Capitolo undici

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- Allora dove eravamo rimasti? - chiede e mi riprende per mano continuando la passeggiata . - Ah si, alla scommessa. Allora accetti?

Si, tanto ormai ci sei dentro. La prima risposta è quello del me pazzo di Harry che si sta già facendo bello per l'appuntamento.

Vuoi rischiare di soffrire di nuovo? mi rimprovera successivamente il me coscienzioso vecchio e bisbetico e che viene prontamente calpestato da quello pazzo.

- Ci sto.

- Davvero? - Inarca un sopracciglio guardandomi scettico. Se non era convinto che gli avrei risposto di si, perché me l'ha proposto?

- Davvero, davvero. Che c'è, ti rimangi la parola?

- Neanche morto - dice aprendo le labbra in un gran sorriso. Alza la testa verso l'alto e credo che mormori qualcos'altro che non riesco a capire.

- Arrivati - aggiunge infine aprendomi la porta a vetri della caffetteria. Un'enorme insegna in corsivo verde si erge al di sopra del locale: Carlee's.

Dentro l'arredamento è quello tipico degli anni '80. Non credevo ci fossero ancora dei posti di questo stampo, con questa atmosfera così amichevole e familiare.

Una ragazza si avvicina al nostro tavolo ~ agilissima sui suoi pattini a quattro ruote ~ e il suo volto si illumina alla vista di Harry.

- E io che credevo che ti fossi dimenticato di noi - dice rivolta a lui con voce melliflua. E, da come lo guarda, ho come l'impressione che provi qualcosa per lui.

- Ciao Karen, come stai?

- Bene anche se lavoro ancora qui.

Ancora quella voce. Ci manca solo che si lisci i capelli e ammicchi, così il messaggio sarà davvero chiaro.

- Comunque non mi sono dimenticato di voi - ribatte Harry con un sorriso. - Solo che sono stato piuttosto impegnato.

La cameriera, Karen, mi lancia un'occhiata e mi sembra anche di intravedere una smorfia di disgusto apparire sulle sue labbra. Dovrei essere io quello disgustato per il modo inappropriato con cui si sta rivolgendo al mio (finto) ragazzo. Perché sono al cento per cento sicuro che sappia che stiamo insieme (per finta): abbiamo fatto notizia su tutte le riviste e i programmi di gossip. Persino il telegiornale ne ha parlato.

- Impegnato con lui, immagino - asserisce lanciandomi un'altra occhiata e indicandomi con la penna.

Harry emette una risatina. - Con il nuovo disco, il tour, le premiazioni e anche con Louis, si.

- Ti ho visto in tv ai Music Awards. Premio meritatissimo e bel discorso - Si appoggia al tavolo girandosi e mi offre la vista della sua schiena. Ma che diavolo di cameriera ignora bellamente la clientela? - Per non parlare di te. Stavi davvero bene con quella camicia.

Dentro di me monta un qualcosa ~ non è gelosia ~ di incontrollabile che mi spinge ad agire e porre fine a questo spettacolino. Non me ne frega niente se hanno avuto una storia.

Ora lui è mio (per finta).

- Ehm..possiamo ordinare? - domando con voce candida facendo ricadere l'attenzione di entrambi su di me, finalmente. - Voglio assaggiare questo fantastico caffè.

Karen si stacca infastidita dal tavolo e assume un aria professionale prendendo carta e penna per segnare il mio ordine. - Come lo vuoi?

- Caldo, due zollette di zucchero e un cucchiaio di latte.

Harry ordina il suo, scuro e aggiunge all'ordine due krapfen alla crema. E, finalmente, Karen se ne va lasciandoci soli. La prima cosa che mi viene da fare è chiedergli se loro due abbiano avuto una storia in passato ma poi ci ripenso constatando che non sono affari miei, nonostante tutto. Ma la curiosità ha la meglio.

Love Contract |Larry VersionOù les histoires vivent. Découvrez maintenant