Cap.1

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Questa fila non termina più.
Mary cerca di smorzare la noia con delle odiose battute mentre Betty sorride aspettando il momento in cui arriveremo dentro.

"I vostri nomi prego?"
Uno dei tre bodyguard,che ci sono all'entrata di questa discoteca,finalmente,ci calcola.

"Mary Smith"

Il bodyguard,di giovane età,scorre con la penna nero petrolio la lista più volte.

"Non c'è"

Mary intanto abbassa leggermente la maglia già scollata di suo e,il bodyguard,ha già capito tutto.

"Passate,muovetevi"

Mary esulta di gioia e lascia un bigliettino,con il suo numero,al ragazzo.

"Betty Betty dov'è Loris?"

Loris è il presunto ragazzo di Betty,la mia migliore amica.
Loris e Batty non stanno ufficialmente insieme ma,sinceramente,credo che la mia amica ci stia sperando,con tutto il cuore oso dire.

"Sono vicino all'ingresso"

Noto subito qualcosa che non va.

"Sono...chi?"

Betty e Mary si guardano e scoppiano a ridere,si,sono un po' brille.

"Vedrai"

Scendiamo le scale bagnate e per poco non scivolo a causa dei tacchi che ho voluto indossare per sta sera.

Il mio telefono si illumina e decido di visualizzare il messaggio anche dopo essermi promessa di non concentrarmi sul telefono sta sera.

È Drake,il mio ragazzo...anzi,ex.

Stiamo passando un brutto periodo,a vista sua,per me,invece,è arrivata l'ora di chiudere

Domani al bar di Ethan per le cinque.

È strano sta sera,ma non ho voglia di parlare con lui,dopo quello che ha fatto.

Sento Betty urlare e capisco che siamo arrivati da Loris.
Lo saluto velocemente e mi concentro sui suoi amici che poco dopo Loris mi presenta.

"Lui è Matt,Christian,Zack,ed Harry"

Li guardo uno ad uno e il mio sguardo si sofferma su quest'ultimo.

Non mi sta calcolando e il suo sguardo è perso nel vuoto.

Poi dopo qualche secondo alza lo sguardo e mi osserva.

Mary corre a salutare tutti e si appiccica a quello che interessa a me.Stronza.

Intanto mi presento al resto del gruppo,Matt,Zack e Christian.

Sono tutti dei bei ragazzi ma non mi attirano,sinceramente.

Decidiamo di andare a ballare dopo il quinto drink e io non mi reggo quasi neanche in piedi.

Un ragazzo comincia a strusciarsi su di me e io,non sobria,ricambio malamente.

Ad un certo punto sento le sue labbra attaccarsi al mio collo ed arrivare fino al mio orecchio dove è appeso uno dei miei orecchini preferiti.

"Andiamo in bagno"

Mi guardo in torno e non trovo nessuno intorno a me ma non  voglio comunque andare in bagno con lui.

"No devo andare"

Cerco di togliermi dalla sua presa ma è troppo forte.

Intanto ci stiamo già avviando verso il bagno e io comincio a preoccuparmi.

Strattono di nuovo il braccio e gli ripeto più volte di togliermi le mani di dosso.

Raggiungiamo il corridoio che porta al bagno e,visto che è più tranquillo,decido di chiedere aiuto urlando.

"Lasciami andare,lasciami andare"

Sento un dolore lancinante alla nuca che piano piano si propaga.

Poi,quando apro gl'occhi,il ragazzo è sparito.

Mi alzo lentamente e non so neanche come,tra la sbronza e la botta,come faccia a stare in piedi.

Entro in bagno e mi sciacquo il viso per cercare di prendere un po' di lucidità.

Esco e mi precipito al bar per chiedere un bicchier d'acqua.

Finalmente intravedo qualcuno che conosco.
"Harry!"
Urlo ma non mi sente.
Una ragazza è sulle sue gambe e gli sta per slacciare i pantaloni della cinta.

Corro verso di lui e dopo poco mi nota.

"Harry sai dove sono gl'altri?"

Faccio finta che quella ragazza non ci sia anche se mi da un apparente fastidio.

"sono tornati a casa credo"

"Come?Senza di me?"

Annuisce e sposta la ragazza bionda della sue ginocchia.

Si riallaccia la cinta e mi prende per il braccio strattonandomi fuori.

"Che fai,sei scemo?"

Lui continua per la sua strada fino ad arrivare nel parcheggio davanti ad una Range Rover nera.

"Sali in macchina"

Mi apre la portiera ma non accetto.

"Ma sei impazzito,non vengo in macchina con te magari sei uno stupratore o un pedofilo opp-"

"Sali ho detto"

Io,invece di salire,prendo il cellulare e tento di chiamare  Drake ma il cellulare mi viene tolto dalle mani.

"Ascolta hai interrotto un bel momento e ora io sono qua che ti sto dando un passaggio,o sali o lo farò con la forza"

Ma non mi decido,voglio prima chiamare le mie amiche.

Sento ancora il dolore alla nuca che piano piano,troppo piano,sta passando.

Mi porto una mano nel punto dolente e lo massaggio.

"Che hai fatto?"

Si avvicina a me,ma io,mi allontano...

ViolenceWhere stories live. Discover now