F o r t y - f o u r

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Ragazze, per sbaglio ho cancellato questo capitolo🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️ quindi lo sto riscrivendo e molto probabilmente non sarà uguale a quello di prima. Voglio piangere.

Madison 's pov

Ore.

Sono qui da ore e i dottori non si sono degnati di farsi vivi.

Questo corridoio puzzolente non è attraversato da Dottori da almeno una dannata ora ed io continuo ad avere lo stesso nervoso da quando sono arrivata.

Io voglio sapere come sta mia madre. È impossibile che NESSUNO si sia fatto vivo.

Lascio uno sbuffo e mi alzo dalla sedia in plastica per poi iniziare a camminare avanti e indietro, non mi stupirei se tra un po trovassi il pavimento consumato dai miei passi.

<Per la signora  Katya Moore?> una voce dietro alle mie spalle mi fa voltare e la figura di un uomo sulla quarantina con un camice blu si proietta davanti ai miei occhi. Un Dottore. Finalmente.

<ci sono io>

< è la figlia?> no sono il suo pandacorno addomesticato, ovvio che sono la figlia babbano!

<Si sono io. Potrebbe dirmi cosa è successo a mia madre?> chiedo impaziente mentre mi mordicchio l'unigia dell'indice. Lancia uno sguardo alla cartellina che ha in mano e successivamente ritorna con lo shaurdo puntato verso di me

<mi dispiace signorina, non si sa ancora nulla. Ma se vuole puo vedere sua madre e successivamente la dortoressa Thompson si presenterà a voi. È lei che si prendera cura di sua madre>

Dopo aver camminato per quella che sembra un'eternità ci ritroviamo davanti alla stanza numero 145G e l'ansia si prende possesso di me.

<la rinngrazio Dottor..- lancio uno sguardo al cartellino appeso al suo camice azzurro- Handerson> dopo avermi sorriso e salutato sparisce dietro l'angolo ed ora non posso piu vederlo.

Mi volto verso la porta della camera e la apro lentamente rivelando l'immagine di mia mamma distesa su uno dei lettini di questa prigione.

<Mamma..>

<Tesoro mio...>

<mamma cosa è successo?> ,chiedo avvicinandomi lentamente al lettino

<non lo so...io mi ricordo di essere andata al supermercato e poi mi sono sentita male..mi ricordo il suono dell'ambulanza e poi il vuoto>

<Ma così dal nulla? Ti è gia successo o?>

<si, mi è successo altre volte..>

<e perche non me lo hai detto? Avrei potuto aiutarti in qualche modo > dico sedendomi sulla sedia vicino al lettino

<non volevo farti preoccupare>

<mam-> il nostro discorso viene interrotto dal bussare alla porta. Un'infermiera entra nella stanza e subito dopo si introduce, credo sia la dottoressa che si prenderà cura della mamma.

<Salve sono la Dottoressa Thompson, e sarò io che mi prenderò cura di lei Signora Moore. Lei dev'essere sua figlia?>  chiede indicandomi

<si sono io, molto piacere> dico alzandomi per stringerle la mano. Lei mi sorride e subito dopo si ricolge a mia mamma

<ora porterò sua madre a fare alcuni controlli e lei potrà aspettars in sala d'attesa. Non ci metteremo molto e le verranno riferite le analisi una volta finita la visita>

Annuisco e dopo aver abbracciato la mamma esco dalla stanza, ritornando in sala d'attesa.

Spero davvero non sia nulla di grave

𝐓𝐖𝐈𝐓𝐓𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora