Capitolo 45

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ILARY POVS
Chiudo la porta e rimango immobile davanti al pannello di legno, sentendo un continuo ronzio nelle orecchie, le lacrime che stanno per arrivare di nuovo e la forza abbandonarmi, forse perché non ho mangiato.
Mi stacco e vado verso la cucina, ma non per mangiare qualcosa, bensì per prendere quella dannata foto e farla a pezzi. Anzi, forse la brucio.
Devio la strada e vado in camera mia, apro il primo cassetto del mio mobiletto accanto al letto e tiro fuori l'accendino, ma il pacchetto di sigarette attira la mia attenzione. Ne ho una piccola scorta, uno o due pacchetti, solo per le emergenze, e questa cosa sarebbe?! Prendo anche il pacchetto, con più forza del necessario, e torno in cucina, prendo un grande piatto con i bordi spessi e alti per mettere all'interno la foto in fiamme e torno al bancone, prendo l'accendino e tiro fuori prima una sigaretta, e solo dopo averla accesa e fatto un tiro prendo in mano la foto che mi ha rovinato la giornata e, forse, la vita. Avvicino il piatto e do fuoco ad un angolo della foto, facendolo prendere bene prima di farla cadere nel piatto. La guardo bruciare.
-Bruciate, stronzi, bruciate- sussurro osservando attentamente il fuoco che divorare il pezzo di carta colorato dal bacio di due bastardi.
Continuo a fumare finché la foto non è ridotta in cenere e vedo il fumo levarsi lentamente dalla polverina grigia scura nel piatto, poi vado alla finestra del salotto e la spalanco, un po' per cambiare l'aria con la paura che Michael possa scoprire che ho fumato, un po' per guardare qualcos'altro oltre l'interno di casa mia.
-Perché tutto questo deve succedere ora...- sussurro prendendo un'altra sigaretta dal pacchetto che avevo nella tasca sul retro dei pantaloni.
-Perché a tutti prima o poi succede, amore- mi risponde Michael spuntando alle mie spalle e facendomi prendere un colpo.
Mi giro e lo guardo, prendendo un'altra boccata. Non ho nessuna intenzione di parlare con lui, poi Daniele se n'è andato da poco e non credo di essere dell'umore adatto.
-Dai, queste sono quasi le prime parole che ti sento dire oggi, non puoi smettere...- si avvicina a me con una faccia stanca.
Mi giro meglio verso di lui e mi appoggio, quasi sedendomi, sul davanzale della finestra. Faccio un tiro fissandolo.
Sospira -Cos'hai bruciato? C'è il piatto in cucina e questo non è solo odore di sigaretta- già, il piatto. Ho un piatto "speciale" per bruciare le cose, solo per i bordi spessi e alti, così da non fare uscire la cenere e non far divampare le fiamme.
Gli sbuffo la nuvola di fumo grigio in faccia, facendogli fare una faccia disgustata e ricevendo un'occhiataccia.
-Allora, so che per te è una giornata difficile, ma tu sai che io odio l'odore del fumo, Ilary- calca sul mio nome con tono incazzato.
Lo fisso inespressiva e faccio un altro tiro.
-Rispondimi cazzo! Io non ti ho fatto niente! E se è per questo neanche Daniele!- alza la voce allargando le braccia.
-Lui non ha fatto niente?! Non l'hai vista la foto che ho bruciato?! Non l'hai vista?! Mi sembra che quando cercavi di nascondere la busta per coprirlo sapessi cosa c'era dentro!- lo accuso puntandogli contro la mano con la sigaretta tra le dita.
-Perché quella foto non è del tutto vera, cazzo!- urla guardandomi coi suoi occhi verdi.
-Cosa c'è di non vero in due che si baciano, Michael?! Cosa c'è?!- sento di nuovo le lacrime rigarmi le guance -Cazzo- sussurro asciugandomele con forza.
-Era ubriaco- lo difende non notando le mie lacrime, o, se le nota, fa finta di niente.
-Non mi importa niente se era ubriaco o no! Poteva essere anche fatto, non importa, non doveva tradirmi!- esclamo facendo un tiro.
-Ilary, santo dio, non puoi fare così! Non è stata colpa sua- continua facendo un passo indietro.
-Non sono io che ho baciato qualcun altro- sussurro anche se so che lui mi ha sentito.
Scuote la testa e fa dei passi all'indietro, sparendo nel corridoio.
Sbuffo irritata e mi rigiro verso la finestra, guardando il paesaggio fuori dal mio condominio.
Faccio un altro tiro e ripenso a tutto quello che è successo: alla nostra breve relazione, a tutti i momenti stupendi che comunque abbiamo passato insieme, poi tutto che va male... Io che lo lascio andare da solo in un bar, lui che si ubriaca e alla fine mi tradisce con Silvia. Che casino.
Finisco la sigaretta ma non mi sento poi così meglio, quindi continuo a guardare fuori e cercare di capire come lasciarmi tutto alle spalle.
Vengo afferrata per il braccio e trascinata all'indietro, in equilibrio solo grazie a Michael che mi tiene.
-Cosa diavolo fai?!- gli chiedo quando ormai mi ha trascinata fino alla porta.
Senza rispondermi apre la porta di casa e, sempre tenendomi per il braccio mi butta fuori, gettandomi poi un borsone sui piedi.
-Cosa...?- dico alzando la testa verso la porta, che mi viene prontamente sbattuta in faccia.
Mi getto sul pannello di legno, che oggi mi è molto familiare, cercando di aprirlo, ma sento immediatamente la serratura chiudersi.
-Cosa cazzo stai facendo Michael?! Non puoi chiudermi fuori!- urlo battendo con furia le mani sulla porta.
-Per questa notte stai fuori, ti va? Non importa, vai da Daniele a chiarire- dice tranquillo aldilà della porta.
-Ma sei impazzito?! Apri immediatamente questa dannata porta!- dico non smettendo un attimo di battere le mani sulla porta.
-Negativo amore- risponde e sento i passi allontanarsi dalla porta.
-Michael, non ho il telefono- cerco una scusa per entrare.
-Nella borsa- urla facendo chissà cosa.
-Non ho dei vestiti puliti- aggiungo.
-Nella borsa- dice ancora.
Dio santo, quante cose ha messo in questa dannata borsa?!
-Non ho le scarpe- dico notandolo e ottenendo la stessa risposta.
-Oddio... Ehm... Ho il ciclo- non è vero, ma voglio entrare in casa mia.
-E anche per questo piccolo inconveniente, a cui non credo minimamente, nella borsa. Il bellissimo Mickey risolve tutto, ora smamma- conclude lui battendo due colpi sulla porta.
Continuo a pregarlo ancora un po' di farmi entrare ma non ne vuole sapere, allora metto le scarpe e dopo aver preso la borsa esco dal mio palazzo. Ma non ho intenzione di andare da Daniele. Assolutamente.
Inizio a camminare per Milano con il mio borsone in mano.
Sono le 19.00 ed è già buio quando vedo un insegna a led rossi, un negozio di tatuaggi.
Frugo nella borsa per vedere se mi ha messo anche il portafogli e per mia gioia lo trovo in poco tempo. Entro.
-Salve, siete ancora aperti?- chiedo spingendo la pesante porta.
-Certo, vuole un tatuaggio? Scusi, domanda stupida- ridacchia il ragazzo che sbuca da un ufficio sul retro -Che tatuaggio vuole allora?- lo vedo meglio ed è come un ragazzo comune capelli mattoni e occhi scuri. Carino ma non troppo.
-Vorrei una clessidra- dico andando verso di lui e sforzando un sorriso.
Ci mettiamo d'accordo e in poco tempo ha fatto già lo schizzo e lo sta applicando sul mio avambraccio destro, pronto per incidere sulla mia pelle una clessidra, con affianco una frase "Il tempo passa, sta a te decidere come viverlo"
Inizia a fare il tatuaggio, fa male, ma cerco di non pensarci, e anche il ragazzo che mi sta tatuando è molto simpatico e cerca di distrarmi, sapendo che è il primo che faccio.
Alle 22.00 circa finisce il disegno e la pelle che lo circonda è rossa, per non farmi venire un'infezione mi ricopre il tatuaggio con pellicola trasparente, dopodiché lo pago e lo saluto, ringraziandolo molto per il lavoro che ha fatto.
Passeggio ancora per le vie di Milano, senza meta o idee su come passare la notte.
-Ilary, che ci fai qui?- urla una voce maschile da dietro di me.
-Michael mi ha sbattuta fuori di casa- rispondo semplicemente alzando le spalle.
-Dove passerai la notte allora?- mi chiede di nuovo.
-Non ne ho idea- ridacchio nervosamente e mi guardo intorno.
-Dai, vieni da me stanotte- mi prende il borsone dalle mani e inizia a camminare.
-Ma no, lascia stare. Posso trovare un altro posto- dico senza tanta convinzione, non saprei proprio dove andare.
-Ma smettila. Comunque bello il tatuaggio. È nuovo?- mi chiede Alessio mentre mi arrendo e lo raggiungo per andare insieme a casa sua. Intanto gli spiego il senso del mio primo tatuaggio.

Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ