-Le macabre interviste di P.L.-

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Titolo: Le macabre interviste di P.L.
Autore: MartinaDav3
Genere: Tanti (?)
Stato: Completa

Premessa 1.: Sono le 22.07. Impiegherò un paio d'ore a scrivere tutto e rileggere un paio di volte, con eventuale aggiunta di bold. Abbiate pietà se scriverò ancora "Ho trovato qualche LAGUNA" (Però segnalatemelo così lo correggo e domani non devo rileggere quattro volte e pentirmi d'essere analfabeta, grazie c:).

Premessa 2.: L'autrice è cattiva. Non si merita nessun complimento. Quindi lascio la scheda dei voti e basta.
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Ecco. Ciao. Alla prossima analisi.

Okay, tralasciamo gli scherzi (è cattiva sul serio!)
Iniziamo!

1) Trama

Io non so bene cosa dire, in realtà

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Io non so bene cosa dire, in realtà. Spero di iniziare a scrivere qualcosa e trovare tutte le altre parole con più facilità.
Questa storia è meravigliosa.

Ci troviamo a che fare con una sorta di giornalista dell'occulto, P.L., alla ricerche di storie utili a confermare la sua tesi: i mostri esistono.

Lo seguiremo in continui viaggi in giro per il mondo, accompagnato da R, l'unico abbastanza folle da spalleggiarlo nelle sue ricerche spericolate.
Si imbatteranno in leggende metropolitane, famosi mostri, combattimenti tremendamente "umani", perché no, nessuno dei due ha superpoteri o simili, combattono come combatteremmo noi semplici e vigliacchi umanuncoli.

Tutte le loro avventure sono però legate da un unico filo conduttore, che li riporterà faccia a faccia con una spaventosa realtà. 

Un inizio da mettere i brividi, un finale da pelle d'oca. Un cerchio che inizia e si chiude in maniera perfetta.
MartinaDav3: La nuova Giotto delle trame.

Parlando dei generi, l'autrice mi disse che questa storia ne racchiude un bel po', ed è assolutamente vero.

Ci imbattiamo nell'horror, un horror che funziona e che ho percepito soprattutto nei primi capitoli (che ho avuto la furbizia di leggere a luci spente in camera). E niente, ho ancora l'ansia.

Poi troviamo la fantascienza, ovvio, è ovunque, bellissima.
Un pizzicorio davvero minuscolo (che probabilmente mi sono immaginata solo io) di romanticismo, ma proprio una spolverata leggerissima.
E poi una serie di sfumature di ironia, comicità e grottesco che trasformano qualcosa di spaventoso, in qualcosa di dannatamente divertente.

D'accordo. Tutto perfetto, ma c'è un "Ma". Un gravissimo "Ma".
Troppi pochi capitoli (*irony*). Autrice, non puoi farmi impazzire dietro alla tua storia e farmela durare solo venti capitoli. Eddai, ti prego!

Voto 10/10

2) Originalità

Vorrei dare un 10+ all'originalità, ma dalla regia (che sarei comunque io) mi dicono che non è possibile, quindi ci limitiamo ad un 10 spaccato.

La Critica [Recensioni]Where stories live. Discover now