Io ti odio.

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Selena's pov
Restammo abbracciati tutto il tragitto fino all'arrivo di casa mia.
"Posso dormire da te?"mi chiese.
"D-dormi da me?"i singhiozzi mi tormentavano le parole che faticosamente ero riuscita a pronunciare.
"V-va bene,è meglio che ci alziamo,dobbiamo scendere la prossima"sussurrai.
Dopo essere entrati a casa corsi sopra a prendere una maglia grande,la più grande che avevo e gliela diedi.
"Di solito dovrebbe essere il ragazzo a dare la maglietta alla ragazza"disse con un mezzo sorriso stampato.
"Di solito..."ripetei le ultime parole.
"Non ho nessun tipo di pantaloncini da basket che ti potrebbero stare"lo avvisai.
"Tranquilla amo dormire solamente in boxer,anzi se non ci fossero sarebbe anche meglio."
Mi coprii subito il viso con le mani per non far notare le mie guance evidenziate dal rossore.
Mi tolse le mani e mi stampò un bacio sulla guancia dandomi la buonanotte .
Lo feci dormire nel mio letto mentre io mi addormentai tra le soffici coperte del letto di mia madre che aveva quel profumo di lei che mi dava sempre sicurezza,dopo un ultimo singhiozzo mi addormentai.
Sentii la porta sbattere cosi di colpo aprii gli occhi,erano le 8 oramai.
Non avevo nessuna intenzione di andare a scuola così presi in mano il telefono girando un pò su i social.
Poi notai un messaggio da parte di Justin,vorrei non averlo mai notato.
"Non provare a dire a nessuno quello che è successo,non parlarmi a scuola e fai finta che sia tutto come prima.
Ps.buongiorno
-J"
Non ero incazzata,ma molto probabilmente delusa sembrava tutto così vero ieri ma avrà solo provato pena nei miei confronti come tutte le persone che cercavano di essere mie amiche cosa che non sopportavo.
Preferivo starmene nel mia solitudine che avere delle amiche false sinceramente.
La giornata la passai a letto poi studiai storia e infine mi addormentai sul divano,mi sentivo molto indipendente.
Scesi dal letto stranamente felice e mi precipitai all'armadio,presi dei pantaloni a vita alta scuri leggermente larghi e una maglietta a maniche lunghe nera per accompagnare il tutto da delle scarpe nere con la zeppa.
Misi un po di mascara,del fondotinta e un lucida labbra che mi ha colorato di un rosso acceso le labbra.
Corsi perché ero in ritardo per il pullman e con il fiatone sali sul bus e poi arrivata alla fermata scesi ed superai il cancello.
Percorsi velocemente la strada dall'entrata all'armadietto ma una spallata susseguita da uno spintone mi fece capire che non l'avevo scampata ma non era tutto,quando alzai gli occhi non fui accolta dagl'occhi neri-marroni di Mark ma quelli color caramello..di Justin insieme ad altri.
Piano piano cominciò a riempirmi di sberle e tirate di capelli finché non fu suonata e dopo essermi data una sistemata veloce entrai in classe.
Le lezioni erano veramente noiose quel giorno e l'ora dopo,la quinta,dovevo anche essere interrogata ma la bidella del giorno prima in modo goffo mi vene a chiamare come la volta prima solamente con un po' più di naturalezza come se questa cosa succedesse più di una volta al giorno.
Era ormai la seconda volta che ero stata chiamata dalla bidella per una "chiamata urgente"ma questa volta la notizia mi cambiò la vita.
"Signora Gomez,la madre è morta,ha fatto un'infarto nel coma"
No.

ViolenceWhere stories live. Discover now