Capitolo dieci

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Il pensiero della mia colazione-appuntamento con Harry mi ha tenuto sveglio tutta la notte. A causa dei nostri impegni da giorni ci siamo limitati a scriverci, praticamente ogni ora, parlando degli argomenti più svariati e stuzzicandoci a vicenda. Ogni suo messaggio mi strappa un sorriso e mi fa attendere con ansia il prossimo.

Abbiamo molte cose in comune e condividiamo certi pensieri mentre altri su cui siamo in disaccordo sono state fonte di lunghe chat per far prevalere un'idea sull'altra che finiscono con Harry che mi propone di andare a letto con lui e in cambio lui mi darebbe ragione; e io che gli rispondo di no e lui che sostiene che prima o poi riuscirà a convincermi anche ad ammettere che mi piace.

Ed, effettivamente, devo ammettere che mi piace sempre più ad ogni minuto che passa, ma ho intenzione si rimanere sulle mie e tenerlo per me.

- Niente auto? - domando nell'uscire dal cancello di casa.

- Ho pensato che sarebbe stata più romantica una passeggiata autunnale.

Allarga le braccia e mi incanto nella visione di questo splendido ragazzo circondato dalle foglie rosse e gialle che cadono dagli alberi dietro di lui. E vorrei che fosse mio per davvero.

Harry mi prende per mano e ci incamminiamo verso il fatidico posto in cui faremo la nostra colazione.

- Hai intenzione di dirmi adesso il nome del posto?

- No - risponde deciso stringendomi di più la mano nella sua. - È una sorpresa; avevo anche pensato di bendarti ma poi sarebbe stato più difficile portarti fino a lì.

- Avresti potuto prendermi in braccio - propongo scherzando ma lui ci riflette seriamente per poi gemere frustrato.

- Avrei potuto avere il tuo corpo attaccato al mio per un bel po' di tempo. Perché non ci ho pensato?

Mi strattona dolcemente portandomi più vicino a lui che si deve abbassare per sussurrarmi all'orecchio: - La prossima volta -. Poi stamparmi un bacio sulla tempia prima di allontanarmi di nuovo.

Le persone che sono in giro ci guardano incuriosite, probabilmente per averci riconosciuti e per vederci insieme. Da fuori dobbiamo sembrare due veri e propri innamorati ed è incredibile come a Harry riesca così bene comportarsi come tale, tanto che persino io comincio a credere che provi qualcosa di serio per me (e scaccio immediatamente quell'idea). Al contrario, io sono un pezzo di legno perché ho paura di entrare troppo nella parte e baciarlo davanti a tutti come se non ci fosse un domani.

E, chiariamoci, non lo farei perché mi piace ma perché quando si tratta di recitazione tendo a prendere molto sul serio il mio ruolo e a dare il meglio. Dico sul serio.

Il fatto che una specie di adone mi stia stringendo la mano e mi stia portando chissà dove a consumare quella che sarà la colazione più memorabile della mia vita (parole di Harry) non c'entra assolutamente niente.

- Perché non scommettiamo? - esordisce all'improvviso con una strana luce negli occhi. E ho come l'impressione che la posta riguarderà me, lui e un letto.

- Spiegati.

- Tu sostieni che il caffè di Starbucks sia il migliore ma dopo aver assaggiato quello che ti serviranno oggi sono sicuro che cambierai idea. Perciò se dovessi avere ragione io, tu dovrai uscire con me.

- Harry, io e te usciamo già insieme - gli ricordo ovvio mostrandogli le nostre mani intrecciate.

- Intendo dire che mi darai una possibilità per dimostrarti che noi due staremmo bene insieme al di là di tutto questo casino. Allora che ne pensi?

Mi blocco in mezzo al marciapiede guardandolo esterrefatto. E aspetto che mi dica che stava scherzando o qualcosa del genere ma lui non fa niente di tutto questo.

I suoi profondi occhi verdi che mi fissano seri. Harry Styles mi ha appena chiesto di diventare seriamente il suo ragazzo e io lo fisso come un pesce lesso senza spiccicare una parola.

- Harry..

- Harry!

Ci giriamo entrambi sentendo l'esclamazione di una ragazza poco distante da noi. Deve essere una fan del cantante vista l'ammirazione dipinta sul suo volto.

Il mio finto ragazzo, inizialmente infastidito dall'interruzione, le rivolge uno dei suoi soliti sorrisi e la saluta con la mano libera.

- Scusate l'interruzione ma non ho potuto resistere non appena ti ho visto. Io..io ti adoro, sei il mio idolo e..e ho pure creato una fanpage su di te.. scusa se deliro, è l'emozione.

Entrambi sorridiamo alla ragazza capendo bene che cosa prova in questo momento. Incontrare il proprio idolo per strada non è una cosa che capita tutti i giorni e la sua reazione è assolutamente normale. Ho attraversato anche io una fase del genere quando agli inizi della mia carriera venivo invitato a eventi mondani pieni zeppi di celebrità e ho potuto conoscere alcune delle persone che più ammiravo.

- Mi faresti un autografo?

- Certo. Come ti chiami?

- Camelia - risponde la ragazza porgendogli un foglio e una penna. Mi viene quasi da ridere al pensiero che forse si è sempre portata in giro quel pezzo di carta sperando che arrivasse questo momento.

- Hai un nome bellissimo, Camelia.

Il complimento di Harry la fa arrossire mentre un timido sorriso nasce sulle sue labbra mostrando due adorabili fossette. Guardandola meglio devo anche ammettere che Camelia è una bella ragazza. E una punta di invidia si fa spazio tra i miei sentimenti, nel vedere il mio finto ragazzo far sentire speciale qualcuno che non sono io.

È solo una fan, mi rimprovera il mio cervello.

- Allora è vero che state insieme?

- Si - riconosco avvicinandomi ~ appiccicandomi, sarebbe più corretto dire ~ di più a Harry che mi lancia un'occhiata divertita e che io ignoro.

- Si - mi fa eco lui. - Non appena l'ho visto ho perso la testa per lui.

- Siete una bellissima coppia. Posso farvi una foto? - chiede radiosa ondeggiando il cellulare.

- Perché no? - le risponde Harry prima che io possa protestare. Insomma, c'è qui il tuo idolo, perché non la fai con lui la foto?

Il cantante si posiziona dietro di me cingendomi la vita con le braccia e poggiandomi la testa sulla mia spalla coperta dal cappotto. La lana del suo berretto mi solletica la pelle e mi scosto leggermente voltandomi verso di lui che ne approfitta per stamparmi un bacio sulle labbra proprio durante il click della fotocamera.

- Fatta!

Harry mi rivolge un ghigno soddisfatto e va a vedere come è uscita la foto accostandosi a Camelia che non smette di lanciare frasi sdolcinate su quanto siamo carini e bla bla bla..

Sono sicuro che nell'arco di poche ore quella foto farà il giro del web insieme ai selfie che si stanno scattando ora. Con Luke era tutto diverso, anche quando andavamo in giro non ci tenevamo per mano né ci baciavamo perché a lui non piacevano le manifestazioni di affetto in pubblico e a me stava bene anzi pensavo esattamente lo stesso. Credevo di avere la relazione perfetta con Luke: andavamo sempre d'accordo, non litigavamo mai e avevamo tutti gli interessi comuni. Io ero il fidanzato perfetto che gli faceva fare una figura perfetta; solo ora mi rendo conto che in realtà ero io ad assecondarlo in tutto e per tutto per paura di perderlo.

Amo il fatto che Harry, invece, mi voglia per quello che sono.

Love Contract |Larry VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora