Cosa?

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Apri gli occhi.
Era sabato,nottata fantastica tra le braccia del ragazzo che amo e un bellissimo risveglio accanto a lui,cosa si vuole di più?
Justin dormiva ancora e ovviamente chi non si mette a fissarlo?
Era bellissimo,perfetto ed era anche tutto mio.
Mi alzai cercando di non svegliarlo ma fu tutto inutile perché quando abbassai la maniglia la sua voce rimbombò nella stanza.
"Dove vai cosi?Tieni"mi tirò addosso una delle sue mega magliette,cavolo ma come stavo andando in giro?
Usci dalla stanza e scesi di sotto seguita poi da Justin a cui non feci caso quando mi tirò una sculacciata che mi ruppe le ossa del sedere.
Andammo in cucina e J comincia a preparare i pancake per poi riempirli di Nutella dappertutto e lasciarmeli
davanti con le posate.
Ne mangiai più della metà e direi anche che mi sono superata di brutto.
Poi spostai involontariamente il piatto verso Justin,il mio intento era solo quello di spostarlo lontano da me.
"Perché non li finisci?"mi chiese.
"Non ho molta fame"risposi semplicemente.
"Dai piccola io li ho preparati con amore e tu dovresti mangiarli per rispetto"mi sorrise cercando però di fare la voce da duro,quasi come un papà.
"Va bene papà"ridemmo tutta la mattinata e poi verso le due del pomeriggio decisi di tornare a casa cosi salutai Justin e mi recai nel piccolo appartamento.
Entrai fuggitivamente ma venni colpita da una mano che poi prese i miei capelli e guidò più volte la mia testa a scontrarsi col muro.
Mi cominciai a preoccupare quando vidi delle gocce di sangue scendere e sapere che era solo all'inizio non mi aiutava.
"Mollami"gridai più volte ma lui non mi calcolò.Appoggiai la mia mano sulla sua che stringeva i capelli in modo che mollasse la presa per un attimo ma cosi non accadde.
Mi scaraventò del tutto per terra senza avere nessun contatto con me neanche quando cominciò a provocarmi del vero dolore fisico con la cintura che più volte si scontrò con la mia pelle chiara ormai arrossata e piena di lividi.
Non so quanto passò e non so perché non mi difesi più.Forse sapevo già che sarebbe stata la mia fine e ne fui certa quanto gli occhi mi si chiusero.
...
Non ero morta anche se ne ero più certa di qualsiasi altra cosa.
Aprii gli occhi notando che ero in una stanza di ospedale.
Senti qualcosa di caldo toccarmi la mano,circondandomela.
Mi girai e trovai un Justin addormentato e accanto a lui una ragazza davvero bella.
Un viso perfetto e un fisico molto bello,si notava perché il vestito che indossava era molto corto.
Hai piedi teneva delle ottime scarpe di marca che io non mi sarei mai potuta permettere.
Posai il mio sguardo su Justin.
Aveva gli occhi contornati da occhiaie come se non dormisse da anni.
I capelli scompigliati e delle puntine di barba.
Non posso negare che era bellissimo e accanto a quella ragazza di più.
Scrollai la sua mano vedendolo dopo poco aprire gli occhi.
"Dimmi che non sto sognando"alzò la voce svegliando la modella.
"Cosa"ero molto confusa,forse anche troppo.
Schiacciò subito un bottone e dopo due secondi mi circondarono dei dottori continuando a ripetere che era un miracolo.
Dopo vari controlli se ne andarono e io rimasi in camera con Justin e la tipa.
"Sei...sei stata in coma per un mese"
Cosaaaaaa?
"Un mese?Stai scherzando?Cos'è successo?"
"Tuo padre Selena"ah vero
"Lei è Layla la mia ragazza,Layla lei è Selena una mia cara amica"

ViolenceWo Geschichten leben. Entdecke jetzt