Nessuna vittoria.

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"Selena mi potresti rispiegare l'argomento che ho appena letto e spiegato ai tuoi compagni?"sbottò la professoressa di latino.
Non risposi,non solo per il fatto di non aver capito nulla ma anche per la timidezza che ormai faceva parte delle mie giornate da sempre.
"Bene,se vuole continuare così fino alla fine dell'anno può cominciare anche a fare il corso dopo scuola,che di solito è facoltativo,ma vedo che lei è molto interessata ad andarci quindi per lei,selena,sara obbligatorio"dopo qualche minuto la campanella suonò,presi la cartella nera sfumata e ci ficcai malamente il libro di latino,poi la chiusi e me la misi in spalla.
Usci i  velocità dalla classe e mi recai al mio armadietto dove posai il libro di inglese visto che l'avrei usato il giorno successivo.
Stavo per chiudere l'armadietto quando qualcuno mi risparmiò questa fatica mettendomi a rischio vita,leggermente esagerata io.
"Ciao sel"un sorriso malizioso compari sul viso di Mark.
"Sai chi ti ho portato oggi?"
Si spostò nel lato destro facendo comparire un ragazzo dal ciuffo biondo molto probabilmente tinto,occhi chiari e un viso dai lineamenti tremendamente molto carini.
Era decisamente bello ma non raggiunsi il culmine fino ad arrivare ai suoi occhi chiari dove mi ci persi dentro.
Dopo essermi accorta del fatto di essermi imbambolata davanti a lui mi ripresi e feci un passo indietro.
Mi spinse indietro e poi senti il mio zaino cadere per l'impatto che aveva avuto  con lo sportello dell'armadietto.
Presi in velocità lo zaino cercando di scappare ma la sua mano si scontro violentemente contro la mia guancia.
Abbassai lo sguardo e mi massaggiai leggermente la parte colpita.
Alzai dopo poco sguardo,ripresi lo zaino che per la seconda volta era caduto e me lo rimisi in spalla.
Lasciai un ultimo sguardo assassino al ragazzo di cui effettivamente non sapevo il nome,oppure me lo sarò scordata,ma comunque sia non mi dovrebbe interessare dal momento in cui mi ha cominciato a procurare lividi.
Corsi per non perdere il pullman e appena sali presi in trucchi e lo specchietto.
Mi misi nei posti infondo e cominciai il trucco che poco dopo definii un'opera visto che ero riuscita a nascondere i lividi che il ragazzo ne aveva lasciati pochi.
Prenotai la fermata per poi scendere e suonare più volta il campanello(come mio solito fare),odiavo aspettare.
Non rispose nessuno quindi chiamai mia madre al telefono che mi disse che mi aveva lasciato le chiavi sotto il tappeto d'entrata perché lei era all'ospedale per fare di controlli per il cuore e anche controllare i polmoni perché aveva alcuni problemi e certe volte non riusciva bene a respirare.
Pranzai e sali in camera a fare i compiti rimproverandomi per essermi truccata tanto per nulla.

ViolenceWhere stories live. Discover now