-Tenente e Soldato-

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Titolo: Tenente e Soldato
Autore: ile-19
Genere: Storie brevi
Stato: Completa

AVVERTENZE prima dell'uso: Quest'analisi è FREE parolacce :D Così anche i più teneri di cuori possono leggerla senza rischiare nulla.
E visto che mi è stato fatto notare, sì, da oggi metterò sempre queste avvertenze da medicinali per il mal de panza.

1) Trama

La breve storia ci racconta della strana relazione di Thomas e Sam, il primo è il maggiore di una squadriglia di uomini dal dubbio obiettivo, la seconda un'infiltrata appositamente addestrata dalla squadra per raccogliere delle informazioni.

Perché ho detto che la squadriglia ha un dubbio obiettivo? Perché ci viene palesato come non facciano parte dell'esercito, ma di come il loro compito sia molto più importante. Non hanno problemi a perdere la propria coscienza uccidendo dei civili, ma cosa e perché lo fanno non lo capiamo.
Questa è una storia d'amore, non di guerra, quindi l'autrice decide giustamente di lasciarci all'oscuro di questi dettagli.

Il racconto è sostanzialmente diviso in due parti, la prima ci accompagna durante una missione della squadra. Piazzano una bomba su un palco e, sotto ordine di Thomas, la fanno esplodere.
Un istante prima dell'esplosione, però, Thomas riconosce, tra la folla che verrà colpita, Sam.
Qui si avvia la seconda parte, durante la quale un flashback ci racconterà dell'amore impossibile tra i due: lei costretta a lavorare come infiltrata, ad estorcere informazioni con il suo corpo, lui costretto a restare a guardarla.

La storia ha dei giusti buchi, come detto, tutti funzionali alla storia breve che non può e non sempre deve dire tutto. La patina misteriosa è un must di one-shot e storie brevi, quindi non ho assolutamente nulla da dire.

Segnalo solamente un'eccessiva confusione al capitolo 1, al momento della presentazione dei personaggi della squadra. Vengono concesse loro un paio di frasi in croce per una sorta di caratterizzazione, una caratterizzazione che si delinea meglio andando avanti, ovviamente, ma c'è il tentativo, in questo capitolo, di dire troppo e subito su tutti loro. Questa voglia d'eccedere rende la lettura un po' confusa.
Consiglio semplicemente di diluire un po' le informazioni su tutti loro, in modo da non creare un accalco tutto lì, come un'ammasso di cellulite su una chiappa, in modo che tutti abbiano un briciolo d'aria in più tra di loro, per mostrarsi meglio e meno goffamente.

Altra cosa, che più che altro è una domanda, è: esiste davvero la malattia agli occhi di Sam?
Non ho fatto ricerche a riguardo, perché finirei solo a mordermi la coda da sola, ma la malattia è un altro elemento un po' trascurato. Al contrario del mestiere della squadra, che è un dettaglio che può e deve finire in secondo piano, trovo che l'argomento della malattia sia molto importante, soprattutto perché è una delle tematiche trattate nel finale.
La patina di mistero va bene, ma ad un ignorante come me, una malattia che "scolorisce" gli occhi senza portare a nessun danno, risulta molto improbabile. Qualche precisazione in più, in caso la malattia esistesse, penso potrebbe evitare di mostrarcelo come un elemento di fondo e creato in maniera scialba.

Se invece stiamo parlando di una malattia immaginaria, penso che inserire anche qualche effetto collaterale possa renderla più credibile nella sua finzione.

Voto 7/10

2) Originalità

Penso che ció che faccia ben guadagnare d'originalità alla storia sia tutto il suo contorno, l'ambientazione, la negazione di Thomas che per la prima parte del racconto ripete "La donna che non amava" (A-D-O-R-O), la costruzione stessa della storia.

La Critica [Recensioni]Where stories live. Discover now