20. ㄎ

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»But I want it and you know it.«

«»

Si scompigliò la folta chioma, uscendo dal centro commerciale.

«Oh mio Dio, Jungkook!»

Sorrise ai suoi ricordi, infilando soddisfatto le mani in tasca.

«Più veloce!»

Si schiarì la gola, percorrendo la strada sulle strisce pedonali.

«Cazzo Jungkook, le dita!»

Strusciò le suole sullo zerbino, varcando la soglia dell'appartamento.

«Voglio quelle labbra. Voglio quelle fottutissime labbra, adesso!»

Appese il cappotto sull'attaccapanni, percorrendo poi le scale fino ad arrivare in camera.

«Porca puttana, ascoltam–.»
Un forte gemito.

Si buttò a peso morto sulle morbide coperte, chiudendo gli occhi.

«Jeongukk, porta quelle fottutissime labbra sulle mie!»

Sospirò, pesantemente.

«Jungkook!»
E un forte orgasmo.

Si rigirò, contemplando il bianco soffitto.

Un bacio sulla punta, un sorriso malizioso.

«Jungkook-ah, allora, hai comprato i preservativi?»

Rise, vedendo la testa arancio di Youngjae spuntare da dietro la porta in una tenera espressione.
«Ecco a lei.» Sogghignò, sventolando la confezione rosa una volta sfilata dalla tasca.

«Jungkook, porta-quelle-cazzo-di-labbra-qui.»
Da steso.

Il moro ghignò, guardandolo dal basso.
«Solo se prima mi farai un favore.»

Buttò la testa all'indietro esasperato.
«Aish...»
Riportò lo sguardo al ragazzo, alzando di scatto il busto. «Che vuoi Kook?»

«I preservativi rosa.»

«I preservativi... Rosa?»

«Sì.»
Affermò, deciso.

Scoppiò in una fragorosa risata, asciugandosi teatralmente le lacrime.

«Io non sto ridendo.»
Brontolò corrucciato.

«Ah avanti amico, non siamo i gay delle leggende metropolitane.»

«'Amico' non sono gay.» Portò lo sguardo in basso, alla virilità dell'altro.
«Solo mi piacciono i cazzi.»

«... Dimmi se non è questo essere gay.»

«Scolta, voglio i preservativi rosa; piacciono a tutti i buchi e io li voglio.»
Sbuffò. «Poi hanno un buon sapore.»

Il lilla ghignò, prendendogli il mento. «Allora la prossima volta provvederò a fornirmene.»

Ritrasse velocemente la testa, strappandola dalle sue grinfie. «Ehw, non succhierò il tuo pene solo perché saprà di fragola.»

Roteò gli occhi al cielo, alzandosi in piedi.

Jungkook arricciò il naso disgustato, quando si ritrovò la lunghezza dell'altro sbattergli quasi in pieno volto.
«Uhg, fai attenzione!»

«Ma taci che l'hai leccato come un ghiacciolo fino a due minuti fa.»

Turbato, afferrò l'asta dinanzi a lui, tirandola verso di sé.

«Ahia! Ma che cazzo fai?»

«Non rivolgerti a me come se fossi la tua puttanella personale, stronzo.»
Ringhiò.
«E non azzardarti ad alzare gli occhi al cielo, sappi che non sei l'unico dotato qua.»

Si alzò la zip dei pantaloni.
«Stai qui, te li vado a prendere.»

Una volta in piedi, batté le mani sulle natiche, per pulire dalla polvere i jeans scuri.

«Eccoteli.»
Glieli lanciò, osservando come la sua espressione si contorceva dalla gioia.

«Allora Kook, dov'è il mio bacio?»
Il moro portò le sue attenzioni su di lui assomigliando gli occhi, facendolo rabbrividire.

Non poté battere ciglio che questo si avventò su di lui, facendo scontrare le sue spalle con gli scaffali.
Il suo mento gli venne catturato, e proteso verso Jeon.

Deglutì rumorosamente, osservando le labbra gonfie dell'altro.

«Semplice: non ci sarà.»

Il moro non si era azzardato a ritoccare quelle labbra, non ne sapeva con precisione il motivo, ma il solo pensiero lo faceva confondere.

«Wah, sono proprio quelli rosa?»
Euforico il mandarino.

«Oh sì. Ho fatto una gran fatica a trovarli.»

E a ottenerli.

Il ragazzo sorrise, ripensando che, forse, quelle labbra se le sarebbe dovute divorare, pur di non lasciarle sole.

PER SCHIARIRVI LE IDEE: FINO A "semplice:non ci sarà" LE PARTI SCRITTE IN CORSIVO SONO UN FLASHBACK DEL POMPINO CHE FA JEON A TAE.

Me lo aspettavo che non si sarebbe capito, ma mi sono completamente dimenticata di mettere l'avviso.

Vi prego di scrivermi fantasie erotiche vostre che volete che sviluppi nella storia.

Cocks » TaekookWhere stories live. Discover now