribadisco il fatto che sei innamorato"


Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiWhere stories live. Discover now