40. 谁 (chi)

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»Hey, take some vitamin D.«

«»

Lo stanzino era rindondante degli schiocchi delle loro labbra; poco dopo che il biondo avesse fatto la sua confessione, come della calamite, avevano iniziato a darsi piccole attenzioni ricche di lussuria, desiderosi delle bocche reciproche.

E adesso, causa la stanchezza, i due erano stravaccati sul pavimento: il ragazzo dai capelli angelici con la schiena rilassata contro il muro, il bruno posto sulle sue cosce.

«Mh, Tete...»
Mormorò sulle sue labbra, continuando quando ricevette un mugugno in risposta. «Pensi davvero che io sia bello?»

Perseverò nel giocare con la sua lingua, pensando attentamente a cosa rispondere: Taehyung non pensava che Jungkook fosse bello, affatto, lui pensava fosse incantevole; le sue labbra erano un dipinto del più prestigioso pittore, fatte su una delle più nobili e candide tele e, sebbene fosse solito a non darci tanta importanza, sosteneva che il suo corpo fosse scolpito dall'arte classica etrusca: proporzionata e perfetta.
Dare in risposta al bruno un "Sì" o un semplice "Sei bellissimo" era quasi un insulto paragonandolo ai suoi pensieri.

«Tete...»
Mormorò ancora, leggermente deluso.

Seppure il più grande adorasse letteralmente il più piccolo, questo certamente non lo poteva sapere; Jeongukk aveva preso il suo silenzio come una maniera carina per dirgli che, a lui, il suo aspetto non gli piacesse granché.
Il bruno si era sempre infischiato dei pareri negativi degli altri, poiché con l'esperienza aveva imparato che le critiche erano provocate soltanto dall'invidia, ma sapere che il biondo non lo trovava attraente lo faceva sentire... Male.

Ai suoi pensieri aggrottò la fronte, staccandosi velocemente dall'altro, allontanandosi.
«Pensi che io sia brutto?»

Lo guardò sbigottito.
«Cosa?»

«S-sì, insomma, non mi hai risposto, e la mia domanda era ben chiara, quindi io no-on saprei...»

Notate bene: Jeon Jungkook era il ragazzo che mai avrebbe balbettato, soprattutto al cospetto di un bel ragazzo; era una persona sicura di sé stessa, fiera del proprio essere e della propria personalità, quasi vantandosene nei confronti altrui.
Ma, in quel momento, sentiva come indispensabile il parere del biondo, nonostante si ritenesse già più che bello.

Questo capì il fraintendimento e, portando una mano alla sua nuca, fece scontrare le loro fronti.
Sogghignò, nonappena vide l'altro trattenere il respiro.

«Secondo te io ti vedo brutto?»
Soffiò. «Ripugnante, sgradevole, disgustoso...» Continuò poi.
«Secondo te, tu sei davvero tutto questo per me?»

Deglutì silenziosamente, sibilando. «Magari non mi trovi così interes–»

«Davvero?»
Rise. «Tu che non sei interessante? Sei una delle persone più attraenti e per l'appunto interessanti che io abbia mai conosciuto, Jungkook.» Sospirò, chiudendo gli occhi. «Penso che ti avrei già denunciato per molestie sessuali se non mi fossi interessato.» Sghignazzò infine.

Fecero per avvicinarsi, sfiorandosi le labbra, in un tocco tanto leggero quanto delicato.
Jungkook ruppe il ghiaccio, cominciando ad accarezzare la lingua del biondo, tuttavia, non venendo ricambiato: i suoi movimenti non venivano assecondati, Taehyung non dava attenzioni al muscolo altrui, Taehyung non sospirava sulle sue labbra, Taehyung aveva rilassato la mascella.

Si staccò velocemente, allontanando la testa da quella dell'altro, staccando cosí le loro fronti: la testolina bionda era cascata inerte sul grembo del moro, non producendo alcun suono.

Taehyung era come morto.

In questi giorni non ho tempo e ispirazione

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In questi giorni non ho tempo e ispirazione.

Vi invito a scrivermi fantasie erotiche vostre che volete che sviluppi nella storia.

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