CAPITOLO I

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Arrivo a casa stremato.

Dopo aver accompagnato Andy, mi fiondo direttamente a letto, intento a riposarmi qualche minuto prima di prepararmi per la maledetta festa di questa sera.

Mia madre è al lavoro, di mio padre neanche l'ombra, ma la tranquillità di questa casa, quando è tutta per me, è decisamente apprezzabile dopo una mattinata come quella che ho appena passato.

Prendo il pc, per curiosare un poco sui social network.

Ho trentadue notifiche: un paio dei miei amici, una decina di ragazze, che neanche controllerò, qualche richiesta di giochi e una di una chat aperta. Curioso, clicco sulla piccola finestra blu che si apre.

Un solo "ciao" è ben in vista. Non conosco il nome di questa persona e, in effetti, non fa parte dei miei amici.

Ian Solo ti ha inviato un messaggio privato.

Ian Solo? Scoppio a ridere.

"Ciao". Rispondo, attendendo che il mio interlocutore riceva il messaggio. Nel frattempo, clicco sul nome, arrivando sul suo profilo.

Nessuna foto. Nessun amico. Sembra proprio che questo sia un fake.

Decido di prenderla sul ridere.

"Che la forza sia con te." Continuo e noto che Ian sta leggendo ciò che gli scrivo.

Tre puntini appaiono, indicandomi che Ian sta scrivendo.

"Non pensavo avresti risposto."

Rimango a fissare lo schermo per qualche secondo.

"Perchè sei un fake?" rispondo, aggiungendo una faccina che ride.

Di nuovo i tre puntini.

"Non sono un fake. Semplicemente, non voglio dirti chi sono."

"E ciò dovrebbe rincuorarmi? Non ho tempo da perdere Andy, smettila con le stronzate."

"Non sono Andy."

Fisso lo schermo, indeciso se chiudere tutto e bloccare Ian Solo.

"Ci sarai stasera?" mi domanda prima che prenda qualsiasi decisione.

"Mi prendi per il culo? Non so chi sei, (anche se un paio di idee me le sono fatte), ti chiami come un personaggio di Star Wars e pretendi di conversare come se nulla fosse?"

Non so neanche perchè continuo a dargli corda.

"Ci sarai stasera?" domanda ancora. Sono frustrato.

"Se intendi da Betty, sì, ci sarò. E penserei anche che sei tu Betty, se Ian Solo non fosse un personaggio di una saga troppo figa, per essere fra le conoscenze di quell'idiota." Scrivo d'impulso.

"Ti piace Star Wars?" domanda.

"A chi non piace?" ricambio.

"Non pensavo che Oliver Stone fosse un nerd."

"Penso che sia un po' riduttivo, non credi?"

":) "

Fisso lo schermo.

"A stasera, Oliv." Conclude, e il suo profilo risulta offline.

**

Arrivo a casa di Bet completamente stravolto da ciò che era successo un paio d'ore prima. Dopo la conversazione con Ian Solo, non ho fatto altro che pensare chi potesse essere.

Infinity (Incompleta)Where stories live. Discover now