*Capitolo 34*

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ILARY'S POV

Sono stesa sul divano con una vaschetta di gelato alla vaniglia in mano e un super cucchiaio nell'altra, la TV accesa e Michael in cucina che cerca anche lui qualcosa da mangiare.

«Amore, hai visto il gelato per ca...» entra in salotto e mi vede sul divano mentre mi metto una cucchiaiata in bocca.

«Da quanto lo stai mangiando?» chiede facendo finta di essere severo e incrociando le braccia al petto, ma il suo sorriso divertito lo tradisce.

«Non lo so, però ho voglia di gelato» rispondo mentre stringo al petto la vaschetta fredda e mi viene un brivido.

«Dammene un po'» dice avvicinandosi.

Mi porto le gambe al petto, così da proteggere meglio la mia amata vaschetta e lo guardo male. Magari si allontana.

«Dai amore, dammi la vaschetta» mi incoraggia facendo la voce che di solito si usa con gli animali.

«Non sono un cane, Mickey, e non avrai mai il mio gelato» rispondo mettendomi subito dopo un cucchiaio pieno di vaniglia in bocca.

«L'hai voluto tu» si avventa su di me e inizia a farmi il solletico ai fianchi.

Scoppio a ridere e allento la presa sulla vaschetta, facendo in modo che lui me la strappi dalle mani e la metta sul tavolino lì vicino, ma non si ferma, torna alla carica continuando a farmi il solletico mentre io vado avanti a contorcermi sul divano.

Mi vengono in mente tutte le volte che tutto questo è successo con Samuel. Ora che Daniele mi ha chiesto quella cosa non riesco più a respingerlo dai miei pensieri, anche durante l'allenamento ero distratta per questo, e mi dà fastidio, molto fastidio.


•FLASHBACK•

«Tesoro, dove sei?» chiede Samuel ad alta voce dalla cucina di casa sua, mentre io sono nascosta in salotto, nella camera accanto, con un sorrisino sul volto.

Non rispondo e mi sporgo leggermente oltre il divano per vedere dov'è.

«Trovata» urla alle mie spalle facendomi prendere uno spavento, allora salto all'indietro e mi ritrovo seduta per terra con un sorriso da sciocca stampato in faccia.

«Dai, dobbiamo prepararci, tra poco c'è la festa per i tuoi diciassette anni» dice dolcemente mentre si avvicina gattonando a me, sorridendo pure lui.

«Non è che abbia così tanta voglia di andarci, possiamo restare qui noi due, festeggiamo per conto nostro» rispondo vedendolo avvicinarsi sempre di più.

«Ma no, sarà più divertente» ribatte fermandosi ad un soffio da me, avvicinando impercettibilmente le mani ai miei fianchi.

«Non ho voglia» piagnucolo pensando ad una serata in discoteca con i nostri amici, solo per festeggiare i miei diciassette anni.

«Sarà divertente» insiste abbassando la voce e avvicinando il suo volto al mio.

«Uff, va bene» mi arrendo, emozionata anche da quella vicinanza.

«Perfetto» dice prima di iniziare a farmi il solletico a cui io reagisco fin troppo bene, accasciandomi a terra e implorandolo di smettere.

•FINE FLASHBACK•


Uno dei momenti di serenità con Samuel prima che tutto naufragasse, e non ho ancora capito bene di chi sia la colpa, se mia o sua.

Mi lascio scappare un singhiozzo mentre prego Michael di smetterla.

«Michael, ti prego, fermati» lo imploro mentre le lacrime mi bagnano le guance.

«Oddio, Ilary, che c'è? Mi dispiace, cos'ho fatto?» chiede preoccupato mentre cerca di farmi sedere.

«Mickey, abbracciami, ti prego» dico iniziando a piangere veramente e allargando le braccia. Lui non se lo fa ripetere due volte e mi avvolge in un abbraccio rassicurante, in cui mi lascio andare e piango per quello che è successo con Daniele ma soprattutto piango per Samuel, ancora una volta.

«Mi vuoi dire che succede? Sono abbastanza sicuro che non sia colpa mia» sussurra Michael al mio orecchio mentre continua a stringermi.

«Okay» rispondo staccandomi e tirando su col naso «Ma voglio il gelato» dico guardandolo mentre sorride malinconico e allunga il braccio per prendere la vaschetta.

«Oggi Daniele mi ha chiesto una cosa» inizio dopo che ci siamo seduti sul divano, io con il gelato alla vaniglia, lui solo con la sua preoccupazione.

«È colpa sua?! Io l'ammazzo...» fa per alzarsi ma lo trattengo per il braccio, facendolo risedere.

«Non è colpa sua, forse la mia reazione è esagerata...» dico continuando a mangiare il mio gelato.

«Dipende da cosa ti ha chiesto... Cosa ti ha chiesto?» chiede curioso e un po' più calmo di prima.

«Vuole diventare il mio ragazzo» sussurro, esattamente com'è successo la prima volta che me l'hanno chiesto.

«Perché l'hai presa così male da metterti a piangere?» chiede, senza pensare a Samuel.

«Beh, non ricordi l'ultima volta?» ridacchio nervosa, cercando anche di alleviare la tensione.

«Devi smetterla di pensare a Samuel, non è neanche colpa tua» dice avvicinandosi e abbracciandomi mentre i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime.

«Come posso non pensarci?» chiedo respirando profondamente e appoggiandomi a lui. Chiudo gli occhi.

«Devi capire che sotto un certo aspetto è stato meglio così» dice calmo mentre mi lascia un bacio sulla fronte.

«Come posso darti ragione, Michael? Mi sento troppo in colpa» continuo a piangere sulla sua spalla mentre mi stringe di più.

«Davvero Ilary? Non ti ricordi cosa ti faceva? Non puoi affatto sentirti in colpa per una cosa del genere» dice alterato ma continuando a darmi conforto.

«Se non ci fossi stato tu Mickey...» sussurro mentre cerco di calmarmi e smettere di piangere.

«Smettiamo di parlarne e tu toglitelo dalla testa, va bene? Ora vado a fare il tè, così stiamo tutti meglio» dice dandomi un ultimo bacio per poi andare in cucina.

«Cosa vuoi fare con Daniele?» mi chiede Mickey dopo essere ritornato coi nostri tè.

«Non voglio che accada di nuovo...» rispondo guardandolo.

«Per me è un tipo a posto, è passato un po' di tempo da lui» dice riferendosi a Samuel.

«Non ho capito, tu certe volte lo odi certe volte ti sta anche simpatico, sapere la tua vera opinione mi sarebbe d'aiuto» rispondo veramente perplessa dal suo comportamento.

«Non so amore, certe volte mi sembra un tipo a posto, poi penso che potrebbe farti soffrire e potrei ucciderlo» sorride e si gratta il retro della testa.

«Se dovessi scegliere?» chiedo ancora.

E dopo un attimo di esitazione «È un tipo a posto, puoi dirgli di sì» sorride sinceramente e con questo mi aiuta a lasciarmi alle spalle quello che doveva essersene andato già da un po'.


Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiWhere stories live. Discover now