CAPITOLO XV

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«Ho fatto una stronzata, ieri.» mormora, Andy, con una faccia terribile, quando posa il culo sul sedile della mia Jeep.

Sono appena le otto e trenta del mattino, e già so che sarà una giornata lunghissima.

«Ovvero?» domando, curioso, sperando che non abbia di nuovo messo in vendita il gatto dei vicini.

E' una storia lunga, poi vi racconterò...

«Ho-chiesto-a-Bet-di-uscire-con-me.» risponde, con una tale velocità, che mi ci vuole qualche secondo prima di tradurre la frase.

Sorrido, osservando la strada che mi porterà fino a casa di Damian e gli do una pacca sulla spalla.

«Beh, era ora amico.» gli dico, felice.

Ma ogni briciolo di positività si frantuma, quando osservo il suo viso.

«Ok. Cosa ti ha risposto?» chiedo, timoroso.

«Mi ha detto di no. Si è messa a ridere e se n è andata.»

Sinceramente? Non me l'aspettavo.

Anche se Bet, come ben sapete, ci prova con me sin da quando ancora non avevo neanche i peli sotto le ascelle, vi giuro che ho sempre pensato avesse una cotta colossale per il mio migliore amico.

«Mi dispiace An, è una stronza. Però, sinceramente, non me l'aspettavo.» ammetto.

«Cos'ho che non va?» chiede, retorico, osservando il tetto della macchina.

«Tu non hai niente che non vada.» inizio. «è lei che è convinta di dover stare con Mr. Popolarità per salire sul trono di stronzolandia.» borbotto.

«Che ovviamente saresti tu.» mi dice, ridendo.

«Chi?»

«Mr Popolarità, idiota. O tu o Damian. Ma sappiamo benissimo che preferisce l'angelo

Sbuffo. Ha ragione.

«Sì ma in realtà non vuole me. Vuole l'idea di me. Credo sia innamorata di te sin dalle elementari, amico.» affermo.

«Smettila con questa storia. E' colpa tua se mi sono preso di coraggio facendomi ridere in faccia.»

Rido anch'io. Povero Andy.

«Il mare è pieno di pesci.» rispondo, ricordando le esatte parole di Damian.

«Parlò colui che, nonostante la sua omosessualità celata, ha ben due pretendenti a fianco.»

Fermo l'auto di fronte al vialetto di Damian e mi volto per fulminarlo con lo sguardo.

«Ricordavo di avere uno solo "pretendente" che, per la cronaca, ieri mi ha lasciato.» gli dico, virgolettando con le dita.

«Ti ha lasciato? Cazzo amico, mi dispiace.» ammette, serio. «Quanto è durata? Due ore?» aggiunge poi, ridacchiando.

Io sbuffo sonoramente ma, la mia attenzione, viene attirata dal fisico scolpito di Damian che, uscendo dalla porta di casa sua, si avvia verso la mia auto portandosi indietro i capelli scuri.

La t-shirt bianca mette perfettamente in risalto il suo petto.

Cazzo, me lo sto mangiando con gli occhi. Sembra quasi l'intro di una pubblicità per casalinghe disperate.

«Parli del diavolo...» mormora, Andy, uscendo dall'auto per sedersi dietro.

E' assurdo come ormai, Damian, faccia così tanto parte delle mie giornate, da avere anche il suo posto nella mia automobile.

Infinity (Incompleta)Where stories live. Discover now