Capitolo tredici

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- Stai forse cercando di ubriacarmi?

Osservo Harry con sospetto mentre mi versa altro champagne. Questo è il terzo bicchiere e mi sento già brillo.
So benissimo che dovrei smetterla visto che è risaputo che non reggo l'alcol e che le poche volte in cui passo il limite finisco per fare cose di cui mi pentirò. E ora sono addirittura solo, su una barca in mezzo al mare con Harry Styles.

Oh si, me ne pentirò di certo.

- È solo champagne. E poi dobbiamo goderci questa serata.

Mi fa un occhiolino prima di passarmi il il calice e accomodarsi sulla poltrona accanto a me. - Brindiamo?

- Ancora? - domando sorpreso. Mi sistemo meglio portando anche i piedi sul sofà e inevitabilmente (o forse no?) mi avvicino più al cantante.

- Prima abbiamo brindato al nostro primo appuntamento e ora a noi.

- D'accordo, brindiamo a noi.
Sollevo il bicchiere in alto e con un tintinnio lo faccio scontrare con il suo. Prendo una lunga sorsata e improvvisamente vedo la stanza che comincia a girare. O forse sono io che le giro intorno.
E dopo il sesto bicchiere sono decisamente certo che qualcosa si stia muovendo.
Ok, devo decisamente smetterla.

- Credo sia meglio che tu la smetta.

Harry dice ad alta voce ciò che ho appena pensato ridacchiando e togliendomi il calice dalla mano. Lo appoggia sul tavolino e mi scruta attentamente.

È normale che lo veda doppio?

- Stai bene, piccolo? - mi chiede stranito. Mi prende la mano che non mi ero accorto di avere avvicinato al suo viso. Quel dannato ciuffo scuro era sulla sua fronte e volevo levarglielo di lì.
Mi muovo leggermente sollevandomi sui talloni e arrivo con il viso all'altezza del suo. La mia mente è annebbiata e non so che diamine sto facendo. So solo che ho voglia di stare più vicino al mio finto ragazzo.
Inclino la testa e lo guardo più attentamente mordendomi il labbro.

Diavolo, è davvero sexy.

- Cosa? - mi domanda ridendo. - Che io sia dannato per averti fatto bere.

Credo di averlo detto ad alta voce. Beh, pazienza. Non farà altro che aumentare il suo ego.

- È meglio se ti metto a letto - fa prendendomi la mano e posandola sulla mia coscia.

Cosa? Perchè?

- No, non voglio andare a letto. Voglio stare con te.

Mi getto a cavalcioni su di lui e affondo il viso nel suo collo. Strofino la faccia nell'incavo. Ha un profumo così buono.
Non è giusto. Lo voglio anch'io. Lo voglio tutto per me.

Lo sento imprecare e prendermi per la vita. Si alza prendendomi in braccio e io avvolgo le gambe intorno ai suoi fianchi. Il suo profumo e il suo calore mi avvolgono come una coperta e per poco non mi assopisco tra le sue braccia.
Non capisco perché per tutto questo tempo ho respinto le sue avances? Perché non approfittare della situazione?

- Sono quasi tre settimane che aspetto di sentirti dire questa frase. - mormora portandomi nell'altra stanza. - E, purtroppo, sei ubriaco.

- Mmh - rispondo mettendomi più comodo. Non ho la più pallida idea di quello che sto dicendo. Sono troppo inebriato dal suo profumo e dal leggero cullare del passo.
Era tanto tempo che nessuno si prendeva cura di me.
Con Luke non era mai stato così. Ognuno pensava a sé nella nostra relazione. O meglio lui pensava a sé e io pensavo a lui.
Mi rendo conto solo ora di quanto facesse, in realtà, schifo la nostra relazione.
Con Harry è tutto diverso. Lui sembra tenere a me. Tenerci davvero.
E, adesso, vorrei che questo momento durasse per sempre.

Love Contract |Larry VersionWhere stories live. Discover now