Il buongiorno si vede dal mattino.

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"Piccola stai ancora dormendo?"apri di poco gli occhi.
"Si"richiusi gli occhi.
"Dai alzati sono le una passate"assottiglia gli occhi.
"Mmh no"richiusi gli occhi
"Hanno suonato al campanello vado ad aprire poi ti dico"mi sorrise ma prima che dicesse altro alzai il busto e gli urlai di prendere la maglietta cosa che lui fece ridacchiando e prendendomi in giro.
Poi mi risdraiai e chiusi gli occhi e cercai di riprendere sonno.
"Piccola è meglio che vieni giù "eccolo
"Perché?"chiesi stupita iniziando a vestirmi.
Non mi ripose e si recò di sotto portandomi in cucina dove c'era un uno abbastanza giovane con degli occhiali e i capelli tirati indietro dal gel.
"Ciao io sono..."incomincio ma io lo fermai.
"Cosa ci fai qui Lucas"risposi scontrosamente.
"Preferirei essere chiamato papà"
"E io preferirei che tu te ne andassi"
"Quando me ne andrò verrai con me"mi rispose e potei notare un piccolo ghigno.
"Non puoi farlo"lo odiavo
"E invece visto che sono tuo padre ho il totale diritto"sorrise
"Non puoi"gli ringhiai contro
"Sei ancora minorenne e ho il diritto quindi ora prendi le tue cose e muoviti se non vuoi che ci vada di mezzo tu e quello li"mi spinse verso la porta che portava alle scale.
"Non puoi farlo Lucas"alzai il volume della voce incominciando a sbraitare mentre Justin mi prese per i fianchi e mi portò di sopra.
"Sel andiamo,devi andare è tuo padre"
Mi fece un sorriso rassicurante ma non lo fu per niente perché ero decisamente impaurita di tornare a casa con l'uomo più odioso del mondo.
"Da che parte stai"cominciai a gesticolare disperatamente contro di lui che poco dopo prese la valigia e mise dentro i miei vestiti.
"Se non vai con lui ti butto fuori di casa io,Selena è tuo padre ha tutto il diritto di averti e non voglio andare di mezzo io che non centro niente e ti sto solo dicendo la verità"il mio cuore si spezzò in 73948 pezzi."T-tu n-non m-mi v-vuoi!"esclamai ovvia puntandogli un dito contro come se fosse colpa sua.
"Selena lo sto facendo per il tuo bene,è tuo padre"si certo è mio padre che mi picchiava e si ubriacava,ah si chissà sarà anche appena uscito di prigione cosa si vuole di più!
Arrabbiata presi la valigia e mi presentai di sotto e Lucas mi spinse fino ad arrivare in macchina.
"Mi sei quasi mancata"aveva un ghigno sulla faccia che subito mi fece venire la pelle d'oca.
"Dove stiamo andando?"domandai scontrosamente,lo odiavo e l'avrei sempre fatto.
"A casa mia,vedrai pagherai per tutto quello che mi ha fatto tua madre quella stronza"non mi guardò fece solo un sorrisetto sghembo facendo finta di niente.
...
Arrivammo dopo poco a "casa sua".
Era un piccolo condominio con due stanze da letto,una stanza dove c'era una specie di palestra,una cucina,due bagni e un piccolo salotto accanto a camera mia che consisteva in un materasso per terra con sopra un piumino.
Perfetto direi.
Appoggiai la valigia e mi sdraiai a letto cadendo in un sonno profondo.
...
JUSTIN'S POV
Lo so non avevo fatto la cosa giusta come sempre,non faccio mai un cazzo di giusto, ma era comunque suo padre e per quanto possa aver lasciato sola sua madre e lei,capirà cosa è accaduto veramente,quello che mi ha spiegato lui.
Sua madre si faceva troppi uomini e ha buttato fuori di casa suo padre e obbligandolo a non vedere sua figlia.
Dove capire che il problema era sua mamma e non suo padre che mi è sembrato un fottuto maniaco quando è venuto qua ma come facevo a dire a Selena che suo papà sembrava un demente drogato?
Era vestito da coglione e aveva gli occhiali da sole anche se oggi di sole non c'è come da mafioso.
Mandai un messaggio alla mia piccola ma la risposta non arrivò,starà dormento o no?
La chiamai per la fottuttisima volta e lei non rispose,che cazzo sta facendo!
Cercai di oscurare per quel giorno lei e pensare ad altro anche se era difficilissimo santo cristo
Decisi di chiamare qualcuna a farmi compagnia per farmi passare la voglia di lei.
SELENA'S POV
"Svegliati rompipalle"senti qualcuno toccarmi ripetutamente la spalla in mal modo e fui obbligata ad aprire gli occhi quando senti qualcosa di freddo toccarmi la schiena probabilmente scoperta.
"C-cosa succede?"notai che sulla mia schiena era poggiata la sua cintura.
"Devi fare da mangiare"urlò e io alzandomi velocemente dal letto corsi di sotto.
Presi una pentola e la riempi di acqua mettendola sul fuoco.
Mentre stavo mescolando senti Lucas prendermi i capelli facendomi girare verso di lui.
"Chi ti ha detto che voglio la pasta?"
Non risposi era troppo fuori per parlare con lui.
Mi tirò di più i capelli e fece sbattere la mia testa contro il muro più volte.
Poi mi rigirò verso di lui che notando le lacrime agl'occhi per il dolore mi sbatte con forza contro la parete tirandomi uno schiaffo.
"Esco"poi sentì la porta sbattere e mi rannicchiai sentendo un dolore allucinante.
Poco dopo riuscì a raggiungere il bagno
cercando qualche crema per migliorare i lividi ma non trovai nulla,ottimo.
Cosi mi stesi a letto ma ricordandomi di avere io delle creme per emergenza mi piegai a cercare nella valigia sentendo di nuovo un terribile dolore alla schiena.
Corsi in bagno notando un livido sulla fronte e un taglio.
Sulla guancia non era rimasto nulla se non poco rossore e invece sulla schiena c'era un enorme livido che mi fece tremare.
Spalmai la crema sentendo un male cane...
Un buon ritorno all'inferno anche per me.

ViolenceWhere stories live. Discover now