Cap. 4

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Mi tira un calcio tra le costole e forse,questo,fa più male della cute.

Ad un certo punto,però,vedo dei poliziotti arrivare e allontanarmi Drake dal corpo.

Tossisco un paio di volte e mi viene da svenire.

Un medico mi soccorre e mi chiede più volte come sto.

Mi porge un bicchier d'acqua e mi dice di salire in ambulanza.

"Non ce n'è bisogno,davvero,è già tutto passato"

In realtà no,le costole mi fanno un male cane,come se fossero rotte.

"Venga è in obbligo,dopo aver fatto delle analisi può tornare a casa"

Decido di ascoltare il medico e,dopo circa mezz'ora,mi trovo in ospedale.

Mi lasciano in sala d'attesa per circa dieci minuti finché non mi dicono di entrare nella stanza numero 10.

Ad accogliermi è un'infermiere di mezza età che mi dice di spogliarmi per fare degli accertamenti.

È la prima volta che Drake usa la violenza con me,non so se sobrio oppure no,ma l'ha usata.
Sinceramente,non me lo sarei mai aspettata.

Quando penso che abbia terminato cerco i vestiti ma l'infermiere mi blocca.

"Deve aspettare il medico perché mi sembra abbia una fratture tra le costole e la nuca è molto danneggiata"

Annuisco e mi abbandono sul lettino.

Chiudo gl'occhi...avevo bisogno di dormire a casa mia e di stare un po' a riposo,invece,é successo il contrario.

"Si può andare ci penso io"

Spalanco gl'occhi sentendo quella voce che già mi conforta un po'.

"Tira via la maglietta"

Mi spoglio della maglietta che prima avevo rindossato imbarazzandomi.

"Chi cazzo ti ha fatto questo?"

È incazzato e non so il motivo.

"Un ubriaco che girava per caso"

Il suo tocco leggero sulla pelle del petto mi manda brividi.

Sobbalzo quando tocca il punto dolente,nella parte destra vicino al fianco.

"Un ubriaco che conosceva il tuo numero di casa e che conosceva te?"

Il suo tono è quasi un ringhio,ha capito che mentivo perché ha saputo la verità.

"Non è successo niente,abbiamo litigato e lui si è arrabbiato,non l'aveva mai fatto prima..."

Mi toglie la benda,che mi aveva messo l'altra sera e mi dice che dopo la disinfetterà.

I suoi occhi si spalancano e mi guardano stupefatti il collo.

Poi mi ricordo di Drake che mi stringeva il collo mentre io cercavo di liberarmi invano.

"Merda"

Scrive qualcosa sulla cartella e chiama un infermiere chiedendo qualche farmaco.

"Hai delle lesioni gravi al collo,la nuca è ferita e le costole,credo,siano rotte ma dobbiamo fare dei raggi"

"E tra quanto sarò a casa?"

"Non saprei dirti,se hai impegni è meglio che disdici tutto almeno fino a martedì"

Annuisco un po' sicura.

"Domani dovrei andare a lavoro,se riusciste a curarmi il prima possibile potrei farcela"

Lui scuote solo la testa.

"Starai qui per la notte mentre facciamo le lastre...raggiungi la stanza 24O,secondo piano a destra"

Scendo dal lettino e raggiungo la porta.

"Ci vediamo tra un attimo"

Sorrido e annuisco andando verso l'ascensore .

Le porte dopo qualche minuto si aprono e alcuni dottori indaffarati escono.

Schiaccio il pulsante del piano 2 ma le porte si bloccano quando un corpo le oltrepassa.

Un uomo sui trent'anni con un camice addosso e una cartellina in mano mi si presenta davanti.

"Piano?"

Domando prima di schiacciare il pulsante .

"Due due grazie"

Annuisco e vedo,finalmente,le porte chiudersi.

Ha un viso famigliare ma non ci faccio caso,poi mi accorgo.

"Tu sei Zack?"

L'uomo si gira e mi sorride.

"Oh scusami non ti avevo riconosciuto Katie,sai il lavoro mi porta via la testa a volte"

Gli sorrido rassicurandolo.

"Lavori qui?"

Mi sembra così strano che dei ragazzi che lavorano in questi luoghi vanno a fare baldoria il sabato sera.

"Si,anche Harry...l'hai per caso visto in giro?"

Le porte si aprono e scendiamo.

"Si mi ha appena visitato,mi raggiunge tra poco nella stanza 24O"

Zack è un bel ragazzo,capelli chiari e occhi scuri,fisico slanciato ma non il mio tipo.

"Vieni,ti accompagno.Cosa ti è successo al collo?"

Gli racconto la breve storiella che ho raccontato ad Harry,ma lui,a differenza,ci crede.

Non voglio mentire a nessuno ma non mi piace far sapere cose mie in giro.

In poco tempo varchiamo la soglia della mia stanza e aspettiamo Harry mentre chiacchieriamo.

Poco dopo Harry arriva e saluta Zack.

Cominciano a parlare di qualcosa che non mi interessa e che centra con il reparto Medicina Interna.

Si salutano e il riccio si concentra su di me.

Mi disinfetta la ferita alla nuca,senza mettere nessuna garza.

Sul collo il disinfettante brucia ma non voglio lamentarmi.

"Lo so che brucia,ho quasi finito."

Un po' mi rassicura ma il dolore persiste.

In una stanza a parte mi fanno i raggi e,verso le due del mattino arrivano i risultati.

"Due costole rotte e una lassata"

Harry appoggia i fogli su un mobiletto e si siede su una poltrona.

"Riposati un po' che tra poco dobbiamo mettere la doccia"

Annuisco e chiudendo gl'occhi mi addormento all'istante.

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