44. 汞 (hg)

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«Roll that body.»

«»

«Buongiorno!»
Esclamò il biondo.

Jungkook, seduto su una sedia alla scrivania del bancone a compilare vari moduli, alzò lo sguardo dallo schermo: una signora sulla sessantina era in piedi difronte il più grande, e con un grande sorriso, sconcertò il moro.

«Come posso esserle utile?»
Chiese cordiale Taehyung.

«Vorrei del Viagra.»
Informò tranquillamente, senza alcuno scrupolo.

Jungkook quasi si strozzò con la sua stessa saliva al contrario di Taehyung, il quale pensava di non aver sentito bene. «Scusi?»

«Mi ha sentito benissimo.» Squittì. «Vorrei una confezione di Viagra, supposte per la precisione.»

Leggermente sbigottito, si stese le pieghe del camice, cercando di riprendere un atteggiamento decoroso. «Da quanti grammi desidera la confezione?»

«Duecentocinquanta, grazie.»

Si voltò verso la parete a lui dietro stante, cercando la cosa a lui chiesta.
«Non ce l'ho qua fuori, ma nel magazzino dovrebbe esserci qualcosa.»
La informò, pensieroso. «Il mio collega provvederà ad andargliele a prendere.» Indicò il moro, il quale scosse voracemente la testa in consenso.
«Nel frattempo: ha per caso la ricetta?»

L'anziana signora si sistemò meglio gli occhiali sul dorso del naso, alzando poi un dito al cielo. «Oh sì, certamente!» Ridacchiò. «Devo solo guardare in quale borsa la tengo.»

I due ragazzi puntarono lo sguardo alle sue spalle vedendo una cosa come quattro borse differenti, sia di grandezza che di utilità.

«Oh Budda...»
Mormorò basso, il biondo.

Il bruno si alzò sghignazzante e, accostando la bocca al suo orecchio, fece scendere di soppiatto una mano sulla sua natica, carezzandola. «Buona fortuna, Tete.» La strinse. «E, ah, giusto, le tue chiappe sono brutalmente tonde e sode.»

Si allontanò ridendo, osservando l'espressione stizzita dell'altro.

«Se non muovi il tuo sedere per la signora che sta aspettando, giuro che ti licenzio.»

Questa si portò una mano a coprire il riso. «Oh non si preoccupi, ho tutto il tempo del mondo.»

Il moro ghignò.
«Visto? Non c'è fretta, Tete.»

Avvisiamo i gentili passeggeri che l'aereo sta per decollare.

Lo so che avete pensato malissimo.

Vi invito a scrivermi fantasie erotiche vostre che volete che sviluppi nella storia

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