Capitolo sette

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Passo a prenderti alle sette. A stasera, piccolo.

Tre giorni dopo aver delineato i dettagli del nostro accordo, Harry si è deciso ad invitarmi a cena per la nostra prima uscita ufficiale come coppia in pubblico. E con pubblico intendo la stampa.

Alzo gli occhi al cielo leggendo il messaggio criptico, di poche parole e arrogante ~ dobbiamo fare un discorso serio sulla sua abitudine a darmi nomignoli ~ ma che mi fa nascere anche un sorriso involontario.

Ammetto che non vedo l'ora di rivederlo..e di baciarlo di nuovo.

Sono due notti che sogno il bacio che ci siamo scambiati in cucina solo che alla fine del bacio lui rimane da me, facciamo l'amore e mi dice di amarmi.

È una cosa grave, lo so.

Ma, a dispetto di quello che vuole il mio subconscio, non ho intenzione di cedergli e questa sera mi limiterò a recitare la mia parte mantenendomi comunque distaccato e ostentando indifferenza. Davanti alle fotocamere sembrerò innamorato ma farò in modo che a Nate arrivi un messaggio forte e chiaro: non andrò a letto con lui.

L'attrazione che provo rimarrà nascosta o sono sicuro che lui potrebbe usarla a suo vantaggio e gli sarebbe ancora più semplice farmi cedere. Cosa che non deve assolutamente accadere.

Anche se da come rispondi ai suoi baci fatico a credere che non si sia accorto di nulla..
Davvero, coscienza. Così non sei d'aiuto.

Potrà anche essersene accorto ma non voglio essere il prossimo nome da cancellare sulla sua lista delle conquiste. Perciò farò di tutto per mostrarmi indifferente..

Indifferente, certo come no.

Provateci voi a mantenervi impassibili di fronte ad un Harry Styles in camicia, pantaloni e cappotto scuri, elegante e sexy più che mai, che vi porta nel ristorante più bello (e costoso) di tutta la città e si comporta come se tu fossi la sua unica ragione di vita.

- Sei bellissimo - esclama non appena gli apro la porta e sembra sinceramente sorpreso e compiaciuto ma potrei sbagliarmi. Comunque sia il complimento mi fa piacere visto tutto il tempo (due ore e sedici minuti) per prepararmi.

Indosso una semplice maglia interamente in pizzo bianco a maniche lunghe e con i skinny jeans blu. Il tessuto è trasparente e svela un po' la mia pelle. E, ovviamente, indosso un cappotto aperto sul davanti.

Mi bacia sulla guancia e perciò deve abbassare leggermente la testa come per le volte precedenti in cui mi ha baciato.

Devo smetterla di pensare a Harry che mi bacia!

- Pronto?

Annuisco e gli restituisco il sorriso seguendolo in auto.

Dopo poco meno di mezz'ora siamo già arrivati al ristorante. Francese, come da cliché.

Scendiamo e, lasciata l'auto al gabbiotto, mi prende per mano ed entriamo. Non mi lascia la mano fino a quando non ci accomodiamo e nel momento in cui il contatto tra le nostre mani si interrompe, sento il palmo diventare improvvisamente freddo.

Il nostro tavolo affiancato alla porta a vetri da cui si gode una splendida vista sul mare di Lowson al tramonto e ne rimango affascinato.

Nonostante sia nato in questa città ho goduto poche volte di questa vista abitando nella zona residenziale dall'altro lato. Non sono un tipo romantico ma sarebbe bello fare una passeggiata sulla spiaggia con questa magnifica atmosfera.
Anche se siamo stati insieme per tanto tempo, Luke non mi ha mai proposto un'uscita del genere e non si può certo dire che lui fosse un romanticone.

Forse Loren è più fortunata di me..

Un sorriso amaro mi incurva le labbra. È anche colpa loro se ora mi ritrovo seduto qui a recitare questa farsa.

- A che cosa stai pensando, piccolo mio?

La domanda improvvisa mi risveglia dai miei pensieri e mi induce a voltarmi verso Harry, il quale mi sta osservando attraverso i suoi occhi chiari e con la testa piegata di lato. L'espressione seria come a volermi sondare e leggermi nella mente.

- A niente - rispondo distogliendo lo sguardo da lui. - E smettila di chiamarmi così, stai infrangendo la regola. Non sono il tuo piccolo.

- Quando pensi a niente hai sempre quella faccia triste? - ribatte e alza un sopracciglio per enfatizzare la domanda sarcastica.

Ho questa faccia triste solo quando penso alla sera in cui ho scoperto tutto e questa faccia triste non è altro che un misto di umiliazione e sgomento. Il viso dispiaciuto di Luke e quello soddisfatto di Loren per avermi fatto del male rimarranno nella mia mente per molto tempo. Sono davvero poche le cose che mi abbiano mai ferito nella mia vita e l'indifferenza della mia migliore amica è stata la peggiore.

Ma non ho di certo intenzione di condividere queste cose con Harry; probabilmente lui riderebbe di me dandomi dello stupido per essermi affezionato ad un ragazzo così tanto da permettergli di farmi soffrire.

- Perché non ti piace che ti chiami piccolo? - chiede divertito ignorando il fatto che non ho risposto alla sua precedente domanda. Anche se sono sicuro che abbia capito il motivo del mio cattivo umore.

- Perché avevamo stabilito che non l'avresti fatto. Perché è irritante e perché so per certo che chiami tutti così e io non sono uno dei tanti - rispondo stizzito.
Ho conosciuto ragazzi che affibbiano nomignoli tipo tesoro o dolcezza perché così non devono ricordarsi i nomi di tutte le persone con cui hanno a che fare e allo stesso tempo le fanno sentire speciali.
Beh, io non sono così. Nossignore.

- È di questo che si tratta? - afferma sempre più divertito. - Credimi so benissimo che non sei come gli altri altrimenti saresti nel mio letto già da un pezzo - continua facendomi un'occhiolino. - Ma credo che sia questo che mi piace di te. Ti confesso che non vedevo l'ora di questo appuntamento per sapere che cosa avresti fatto o detto questa volta. Ti comporti in modo diverso rispetto alle altre a cui sono abituato. Mi respingi eppure mi intrighi -

Lo intrigo, penso soddisfatto. L'ha detto davvero.
Guardandomi fisso negli occhi e con quella voce roca e sensuale. Senza telecamere o giornalisti intorno. Solo a me.

O è la verità o si è calato fin troppo bene nella sua parte. E nonostante io spero sia la prima opzione non posso comportarmi da pesciolino sbadato e abboccare all'amo così facilmente. Non posso e non voglio rischiare un'altra volta.

- È con queste frasi che conquisti i ragazzi? Non sai fare di meglio?

- Vedi? È di questo che parlo. Tu non mi assecondi, mi sfidi e cavolo se mi piace - dichiara con una risata. Alzo gli occhi al cielo e mi mordo le labbra per reprimere evitare di ridere con lui.

- Ecco, é così che ti voglio vedere quando sei con me. Fammi un bel sorriso.

Oh, questo ragazzo. Come fai a non scioglierti quando ti parla così!

E gli sorrido veramente per qualche istante prima di arrossire e spostare lo sguardo sul piatto ancora pieno.

- E, comunque, sei il mio unico piccolo - aggiunge prima di portarsi il bicchiere alle labbra.

Scuoto la testa ma gli angoli della mia bocca si spostano verso l'alto.
Non dovrebbe andare così, non dovrei sentirmi così. Completamente a mio agio al pensiero che in questo momento non c'é un altro posto in cui vorrei trovarmi né un'altra persona con cui vorrei stare.

Il primo appuntamento con Luke ~ carico di silenzi e sguardi imbarazzati ~ non é neanche lontanamente paragonabile a questo. Luke non è paragonabile a Harry.

Non si tratta di attrazione fisica, cazzo, provo qualcosa per Harry Styles.

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Angolo BB

Qui ho dovuto cambiare il modo di vestirsi di Louis perchè non poteva andare con una gonna e i tacchi dodici... no.

Love Contract |Larry VersionWhere stories live. Discover now