CAPITOLO 18

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La sveglia comincia a suonare. Ed io dovrei realmente alzarmi? Cerco di farmi forza, ma stamattina non ne ho proprio voglia, poi c'è anche storia che interroga. Mai una gioia. 

Devo alzarmi, o farò tardi, e non posso certamente, ora c'è Benjamin, non posso perdermi la sua meravigliosa visione nemmeno per un secondo. Prendo i vestiti (leggins nero, maglia lunga a mezza manica bianca e nera) e vado a lavarmi. Cerco di svegliarmi cominciando a lavarmi la faccia, ma niente, il sonno proprio non vuole andare via. Birbantello. 

Così finisco di prepararmi, mi trucco, faccio colazione, lavo i denti, applico un pò di rossetto, indosso le scarpe(le vans con lo stemma bianco e dallo sfondo nero, le adoro) e vado via. I miei dormono ancora, quindi meglio non svegliarli. Ieri Benjamin aveva detto che sarebbe venuto a prendermi, spero che ci sia. Appena arrivata giù lo vedo, anche a prima mattina è bellissimo. Okay, mi farò dire qualche suo segreto per essere anch'io bella come lui già da sveglia. Apro il portone.

<<Buongiorno brunetta>> in un attimo le sue mani sono sulla mia schiena, e le sue labbra sulle mie. Svegliarsi così non è niente male. 

<<Buongiorno>> comincia a massaggiarmi la schiena. 

<<Hai dormito bene?>> mi prende per mano e cominciamo a camminare

<<Sisi, tu invece?>>

<<Sisi>> tutto il tratto di strada l'abbiamo fatto in silenzio. Non sono in grado di condurre un discorso a prima mattina, non sono ancora del tutto lucida. Arriviamo a scuola, ed ovviamente c'è già Vanessa che continua a fissarlo, è sempre in agguato. Non gli è bastata la lezione?! Non si arrenderà mai quella ragazza eh. 

C'è anche Alessandra, vado salutarla. Fortunatamente c'è anche Federico, almeno così Benjamin non è costretto a sopportare i nostri discorsi. 

<<Ciao amoree>> urlo ad Alessandra e corro ad abbracciarla.

<<Ciaoo>> corre anche lei. Per poco non cadiamo a terra, rido. Che disagiate.

<<Ciao Fedeee>> abbraccio anche lui. Ultimamente abbiamo legato tantissimo tutti e quattro, Benjamin fa lo stesso con Ale.

<<Veri vieni con me, devo parlarti>> senza poter ribattere Alessandra mi prende per un polso e mi trascina. E' pazza, giuro.

<<Dimmi tutto>> le dico. Ora siamo io e lei.

<<Tu e Benjamin? Eheh, voglio sapere, tutto>>

<<In che senso?>>

<<Daii, non vedete come vi guardate? Vi siete dichiarati??>>

<<... No, ho paura che io sia un semplice spasso per lui>>

<<Fidati, lui è cotto di te. Non sei un semplice spasso>> mi fa un occhiolino

<<Come fai ad essere così sicura di ciò che dici?!>> ero preoccupata, non so davvero cosa aspettarmi da lei

<<Si vede da come ti guarda, sembra un cagnolino, giuro. E poi per queste cose ho il sesto senso. Fidati di me>> mi fa un occhiolino. Mi fa davvero paura.

*Benjamin pov*

<<Allora? Ti sei dato da fare? Gliel'hai detto?>> mi chiede Federico

<<No Fede, non me la sento, ma non perchè non ne sono sicuro, anzi, io davvero la amo. Ho paura, davvero. Ho paura che lei non ricambi>>

<<Ma no, stai tranquillo. Credimi, lei ricambia pienamente i tuoi stessi sentimenti, me lo dice anche Ale.>>

<<Serio zio?>> gli domando perplesso.

<<Mai stato più serio di così. Però fallo, mi raccomando>>

<<Oggi lo faccio, non perdo altro tempo>> ora mi sento più sicuro

*Veronica pov*

Si vedeva lontanamente che stavano parlando di me. Ogni tanto Federico si girava verso di me e mi fissava, poi ritornava a parlare con Benjamin. 

Siamo tornate da loro, li sentivo parlare di calcio e di tutte quelle cose da ragazzi. Ma sono sicura che hanno cambiato discorso. Nel frattempo è suonata anche la campanella, Benjamin mi prende per mano e Federico fa lo stesso con Ale. Sono stupendi, davvero.

 Benjamin è strano, pensieroso. Chissà a cosa pensa. Cominciamo a salire le scale.

<<Cos'hai?>> gli chiedo

<<No niente, tranquilla>> mi sorride. Arriviamo in classe la professoressa è già qui, puntuale come un orologio svizzero.

<<Benjamin ho bisogno di ripetere, mi aiuti?>> gli chiedo. Se mi interroga mi picchio, giuro.

<<Si certo>> posiamo le cartelle, ci sediamo al nostro posto e comincio a ripetergli la lezione. Wow, non ho guardato una volta sul libro, che mostro che sono. Sono arrivati tutti, comincio ad essere assalita dall'ansia, come il solito.

<<Benjamin questa mi chiama, e se sbaglio mi picchio>> gli sussurro all'orecchio. Mi guarda e sorride.

<<Amo stai tranquilla, andrà bene>> Mi ha chiamata amo? Ma proprio ora doveva farlo? Io già sto morendo per l'interrogazione, ci si mette pure lui...

<<Spinella, interrogo te oggi>> dichiara la professoressa <<Mascolo, tieniti pronto>>

<<Sono nato pronto>>dice Benjamin. Cominciamo a ridere

<<Divertente guarda>> gli risponde la professoressa irritata.

Comincia a farmi delle domande <<Allora Spinella, parlami della rivoluzione industriale>>

''QUESTA LA SO, FORZA VERONICA, RISPONDI...''

<<Veri avanti, la rivoluzione industriale...>>mi sussurra Benjamin

<<Si prof...>> comincio a spiegarle le cose, sembro un treno, rido.

****************

<<Bravissima Spinella, 8 1/2>> 

''No ma davvero? Oddio non ci posso credereee!'' penso

<<Brava amore>> Benjamin mi bacia una guancia. Arrossisco. Lo amo, basta. Le ore passano velocemente, e mi accorgo sempre di più che non potrei chiedere persona migliore accanto a me. Lui si che migliora tutto.

11:45. Suona la campanella per l'intervallo, si avvicinano Fede ed Ale a noi.

<<Andiamo nel cortile?>> urlo di gioia a tutti e tre

<<In realtà noi volevamo stare da soli, vero Ale?>> dice Fede, facendo un occhiolino alla ragazza, che annuisce sorridendo maliziosamente.

<<Verissimo... dai, ci vediamo dopo>> vanno via. Ma cos'hanno in mente tutti?

Benjamin mi prende per mano e mi porta con se nel cortile.

Siamo in un posticino davvero bello, siamo da soli, non c'è nessuno che ci disturba, siamo io e lui. Che pace!

<<Siediti>> mi dice, così mi accomodo sul muretto. Mi fa preoccupare

<<Brunetta devo dirti una cosa>> il mio battito cardiaco comincia davvero ad accellerare. Non so davvero a cosa pensare.

<<Dimmi tutto>> cerco di restare calma. 

<<Ecco... da quando ti ho conosciuta, il tuo viso è rimasto impresso nella mente. Ormai è un mese che ci frequentiamo, e voglio dirti che... ti amo! Si, io ti amo, ma non lo dico per buttare parole al vento, lo dico perchè ti amo veramente. Non ho mai amato nessuno, pensavo fossi una delle ragazze che mi aveva fatto prendere una semplice cotta, invece no. Io ti amo Veri>>

Ho gli occhi lucidissimi, davvero. Mi ha stroncata, non me l'aspettavo. Allora era vero quello che aveva detto Ale, non sono solo di passaggio per lui. Senza perdere altro tempo mi alzo, prendo il suo collo tra le mie mani e lo bacio, una lacrima mi riga il viso. E' la prima volta che piango per l'emozione. Lui mi poggia dolcemente le mani sui fianchi.

<<Ti amo anch'io, Benjamin Mascolo>>

Lost on you. |Benji&Fede| //FF//Where stories live. Discover now