SEDICESIMO CAPITOLO...

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Nate aprì gli occhi. Le lenzuola bianche lo coprivano a metà petto.
Guardava quel viso davanti a lui, i capelli bianchi. Nessun segno della sua solita matita nera.
La pelle pallida, illuminata appena dalla luce del sole che infrangeva la finestra.
-Credo che dovrei dormire nella mia stanza...- sussurrò a bassa voce.
-No. Non devi- borbottò l'altro, la voce era perfettamente attiva e tradiva i suoi occhi chiusi. Non sta dormendo...
La mano di Akira si avvicinò al busto di Nate, tirandolo a se.
I loro petti si scontrarono, Nate lo guardava mentre era assopito dal suo viso rilassato. Chissà perché il pensiero di stuzzicarlo non lo lasciava andare.
Sospirò lasciando cadere la testa sul cuscino -invece dovrei...- sussurrò continuando a guardarlo.
Akira lo tirò ancora di più a se -tu non vai da nessuna parte senza di me- affondò la testa nel suo collo, ispirando il suo profumo -ich liebe dich- sussurrò poggiando le sue labbra sulla sua pelle.
-Akira... puoi anche dirlo in Giapponese... guarda che ti capisco- borbottò chiudendo appena gli occhi.
-Sarebbe troppo comune per me- Akira si mise a cavalcioni sopra Nate, avvicinò il suo viso per lasciare un umido e delicato bacio -Ti amo. I love you. Je t'aime. Te amo.- sussurrò facendo scontrare i loro nasi -dimmi una lingua e io te lo dirò- sussurrò con dolcezza.
I suoi occhi immobilizzarono Nate sotto di lui, insieme alle sue parole e il suo sguardo. Non rispose, rimase solo a guardare quei suoi meravigliosi occhi rossi.
Nate avvicinò appena il viso, nel tentativo di baciarlo. Ma Akira scansò il suo viso sorridente.
-Perché ti sei spostato?- domandò il ragazzo confuso da quel suo gesto, mentre l'altro sorrideva ancora sopra di lui.
-Devi chiedermelo- disse avvicinandosi a lui, ma non abbastanza. -Chiedilo Shonen- lo guardava, aspettando le sue parole.
Nate distolse lo sguardo, diventando evidentemente rosso in viso. Devo proprio farlo? Chi dice che io voglio baciarlo? Beh? Infondo è sempre lui che mi salta a dosso. Io non voglio un suo bacio...

Il castano diede un piccolo sguardo alle labbra di Akira. Le stava torturando sotto i denti, evidentemente lo faceva a posta. Deglutì sentendo la bocca improvvisamente secca.
Distolse lo sguardo, sentendo caldo. Molto caldo. Che si fotta, non glielo chiederò mai!
-Oh, andiamo Shonen, pensa a quando faremo qualcos'altro... Come posso sapere ciò che devo fare se mi diventi tutto rosso e timido?- chiese in modo ridacchiando sotto i baffi. Nate sgranò gli occhi, diventando incredibilmente più rosso di poco prima. Ma perché pensa sempre a quello?
-Ho capito- si arrese il ragazzo dai capelli bianchi, lasciò il castano e scese dal letto per dirigersi nel suo bagno privato. Nate sbuffò esasperato, guardando il soffitto dopo che Akira scomparve dietro la porta.
Si morse il labbro, ancora desideroso.
Diede una piccola e veloce occhiata la porta e sbuffò.
Me ne pentirò! Dov'è la parte di me razionale quando serve? Forse è questa?

Scansò le lenzuola, poggiando i piedi sul pavimento freddo. Si passò una mano fra i capelli color cioccolato, per poi passarla sul viso. Guardò nuovamente la porta, sospirando si alzò avvicinandosi a essa. La aprì cautamente, ritrovando un Akira che si lavava i denti.
Nate camminò verso di lui, non aveva notato la sua presenza.
Appoggiò la fronte contro la sua spalla, il punto dove arrivava almeno. -Sei ingiusto- borbottò chiudendo gli occhi. La fragranza di vaniglia invadeva l'intera stanza.
-Lo sai che lo voglio- aggiunse lamentandosi proprio come un bambino quando vuole le caramelle. -Allora dillo...- Akira si voltò, facendo aprire gli occhi a Nate, e alzare la testa. -Voglio che mi baci...- sussurrò guardandolo negli occhi -e-e... e non con uno di quegli irritanti baci a stampo che mi dai per farmi incazzare...- borbotta con la voce tremante e le guance nuovamente rosse.

Akira avvicinò il suo viso a quello di Nate -ogni suo desiderio è un ordine...- respirò sulle sue labbra, accarezzandole poco prima di baciarle.
All'inizio era un semplice bacio, casto nei suoi modi. Proprio quello che Nate aveva confessato di odiare. Frustrato, il ragazzo fece il primo passo infilando la lingua per scontrarla contro quella dell'altro.
Akira sorrise a quel gesto, proprio quello che voleva, mentre le sue mani avvolgevano le guance dell'altro. Lo lasciò andare solo quando l'aria si rilevò essenziale. -Qualsiasi cosa mi chiederai, se sarà per il tuo bene, la farò- sussurrò, mentre entrambi tenevano gli occhi chiusi.
-Credimi Shonen...-

Spazio autrice:

Altre robe più vecchie di me ouo

Rileggere certe cose mi fa ridere e sorridere, mi sale anche un po' di malinconia ;;

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Rileggere certe cose mi fa ridere e sorridere, mi sale anche un po' di malinconia ;;

Anyway, siete andati a leggere "Y O U  M A D E  M E  S M I L E"? Se non l'avete ancora letta ANDATEEEEH- LA TROVATE SUL MIO PROFILO.

𝙻𝚘𝚜𝚝 𝚆𝚒𝚝𝚑𝚘𝚞𝚝 𝚈𝚘𝚞 - YAOIWhere stories live. Discover now