F o r t y - o n e

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17 novembre

Mi sveglio il giorno seguente con le lacrime ormai secche sulle guance, e lo stomaco tutto attorcigliato a causa del dolore che sto provando. Le parole del giorno prima, mi hanno distrutta, e il mio cuore ormai è frantumato in tanti piccoli pezzettini. Pensavo di potermi fidare di Cameron, ma a quanto pare sono caduta per l'ennesima volta in questa trappola, facendomi frantumare l'organo più importante del corpo, il cuore, dallo stesso Dallas.
Decido di alzarmi dal letto e sistemarmi un pò, anche se con malavoglia.
Mi guardo allo specchio del bagno e quasi mi spavento nel vedere il soggetto riflesso in esso. I miei occhi sono circondati da profonde occhiaie a causa del poco sonno, e il poco mascara che mi ero messa ieri è completamente distribuito sul mio volto, rendendo le mie guance e gli zigomi neri. Per quanto riguarda invece i miei capelli, quelli sono un disastro.
•••
Come al solito mia mamma non si trova in casa,  e ciò, anche se non dovrebbe, mi mette parecchia ansia. Non so se stia ritornando tutto come prima, al pensare che possa farmi tutto quello che fino a poco tempo mi infliggeva, non resisterei di più. Ma fortunatamente non l ho più vista rientrare a casa ubriaca, nè di malumore. Semplicemente, la maggior parte dei casi, rientrava a casa tardi e poi andava a letto, per poi non esserci già più la mattina seguente.
Qualcosa mi diceva di preoccuparmi, e lo sono ..
Finisco di bere la mia tazza di latte e dopo aver messo tutto il lavastoviglie, mi dirigo in camera mia.
Recupero il mio telefono, e dopo averlo accesso, la schermata home si riempie di notifiche, tutte derivanti da vari social, e anche WhatsApp.
Decido di controllarlo sperando vivamente che non siano da parte di chi penso sia, ma la mia supposizione si avvera appena apro WhatsApp: ci sono più di quindici messaggi da parte sua:

Ti prego Mad rispondi , ti giuro che non è come credi
Dicono sempre così
Lei è solo una persona che sinceramente non sopporto

È la nipote del mio menager

È solo una conoscente, e una vipera che mi sta altamente sulle palle

Te lo giuro su Dio, che non sopporterei di perderti, ti prego!

Rispondimi al più presto, per favore

Dobbiamo risolvere

Non possiamo peggiorare la situazione

Non c è la faccio più. Scaravento il mio telefono sul letto e decido di scendere in salotto per cercare di non pensare più a quel ragazzo, che avevo sempre reputato la mia salvezza, il mio tutto. Ma ora come ora, è soltanto il soggetto della mia distruzione.
Mi siedo sul divano e dopo aver accesso la televisione, inizio a zappettare con il telecomando, in modo da distrarmi un pò.
Dopo aver cercato film adatti per ben cinque minuti, finalmente ne trovo uno che sicuramente, mi aiuterà.
• • • • • •
La suoneria del telefono fisso risuona nella stanza, facendomi aprire gli occhi di scatto. Ancora assonnata mi alzo dal divano, devo essermi addormentata. Mi alzo in piedi, rischiando seriamente di uccidermi un mignolo, e raggiungo il tavolino dove il telefono è appoggiato. Senza guardare il mittente rispondo al telefono <pronto Madi! Tra mezz'ora. A casa mia.> e dopo aver detto queste bellissime frasi, chiude la telefonata, lasciandomi ancora per qualche secondo, con il telefono appoggiato al mio orecchio. Certe volte mi rendo conto della sua malattia mentale, tutt'altro che sana, questo ragazzo è imprevedibile.
Così, senza aspettare un altro secondo - sapendo che, se non mi farò trovare a casa sua entro mezz'ora, saranno guai- mi vado a preparare, con una maglietta, una felpa e degli skinny jeans neri.
Mi lego i capelli in una coda alta, e dopo aver coperto le mie occhiaie con un po' di fondotinta, vado a recuperare il mio telefono. Lo accendo per vedere l'ora, ma la mia attenzione per l' ora, svanisce del tutto, appena leggo che Cameron, non solo mi ha mandato tantissimi messaggi, ma mi ha lasciato anche più di 20 chiamate.
Rimango a fissare ancora lo schermo, fino a quando, il mio telefono inizia a tremare. Mi risveglio dal mio stato di Trance,  e appena leggo il nome di Cameron, le mie mani inziano a tremare.

Per un attimo, il mio istinto mi consiglia di staccare la chiamata, ma un'altra parte di me, mi consiglia di ascoltare quello che ha da dirmi. E non so bene con quale coraggio, io abbia confermato la sua chiamata.. <Pronto? Oddio Madison!>  La sua voce è inconfondibile.. <Cosa c'è Cameron? Ho da fare, come lo hai anche  tu> rispondo abbastanza fredda, mentre tutt'e le sensazioni avute precedentemente svaniscono nel nulla.  <No, No, io non ho da fare! Con nessuno!> dice con fermezza e serietà <Quella che hai sentito è solo la nipote del mio menager! Non è nemmeno mia amica perché non la sopporto nemmeno! È troppo appiccicosa e..>
<Ah! Quindi le piaci!> dico nervosamente. <Non..Non lo so se le piac> lo blocco <Gli piaci!> <A me non interessa!> dico alzando la voce, e nel momento stesso in cui ho detto la frase, lui mi ha parlato sopra, facendomi rimanere in silenzio per qualche secondo..Non gli interessa davvero? <a me interessi solo tu, lei non è nessuno per me!> aggiunge dopo poco <Ti prego non evitarmi..>

<perdonami..> aggiunge ancora, senza ricevere una mia risposta. È davvero pentito e a quanto pare, lo è per un motivo futile..mi sono fatta film mentali assurdi, ed ora lui mi sta chiedendo scusa. Perché non l ho ascoltato prima? <Non stare in silenzio..di qualcosa> dice  <scusami tu..mi sono fatta film mentali inutili e..perdonami> gli rispondo una volta per tutte, ed ora inizio veramente a sentirmi in colpa per come mi sono comportata nei suoi confronti..
<È stata colpa mia, non ti ho mai parlato di lei..ed è stato normale che tu abbia avuto quella reazione, l'avrei avuta anche io>
<si forse hai ragione>
<Ah ah! Io ho sempre ragione> dice allungando lievemente la prima 'e' della parola "sempre". <mh..sicuro?> dico accennando un sorriso <Sicuro al cento percento!>  risponde con tono deciso <che scemo!> dico scoppiando a ridere < ehi così offendi i miei sentimenti!> ammette con tono troppo drastico, e lo immagino già mettersi una mano sul petto e fare scene teatrali <certo certo> <Adoro la tua risata> afferma poco dopo, facendomi bloccare <non dire scemenze!>
<non capisco perché tu ti ostini a non credere che sei bellissima, e che anche  la tua risata lo sia> un sorriso sincero appare sul mio volto  e non credo possa andarsene facilmente <Grazie Cam> inizio a dire <Ma..non sono d'accordo con te>
<Ti fidi di me ?>mi chiede ad un certo punto <Si> affermo decisa, senza pensarci un attimo. La mia fiducia verso di lui è l 'ultima cosa che non metterei in dubbio, anche se prima non è stato proprio così..
<Allora credimi lo sei> sorriso al sentire le sue parole

𝐓𝐖𝐈𝐓𝐓𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora