VENTISEIESIMO CAPITOLO...

1.6K 150 41
                                    

Nate si ritrovò a pensare a lui. Alzò lo sguardo, notando Akira che si infilava i pantaloni. I capelli bagnati... Vedeva le gocce d'acqua scivolare sulle sue ciocche, cadere sulla sua pelle e scivolare sempre più giù. Il castano quasi si perse nel guardare quell'immagine. Chissà se... Pensò insicuro, distolse lo sguardo quando i suoi occhi scendevano fin troppo in basso. Le guance divennero rosse e il cuore aveva ricominciato a battere freneticamente.

-Akira...- pronunciò il suo nome, senza volerlo, senza rendersene conto. Ma quel nome gli piaceva. Gli piaceva davvero tanto.
I loro occhi si incrociarono. -E-Ecco.. Ahem...- balbettò il castano non sapendo come dare parole ai suoi pensieri. Decise di parlare e basta. -Tu non sei vergine, in quel senso intendo... Cioè...- si bloccò, iniziando a far scontrare le sue dita, attorcigliandole fra loro -voglio dire...- provò a spiegarsi in modo più chiaro, ma si bloccò nuovamente.
Le mani di Akira gli avvolsero le guance, subito dopo si unirono le loro labbra, e le loro lingue. Dopo quel bacio, gli leccò il labbro inferiore per poi sorridere -anche se non lo fossi, la mia esperienza ci sarà molto utile- disse con uno strano tono. Dolce, malizioso e sicuro allo stesso tempo.
Fece sfiorare i loro nasi -ma solo perché sei tu...- lo baciò ancora -farò tutto ciò che vuoi- mormorò come se qualcuno, oltre loro, potesse udire le sue parole.

-A-Akira...- balbettò il castano posando le mani sul suo petto. -I-Io...- guardava le proprie mani poggiate su di lui.
Non sapeva cosa dire, era in balia a causa della confusione.
-Io voglio sapere cosa...- inghiottì quella poca saliva che Akira gli aveva lasciato -voglio sapere come... come ci si sente...- sussurrò timidamente ma sicuro.
Sentì Akira irrigidirsi dopo quelle parole. Aveva capito ciò che il ragazzo voleva dirgli? -Akira...- alzò appena lo sguardo -raccontamelo...-.

Quei muscoli si rilassarono improvvisamente, anche se Nate non sapeva cosa fare.
Rimaneva fermo dov'era tenendo la testa alta ma gli occhi rivolti verso il basso.
Il viso di Akira si fiondò verso il viso di Nate.
-La prima volta...- sospirò sedendosi subito dopo accanto a lui, guardava in basso e il suo tono non sembra mostrare la solita malizia.
Sospirò ancora, portando ansia dentro il ragazzo acconto a se. -Non ti mentirò... Fa male...- ridacchiò senza alcun vero divertimento -fa davvero male- usava sempre lo stesso tono, falsamente divertito. -Non so se sia una cosa... Sai... Magari le sensazioni cambiano da persona a persona...- Nate non lo guardava ma riusciva a sentire un leggero sorriso formarsi sul suo volto.
-All'inizio...- continuò mormorando -ho sentito freddo, lungo le spina dorsale e... E percorreva tutto il corpo, fino alla punta delle dita...- agitò appena le braccia mostrando un pizzico di entusiasmo.
Rassegnato, in fine, si passò una mano fra i capelli -e poi uno strano calore. Però si espandeva in modo diverso...- sfregò una mano sullo stomaco -lo sentivo nel petto, nello stomaco...- prese un profondo respiro chiudendo gli occhi e lanciandosi andare.
-Avevo paura...- confessò -ma è scomparsa quasi subito- riaprì gli occhi dopo quelle sue parole, sentì una strana amarezza stringergli assillantemente il petto.

-Come?- finalmente la voce del castano prese parola -com'è scomparsa?- domandò alzando lo sguardo verso di lui, rimase sorpreso nel vedere il nulla sul suo viso. Uno sguardo freddo e privo di una vera e propria espressione sincera.
Socchiuse le labbra, incapace di dare una risposta. Oppure impaurito nel dire la cosa sbagliata.
-Lo guardai negli occhi...- annuì guardando davanti a se -lì... Era come se...- i suoi occhi iniziarono a diventare rossi, pronti a lacrimare. Delle gocce scivolavano lungo il suo viso, perplesso, Nate le osservava aspettando altre parole che spiegassero ciò che l'albino stava dicendo.
-Guardandolo... Anche solo negli occhi... Mi sentivo bene.- quelle parole, in parte, ferirono il ragazzo. Ma allo stesso tempo lo affascinarono.

-Lui... Com'era?- quelle parole fuoriuscirono in modo naturale dalle labbra del castano, senza accorgersene e senza volerlo.
Lo sguardo di Akira si perse ancora di più, sembrava straziato, immerso tra il vuoto e il dolore. -Lui... Si chiamava Kay... Era...- sbattè ripetutamente le palpebre. Sembrava essersi appena svegliato da un grande e lunghissimo incubo. -Era solo un ragazzo Nate... È passato molto tempo, ricordo appena il suo viso- ridacchiò guardando il castano con un dolce sorriso.
Nate rimase in silenzio ad osservare quel viso, il suo sorriso e la sua espressione. Sembea così vero... Ma, ora mai, sapeva che era solo una maschera ciò che vedeva.

Akira afferrò il braccio di Nate, si gettò pesantemente sul letto -distenditi con me Shonen- disse stanco. Nate si lasciò catturare da un suo abbraccio mentre sentiva il suo abbraccio stringerlo ancor di più avvicinando i loro corpi.
-Ti amo...- sentì quelle parole, quasi lo rassicurarono. Un peso nel petto, di cui non aveva notato la gran quantità, si alleggerì.

Strinse con la propria mano quella dell'altro, non voleva lasciarlo andare.
-Akira...- mormorò sistemandosi meglio nel letto, l'albino mugugnò appoggiando la fronte sul suo collo. -Hai i capelli bagnati... Ti verrà qualco...- si fermò sentendo il suo respiro pesante. Incredibile che abbia ancora sonno...

Spazio autrice:

Salve a tutti~
Perdonatemi se ci ho messo un bel po' nel pubblicare, spero vi piaccia comunque^^
Se siete curiosi riguardo la storia di Akira e Kay, ho pubblicato una nuova storia chiamata "Lost Behind You"
A presto guys

𝙻𝚘𝚜𝚝 𝚆𝚒𝚝𝚑𝚘𝚞𝚝 𝚈𝚘𝚞 - YAOIWhere stories live. Discover now