CAPITOLO IX

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DAMIAN

Mi sveglio quando, un braccio caldo, si posa sul mio stomaco nudo, ricordandomi che devo assolutamente pisciare.

Apro gli occhi, lentamente, e mi maledico quando un raggio di sole mi trapassa il cervello attraverso le iridi.

Oliver, continua a respirare sul mio collo, stringendomi come fossi un pupazzo e io, bloccato, in tutti i sensi, fatico a muovermi per spostarlo.

«N-no...» mormora lui, quando provo ad allontanarmi. Ma non c è verso, la sua presa e forte e io mi sento l'albero mentre lui è il koala.

«Oliver...» mormoro, osservandone il profilo, per quanto mi è possibile considerando che la sua faccia è spiaccicata sul mio collo.

«Oliv...» dico ancora. «Devo pisciare.»

«Da-Damian...» mormora lui, con tono lamentoso.

Sorrido, come ho fatto a finire in questa situazione?

«Sì?»

«Damian...»

«Oliver...» inizia a stancarmi questo disco rotto.

«Damian...»

«Continueremo all'infinito?» domando.

Al che, succedono due cose: nella prima, Oliver si alza di scatto e, nel farlo, mi lascia una gomitata sul mento. Nella seconda, salta, letteralmente, sul posto, e cade con le chiappe sul pavimento.

«Che cazzo?!» mi lamento, alzandomi per dirigermi in bagno ad osservare la sua opera.

«Idiota!» gli grido. Ma lui è ancora a terra, con la bocca spalancata e l'aspetto di uno che, la sera prima, si è ubriacato sino a perdere i sensi.

«Cosa, come, cosa cazzo ci fai qua?!» mi grida.

«Stai scherzando, spero.» gli dico, passandomi la mano sul punto dolente.

Lui rimane immobile.

«Non ti ricordi proprio niente?»

«Co-cosa dovrei ricordare?» domanda, spaventato a morte.

Sorrido, chiudo la porta del bagno e lo lascio nel dubbio.

**

Capita spesso di sognare delle cose che speri possano avverarsi. A esempio, da piccolo, volevo veramente tantissimo la stazione dei pompieri e, nonostante la desiderassi con tutto me stesso, dovetti aspettare comunque Natale. Poi, verso i tredici anni, desideravo immensamente la consolle dei videogiochi e, anche questa, dopo giorni e giorni di speranze, è arrivata. Poi, quando ho messo piede in quello stramaledetto liceo e ho visto per la prima volta Damian West, ho iniziato a desiderarlo e, finora, ha sempre mantenuto il primato nella mia personale top ten delle cose che voglio di più al mondo.

Però, al contrario della stazione dei pompieri o della consolle dei videogiochi, sono assolutamente sicuro, al cento percento, che non l'avrò mai.

Ecco perché, circa dieci minuti fa, quando mi sono svegliato completamente immerso nel suo profumo, ho sentito la sua voce e mi sono accorto che, il sogno erotico che stavo facendo, che ovviamente lo vedeva come protagonista, non era poi così lontano dalla realtà, credo di aver perso, totalmente, il cervello.

Ho dormito con Damian? Ho dormito, davvero, con Damian West, in boxer, nel mio stramaledettissimo letto, per tutta la notte?

Vi scongiuro, non svegliatemi.

Quando apre la porta e mi osserva con il solito sorrisetto in viso, però, sento che la paura sta prendendo il sopravvento.

«Alza le chiappe.» mi dice, e mi accorgo di essere ancora sul pavimento.

Infinity (Incompleta)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang