T h i r t y - f o u r

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6 novembre

Apro lentamente gli occhi, ma la luce del sole mi costringe a chiuderli di nuovo, da ciò suppongo sia mattina.

Oggi è sabato quindi, non mi devo preoccupare di prepararmi in fretta e furia per andare a scuola. Aspettavo con ansia il WeekEnd, proprio per il fatto che sono gli unici due giorni liberi che ho durante la settimana, e in cui posso riposare come si deve. Dormendo per circa 15 ore ognuno dei due giorni.

La scuola si sta facendo più stressante, e  il fatto che ho due giorni liberi per starmene tranquilla mi da sollievo. Potrebbero essere pochi, e in effetti lo sono,però mi accontento lo stesso, già tanto se ce li abbiamo.

Mi stiracchio nel letto e mi convinco ad alzarmi per fare colazione. Il mio stomaco continua a brontolare e un leggero dolore si fa spazio in esso. Vado in bagno, mi lavo la faccia e faccio pipì.
Ora Devo. Assolutamente. Mangiare.

Così, per accontentare il mio stomaco,mi strascino fuori dal bagno e inizio a camminare a mo' di zombie, verso la cucina. Non penso ci sia qualcosa in frigo. Perché mia "madre" non è stata in casa in questo ultimo periodo ed io non sono riuscita ad andare a fare la spesa a causa dei tanti compiti e del tanto studio che, quelli che chiamiamo professori, ci hanno dato.

Sbuffo. Con il fatto che siamo studenti e che dobbiamo studiare,sono d'accordo. Ma non lo sono affatto riguardo l'argomento  'tanti compiti' che ogni volta ci assegnano. Della nostra vita sociale che ne facciamo ? Dovremmo buttarla nel cesso? Perché iniziano a farmi intendere proprio quello.

In teoria oggi dovrei studiare per i giorni della prossima settimana,ma per una volta vorrei godermi il mio sabato; basato su: letto, popcorn, Netfilx e anche la musica.

Una volta in cucina, apro il frigo e fortunatamente, trovo un barattolino di yogurt alla fragola e uno al caffè. A questo punto penso che quello al caffè, vada bene. Mi siedo al tavolo e inizio a mangiare silenziosamente.

Dal piano di sopra, si sente un rumore di passi, e suppongo siano quelli di mia "madre". Ieri sera, stranamente dopo molto tempo, è tornata a casa presto ed era sobria. Io e lei non ci parliamo da più di un mese, poiché tutte le volte che era presente in casa, era tutt'altro che sobria. Non capisco perché si ostini a farlo. Non capisco il perché continui a bere. Tanto papà non tornerà indietro. Non tornerà da sua figlia e da sua moglie. Non tornerà a vivere in questa casa.
Non tornerà. Lui si è gia fatto una famiglia.

Non mi sono neanche resa conto di star stringendo il bicchierino di yogurt ormai finito, ed ora è tutto stropicciato.

Mi alzo e lo butto nella spazzatura per poi pulire il tavolo. La porta dela cucina si apre di colpo facendomi sussultare.

Sulla soglia della porta si trova Katya Moore. Ha un semplice pigiama adosso e i capelli tutti arruffati. È la prima volta dopo tanto che la vedo così.

Distolgo lo sguardo dal suo e mi concentro sul tavolo e sulla spugna che tengo stretta alla mano, e che continuo a passare ripetutamente sulla superficie in legno del tavolo.

<Madison..> inizia a parlare, ma non le do il permesso di continuare, perché sono già uscita dalla cucina. Corro in camera. Come può provare a parlarmi dopo tutto quello che mi ha fatto passare?!

Apro l'armadio e prendo un leggins e una felpa. Vado in bagno e mi pettino velocemente i capelli, per poi uscire di casa. Prendo il telefono e chiavi di quella che dovrei chiamare casa.

Appena la mia pelle entra in contatto con il freddo di novembre , la mia spina dorsale è percorsa da brividi. Ma non mi interessa.

Ora devo solamente contattare la persona, che in questi momenti c'è sempre. Che mi ascolta,e che mi potrà aiutare. Cameron.





















Eccomiii

Scusate davvero tanto il ritardo, ma ero alle presee con lo studio e anche la storia "SWEATER WEATHER" ( se la volete leggere mi fareste un grande favore
I

o in teoria non ho più niente da dire quindi..bho.

C'è tipo mia madre, che(non so per quale futile motivo) continua a canticchiare "drag me down" però dicendo sempre "babbano babbano" e nessun altra parola...

Ma in che razza di famiglia di problematici vivo io???!

AIUT.

𝐓𝐖𝐈𝐓𝐓𝐄𝐑Onde histórias criam vida. Descubra agora