CAPITOLO 10

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Certo che è un momento davvero stupendo, indimenticabile. Forse con questo bacio mi vorrebbe far capire che gli piaccio. Spero davvero che sia così... Anzi no... Ceh si... Okay non lo so.
No, non mi interessa, punto! Non mi puó piacere, lo conosco da poco. Peró dai, devo ammettere che é stato davvero bello.
Appena finisce quel magico momento, Benjamin mi gurda negli occhi e mi sorride, così decido di ricambiare. Ma quanto sono dolce. Senza che ce ne accorgessimo sono le 19.00, tra chiacchiere e vari sguardi il tempo vola. Non me ne sono proprio accorta.

<<Che ne dite se cominciamo a ritornare a casa?>>dico

<<Si, credo sia l'ora di tornare>> mi risponde Benjamin.
Fede ed Ale annuiscono.
Così Benji e Fede si alzano dalla panchina e prendono me ed Ale per mano. La sua mano è davvero bellissima, calda ed accogliente. Chiacchieriamo ancora un pó, vorrei chiedere a Benjamin cosa significasse il bacio per lui, ma ci rinuncio. Non voglio rovinare questo momento. Accompagniamo prima Ale sotto al suo palazzo, Fede gli lascio un bacio sulle labbra e poi i due baldi giovani accompagnano me. Benjamin lascia anche a me un bacio sulle labbra, e mi dice che appena arrivato a casa mi avrebbe mandato un messaggio. Così senza perdere altro tempo salfo le scale e mi rifugo in casa.

<<Bentornata tesoro. Com'é andata la passeggiata?>> mi chiede mia mamma.

<<Benissimo mamma, meglio di così non poteva andare>>

<<E questo sorriso a cosa é dovuto?>> mi guarda, accennando anch'essa un sorriso ed aspetta la mia risposta. Non me ne accorgo che appena mi domanda com'è andata avevo sorriso come non so cosa.

<<No, niente...>>

<<Va bene... Almeno sei felice>>
Non ci ha creduto, ne sono sicura. Sospetta qualcosa. Ma infondo, chi non se ne accorgerebbe? Nessuno.

<<Si infatti. Comunque mi sono divertita molto, ho conosciuto meglio i miei compagni di classe. Vado a fare una doccia veloce, mi rinfresco un pó>> così senza dire altro mi rifugio nel bagno, dopo aver preso i vestiti e l'intimo pulito. Mi infilo sotto il getto dell'acqua, mi lavo con il sapone e mi risciacquo, così mi asciugo e indosso l'intimo pulito, mi vesto ed vado in camera mia a cazzeggiare un pó con il telefono, quando all'improvviso sento mia mamma urlare che era pronto. Non me lo faccio ripetere due volte, che sono già in cucina. Devo smettere di mangiare così tanto, sennó divento un ippopotamo obeso. Ci raggiungono anche mio padre e mio fratello, parliamo del più e del meno. Appena finito di mangiare aiuto mamma a riordinare la cucina, e visto che sino stanca decido di lavare i denti ed andare a letto. Mentre lavo i denti controllo più volte se Benjamin mi avesse scritto, ma niente. Nessun messaggio. Forse dovrei smetterla di fidarmi così tanto delle persone, si rivelano sempre una delusione. Così appena finito saluto tutti e vado a letto, comincio a fare zapping ma proprio mentre accendo la tv mi arriva un messaggio. Era della TIM.

"Ma vaffanculo" dico.

Così spengo la tv e mi copro con la copertina, mi vibra di nuovo il telefono. È Benjamin.

"Brunetta scusa, appena sono rientrato a casa ho litigato con mia mamma, é una rompipalle assurda. Ho 19 anni e non mi lascia respirare. Se non la smette di rompermi me ne vado di casa. Che casino."

"Tranquillo. Dai non dire così lo fa solo per il tuo bene, vedrai che risolverete tutto."

"Lo spero. Ora vado a dormire sennó spacco qualcosa. Ho bisogno di calmarmi un attimo. Buonanotte brunetta, a domani."

"Buonanotte" così senza dirci altro andiamo a dormire. Mi tranquillizzo dopo il messaggio, così riesco ad addormentarmi.

La sveglia suona, ma mi sveglio con dei dolori assurdi sotto la pancia. Benvenuto ciclo. Vado in bagno per prepararmi, stamattina sono più bianca del solito. Dopo essermi vestita vado a fare colazione. Appena finito di bere il caffellatte e mangiato un cornetto vado in bagno per truccarmi, cerco di farmi più bella possibile, ma stamattina niente risultati. Così mi arrendo e vado a prendere il treno. Con me porto anche il buscofen act che uso in caso di estremi dolori. Il treno passa presto ed alle 7:30 sono già fuori la scuola. Trovo una panchina libera, voglio solo sedermi, non mi reggo in piedi. Vedo Vanessa, che comincia ad avvicinarsi. Mi irrita solo vederla, e stamattina  proprio diventare un serial killer.

<<Veri volevo chiederti una cosa riguardo a Benjamin. Com'é caratterialmente? É una preda facile?>> Ma vuole essere picchiata stamattina?

<<Non lo so>> rispondo acida.

<<Eppure vi vedo sempre insieme. Vabe dai, lo scopriró io>> mi fa un occhiolino. Quell'occhiolino diventerà nero tra un pó. Se non la smette le do un pugno.
Appena Benjamin arriva fuori scuola lei si precipita addosso a lui e cerca di abbracciarlo, ma Benjamin la respinge. Quanto posso amarlo quando fa così. Sento solo che dice:

<<Buongiorno Vanessa. Non mi piacciono le accoglienze molto calorose, preferisco le ragazzo semplici. Scusa ma ora devo andare>> così viene da me e siede sulla panchina. Mi stampa un bacio sulle labbra e non pensa minimamente a ció che potesse dire la stro... la mia cara compagna di classe. Vanessa è ancora più inferocita.

<<Bonjour madame>>

<<Hey>> mi limito a rispondere. Sono in balia di dolori fortissimi, non ce la faccio nemmeno a parlare.

<<Che hai?>>

<<Niente, tranquillo.>> Nel frattempo vedo Ale. Appena mi guarda fa una faccia del tipo "ah ho capito qual'é la situazione", ha capito che sto male, e che è arrivato quel periodo del mese. Spero che anche Benjamin l'abbia capito, così almeno sa che non deve farmi arrabbiare, sono un pericolo costante.

<<Buongiorno piccioncini>> ci dice Ale.

<<Buongiorno anche a lei>> le dice Benjamin.

<<Alee>> le dico. Così decido di alzarmi, sempre lentamente, dalla panchina e abbracciarla. Mi sembro una tartaruga.
Nel frattempo suona la campanella ed arriva anche Federico. Tutti e quattro facciamo le scale. Odio essere donna in certi momenti. Muoio quando faccio le scale. Così arriviamo in classe, e ci sediamo ai nostri posti. Vediamo oggi che mi riserva il destino.

Lost on you. |Benji&Fede| //FF//Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu