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"Volere di chi"mi spostai velocemente lontano da lui.
"Si,tua mamma aveva già scritto sul testamento questo perché aveva un buon rapporto con i miei quando eravamo piccoli,ora hai finito di rompere possiamo andare,hai tutto?"
Caddi per terra,priva di forze,priva di incoraggiamento.
Le lacrime mi solcarono più volte il viso,le mie mani corsero a soccorrerle.
Rimasi così finche le braccia del ragazzo mi presero,ma non per un abbraccio,solo per farmi scendere le scale e poi posarmi in macchina.
Tolsi le mani,ma le lacrime continuavano a scendere cosi con la manica della felpa ne tolsi buona parte.
"Hai intenzione di scendere cretina!"mi girai.Era lo stesso ragazzo,justin.
"Sei troppo pesante non ho nessun pensiero che mi porta a prenderti in braccio"mi sorrise malignamente.
"Lasciami stare"poi presi la maniglia della porta e sbattei la portiera chiudendola che era stata anticipatamente aperta da lui.
Se ne andò,e io rimasi li senza aver nessuna voglia di scendere,senza aver nessuna voglia di vivere sotto il suo stesso letto.
-
Senti battere sul finestrino,cavolo mi ero addormentata.
C'era una signora di circa mezza età,capelli scuri e occhi chiari.
Aprii la portiera"le serve qualcosa"chiesi scontrosamente.
"Sono Luise,la mamma di Justin"mi bloccai e continuai a fissarla notando le evidenti somiglianze di Justin.
Le lacrime scesero non so perché avevo solamente voglia al pensiero di mia mamma che mi sorrideva e infondo non mi vergognavo di piangere davanti a lei che poco dopo mi strinse in un abbraccio.
"Va tutto bene,vuoi entrare nella tua nuova casa,e magari bere un buon te caldo insieme a me"sorrisi,era veramente gentile e mi ricordava mia mamma.
Scesi dalla macchina e richiusi dopo la portiera,la segui e dopo aver superato la porta,ammirai la gigantesca sala che mi appariva davanti.
Mi fece fare un giro di tutta la casa fino ad arrivare al terzo piano dove si trovavano due stanze,quella di Justin e la mia che ancora dovevo vedere.
La mia camera era bellissima e grande sulla tendenza del rosa.
"Ti lascio un attimo sola,quando vuoi scendi"mi sorrise e se ne andò.
Misi apposto tutta la mia poca roba.
E poi comincia a fissare fuori dalla finestra,c'era una vista spettacolare.
Senti la mia porta sbattere e mi girai di scatto,Justin che subito si sdraiò sul letto.
"Cosa vuoi adesso?"domandai scocciata.
"Come ti trovi?"chiese
"Mi troverai anche bene se non ci fossi tu"sorrisi falsamente.
"Rispondi così solo perché sai che qui non posso fartela pagare"non risposi,era la verità,mi limitai a girarmi e continuare i miei pensieri fissando quella natura con le foglie morte.
"Sei così strana"senti il suo respiro sul collo,cosa stava facendo?Cosa mi stava facendo?
Senti le sue labbra poggiarsi delicatamente sul mio collo.
Un brivido di eccitazione mi percorse tutta la spina dorsale.
Continuò fino a metà collo.

ViolenceWhere stories live. Discover now