Capitolo ventotto

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Sono davanti alla porta della sua suite e sono nervoso. Ci ho messo un po' ad ottenere il numero della sua camera ma lo capisco. È famoso e i controlli sono molti. La receptionist si é assicurata che fossi davvero Louis Tomlinson e non un impostore e la sicurezza mi ha perquisito per accertarsi che non avessi niente di potenzialmente pericoloso addosso.

Ma ora sono qui.

Sono davanti alle sua porta e me la sto facendo sotto dalla fifa. Una paura diversa da quella di qualche ora, durante la quale credevo di essermi sbagliato su Harry. No, ora ho paura di aver combinato un casino e che lui non mi voglia più. Potrei averlo perso.
E la sola idea mi spezza il cuore.

Voglio solo chiarire con lui e lasciarmi tutta questa storia alle spalle. Voglio stare con lui, con il ragazzo che mi regala sorrisi, che mi ammalia con i suoi occhiolini e che mi chiama piccolo.

Voglio il ragazzo che mi rende felice.

E sono qui per riprendermelo, costi quel che costi.
Guardo ancora la porta che mi separa da Harry e prendo un profondo respiro per farmi coraggio. Poi mi schiarisco leggermente la voce.
Non so che cosa gli dirò quando saremo faccia a faccia. Ho ancora molte domande da fargli su Logan ma voglio conoscere anche la sua versione e, sopratutto, voglio fidarmi di lui. So che non mi farebbe mai del male come me ne ha fatto Luke. Ci ho messo un po' a capirlo ma ora sono qui.

Con la maglietta tutta stropicciata che ho cercato di sistemare e la faccia conciata a causa del pianto. So di avere tutti gli occhi e le guance arrossati e l'ombra delle lacrime che ho versato che mi segnano il viso.
Per non parlare dei miei capelli, un groviglio che mi cade sulla fronte.

Devo essere orrendo.

Chi se ne importa, Louis, non stai partecipando ad una prima.

Infatti. Quindi la devo smettere di indugiare e bussare a questa dannata porta.
Alzo il pugno e lo sbatto tre volte con la porta della suite. E aspetto.

Dio, l'attesa mi pare così lunga che i secondi sembrano dilatarsi all'infinito e dall'altra parte è tutto così silenzioso. Per un momento penso che forse non ci sia. Penso che forse dopo essere passato da me sia tornato alla festa. E mi faccio assalire di nuovo dai dubbi, dalle immagini di Harry e Logan insieme.

No!, mi rimprovero. Ho fiducia nel mio cantante.

Poi la porta finalmente di apre. Faccio un piccolo sobbalzo sul posto e il mio cuore ne fa uno nel petto mentre mi aspetto di incontrare i suoi smeraldi. Invece, fa capolino Kyle.

Possibile che abbia sbagliato porta?

- Ehi.. - faccio con un gesto incerto. Kyle non dice niente. Mi guarda, o meglio mi squadra da capo a piedi fermando gli occhi verso il basso, sulle mie pantofole pelose. Cerco di stare fermo e di non muovere i piedi imbarazzato, aspettando finché non rialza lo sguardo verso il mio viso. A vedere la sua espressione devo essere davvero un disastro.

- Immagino che tu sia venuto per Harry - dice alla fine incrociando le braccia al petto.
Annuisco un po' intimorito. Kyle è il più alto del gruppo - mi supererà di almeno quindici centimetri - e anche il più muscoloso e con le braccia in quella posizione ha gonfiato ancora di più i suoi bicipiti. Ha i capelli neri e spettinati un po' lunghi e i tratti del viso molto marcati. È un bel ragazzo ma messo così mi ricorda molto un buttafuori che non mi farà passare in alcun modo per partecipare alla festa. Se ci aggiungiamo poi i numerosi tatuaggi e i piercing..

Non sembra proprio il ragazzo imbranato che farebbe cadere le bacchette descritto da Harry.

- Si, lui è qui? - domando. Ti prego dimmi di si..

Love Contract |Larry VersionWhere stories live. Discover now