Ritorno

2.5K 107 1
                                    

Il pianto di Charlie mi svegliò.
Apri di poco gli occhi mettendo a fuoco la stanza.
Mi alzai e presi il bimbo tra le braccia camminando verso la cucina.
"Shh piccolo".
Lo calmai un po' per poi sedermi sulla poltrona e allatarlo.
Per ora solo i capelli mi ricordavano il padre,i lineamenti non si potevano ben ancora capire ma per il colore dei capelli si.
Lo cullai un po' prima che si riaddormentasse.
Guardai l'orario,tre e mezza del mattino:ottimo.
Lo rimisi nella culla e subito riprese sonno.
Cercai di addormentarmi ma non ci continuai invano.
Mi alzai e lasciai la camera con il telefono in mano per non risvegliare Charlie.
Feci colazione con una tazza di latte e una fetta biscottata con della Nutella.
Mi persi un'attimo nei miei pensieri.
Justin dopo il parto rimase per cinque mesi ma è cerci tre mesi che ne io ne mio figlio lo rivediamo più.
Mi manca,ovvio che mi manca.
Vorrei tanto sapere dove si è cacciato,magari in uno dei suoi soliti guai.

Un battere alla finestra della cucina mi fece risvegliare dai miei pensieri.
Una figura incappucciata si presentò davanti a me.
Subito presi paura ma quando notai la collanina che aveva al collo la feci entrare:Melissa.
Cosa ci faceva alle quattro del mattino davanti alla mia porta(finestra)?
"Sel,Sel non sai chi ho visto!"
Era sbiancata.
"Ero in discoteca e ho rivisto Justin."
"In discoteca a quest'ora vai?"
"Sel non ignorare la seconda parte della frase."
"Non so cosa dire,si vede che non gli importa di me e Charlie anche se questo si era già capito."
"Devo finire"aggiunse.
"Stavo tornando allora a casa e ho visto delle ombre.Sono velocemente entrata e era tutto spaccato e a terra"
"Cosa?"
Sentendo di nuovo il pianto del bimbo mi accorsi di aver alzato troppo il volume della voce e corsi in camera portandolo,in braccio,in cucina con noi.
Mentre lo cullai per addormentarlo Melissa andò avanti.
"Ho trovato questo foglio attaccato al muro."mi presentò davanti un foglio giallastro,uno di quelli riciclati.
Con un segno rosso,in mezzo alla pagina c'era una figura.
Era un disegno fatto in velocità,con una ragazza incinta e sopra una x  sopra.
"Melissa non sai chi è stato,sicura?
Persone sospette?"
"No,nessuno.Non ci capisco più nulla,cosa sta succedendo?"
La abbracciai formando un semi abbraccio per la presenza di Charlie.
"Tranquilla,risolveremo tutto.
Ora tranquillizzati e stai da me finché non risolviamo la storia."
"No Selena,io credo che andrò piuttosto in hotel"
"Melissa,non fare la difficile alle quattro di mattina,dormi qua ora vado a mettere nella culla Charlie e ti porto dei vestiti per dormire."
Detto questo rimisi Charlie nella culla sperando si riaddormentasse di nuovo.
È stata davvero una nottata movimentata per lui e mi dispiace.
Presi un pigiama dall'ultimo cassetto del primo armadio e usci dalla stanza per portarlo a Melissa.
Quando entrai in cucina,dove l'avevo lasciata,non la trovai più.
E quando mi girai,dalla portafinestra aperta entrò una figura,che conoscevo bene.Più che bene.
Si fermò dopo aver superato la sponda e iniziò a fissarmi.
Richiuse la porta alle sue spalle e mi baciò.
Mi staccai subito.
"Justin..."
Sorrise.
"Almeno lo ricordi il mio nome"
"Difficile dimenticare la tua faccia da stronzo"
"La mia faccia da figo,vorrai dire"
"Sta zitto,cosa sei venuto a fare?
Se tra due giorni te ne vai allora vattene ora cosi non illudi ne me ne Charlie"
Un lampo mi fece indietreggiare dalla finestra.
"Sono venuto per restare.
Domani mattina ti spiegherò tutto quanto"
"No"una risata amara usci dalle mie labbra.
"Le voglio ora le spiegazioni,ora."
La mia voce parve autoritaria e lui subito tirò la sedia prima accanto al tavolo e si sedette.
"Quando me ne sono andato la prima volta sapevo quello che mi aspettava fisicamente ma non sapevo di percepire cosi tanto la vostra mancanza.
Faccio parte di una gang e avevo deciso di lasciarla per procurare protezione per te e il bambino ma all'incontrario"
Prese un grande respiro,i miei occhi spalancati e io spaventata.
"Mi hanno obbligato a starti lontana e a rientrare nelle gang,anche se in fondo non l'ho mai lasciata"
Lo guardai quasi impaurita collegando quello che Melissa era scomparsa.
"Mi avevano minacciato di farti del male e so che ne avrebbero il coraggio.
Sono scappato varie volte per venirti a trovare e sono riuscito a partecipare al parto di Charlie anche se poi mi hanno minacciato alle stelle.
In questi mesi ho sentito troppo la vostra mancanza e ho deciso di andarmene totalmente anche se non avevo instigato niente per scappare o per risolvere la situazione.
Intanto mi sono trovato un nuovo amico nella città di Sydney e gli ho raccontato di questa cosa.
Mi ha detto che voleva far parte di una gang ma i miei dicevano che eravamo abbastanza e non era preparato per partecipare.
Sono andato dal capo e ne abbiamo parlato cosi è entrato lui e me ne sono andato io"
"P-perché non mi hai mai detto nulla.
Mi hai fatto pensare il peggio.
Ho pianto delle intere notti quando non ce la facevo più e tu dov'eri?"
"Selena,avevo bisogno di sentire che eravate al salvo"
"E io avevo bisogno di te..."
Mi abbracciò,nascosi il viso nell'incavo del suo collo e piansi.
Piansi per ore e ore manifestando quando mi fosse mancato in quel periodo.
Mi diede un bacio per poi catapultarsi ad abbracciare Charlie e ripetergli che questa volta papà sarebbe rimasto,per sempre.
Ho finalmente la mia famiglia,al completo.

ViolenceWhere stories live. Discover now