38. 至 (a)

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»Mh, your tongue is handsome.«

«»

Arrivò di fretta all'ala farmaceutica, cercando di riprendere il respiro; aveva corso, sudato e si era perfino scontratosi contro più persone nella sua folle corsa.

Si guardò attorno, tentando di scorgere una folta chioma bionda ed ordinata, aguzzando la vista quando vide quest'ultima entrare all'interno del magazzino della grande area sanitaria.

A voraci falcate sorpassò la varia clientela che, ripetutamente, gli lanciava occhiatacce per nulla gratificanti.

Forse lo avrebbe strangolato, pensava Jungkook. O magari, in alternativa, lo avrebbe spinto a terra baciandolo.
Oppure, Jeon si sarebbe fatto assalire dal terrore, facendo si che, una volta arrivato dinanzi al farmacista, avrebbe fatto come scena muta ad una verifica orale.
Inerte.
Ecco di cosa aveva paura; aveva paura di perdere l'uso della parola, ammutolendosi in un corpo quiete e pacato, mentre dentro, pacato, non lo era proprio.

Spalancò la porta del magazzino, girando quasi famelicamente il capo da una parte all'altra, nell'intendo di intravedere fra gli scaffali la testolina dorata.

Aveva una certa ansia.
Se conosceste il bruno sapreste che, questo, era insolito farsi sopraffare dalle emozioni.
Difatti, nel corso degli eventi da me narrati, il ragazzo ha sentito lo stomaco stringersi solo in quelle rare volte in cui Taehyung gli aveva rivolto particolari attenzioni: come il loro primo vero bacio, esattamente attaccati allo scaffale che, Jeongukk, aveva appena sorpassato.
Ma in questo caso, Taehyung non c'era, bensì, al suo posto, c'era Park Jimin, il quale Kook stava letteralmente inseguendo.

Aguzzò le orecchie, e udendo dei passi, fece dietro front, cambiano completamente direzione alla sua camminata ritmata.

Il fiatone si stava facendo sentire più di prima, e le goccioline di sudore cominciavano a formarsi sempre più copiose.

In lontananza, vide il biondo che, mentre si passava le longilinee falangi nella chioma, abbassava una grossolana maniglia in plastica nera di una porta antincendio.

Riaffrettò nuovamente il passo, ora spedito, giungendo davanti ad essa, ed impugnando quella che sembrava una manopola, la sorpassò velocemente, chiudendosela alle spalle.
Un ripostiglio.

Sentendo un tonfo, chiaramente spaventato, fece per voltarsi, ma i suoi intenti vennero troncati quando venne messo di spalle al muro.
«Ma che cazzo stai facendo, Kookie?»

Okay no vaffanculo Cocks sarà lunga perché mi sono venute in mente delle idee MA SCARSEGGIANO e dato che partecipate tanto CAGATE LE MIE RICHIESTE.
graziemillebacioniviamo

Vi invito a scrivermi fantasie erotiche vostre che volete che sviluppi nella storia.

Cocks » TaekookWhere stories live. Discover now