Capitolo uno

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Flash.

- Ha sentito l'ultima intervista fatta a Luke? Che cosa ne pensa?

Flash.

- È vero che da quando Luke l'ha lasciato ha smesso di mangiare? È forse l'inizio di un nuovo periodo di anoressia?

Flash.

Ignorali. Mantieni la calma.

- Come si comporterà ora sul set sapendo di dover lavorare con lui?

Flash.

Zitto. Continua a camminare.

- Girano voci che abbia perdonato Loren per quello che gli ha fatto. Conferma?

Flash.

Lascia correre. Sii impermeabile.

- Che cosa si prova a non essere all'altezza?

D'accordo ora basta.

Mi fermo e mi giro pronto a mandare a fanculo una di queste inutili sanguisughe.

Flash.

Vengo accecato da tutte quelle luci puntate su di me e indietreggio disorientato. Loro non perdono un attimo e ne approfittano per circondarmi completamente e tempestarmi di domande.

"Trattieniti e pensa solo a seminarli". Le parole del mio manager mi rimbombano nella testa proprio mentre ho intenzione di prendere la macchina fotografica di uno di loro e spaccargliela sul volto.
Come dici tu, capo. Troviamo un modo per seminarli.

Mi rigiro un paio di volte su me stesso cercando di vederci qualcosa in mezzo a tutte quelle luci e quelle voci fino a quando non trovo un varco tra due giornalisti e vi sguscio dentro prendendoli a spallate poi comincio a correre come un forsennato. A causa della velocità i capelli mi vanno tutti davanti alla faccia e me ne libero con una mano mentre con l'altra tengo la mia borsa per la tracolla. Volto indietro la testa per vedere se le sanguisughe mi stanno seguendo e ovviamente lo stanno facendo sempre con quelle dannate macchine tra le mani. Aumento la velocità ma rallento per svoltare ad un angolo per poi ricominciare quella folle corsa.

Poi uno strattone e rischio di cadere col sedere a terra.
Merda.

La borsa si è incastrata con le sbarre degli scalini che portano alla metro. La tiro più volte e nel frattempo alzo lo sguardo verso l'angolo per controllare che loro non arrivino. A quanto pare lei non vuole collaborare e mi ritrovo a dover tirare ancora più forte. Uso tutta la potenza di cui sono dotato e strattono rompendo la tracolla che si stacca dal borsellino, il quale invece cade a terra rovesciando tutto il contenuto.
Ora mi tocca raccogliere tutto nonostante non abbia il tempo per farlo.

"Su qualunque cosa lasci in giro incustodito, i giornalisti ci costruiranno divine commedie". Un altro avvertimento di Bryan.
Mi abbasso, raccatto il borsellino e ci butto dentro le cose che raccolgo due alla volta.
Loro sbucano da dietro l'angolo all'improvviso ed io mi ritrovo a correre di nuovo.

- Sali!

Guardo alla mia destra, verso la strada, il furgone che si ferma sgommando di fianco a me con lo sportello aperto. Non ci penso due volte ad afferrare la mano protesa e a buttarmi nel veicolo. Anche la mano mi tira a sé e cado addosso al suo proprietario mentre dietro di me lo sportello sbatte e il furgone riparte.
Alzo finalmente lo sguardo verso di lui con il cuore che mi palpita a mille e il fiato corto e affannoso.
Due occhi verdi mi guardano con un luccichio divertito negli occhi. Verde non è il termine giusto per definirli, direi che hanno il colore di una foglia in primavera vista attraverso le goccioline di pioggia rimaste sopra di essa dopo una tempesta.

Love Contract |Larry VersionWhere stories live. Discover now