07.

2.5K 195 14
                                    






Tutta la notte, nella mia testa, rimbombava ancora la sua voce sorpresa e quasi intrigata nel vedere quella parte di me.

Il suo sguardo era malizioso, stranamente mi turbò, ma non negativamente. 

Mi limitai comunque a dare la colpa alla loro profondità che avrebbe ammaliato chiunque...

Mio malgrado dovetti ammettere a me stesso che avevano uno strano effetto di soggezione su di me, li sentivo invadenti. 

Inutile dire che cercavo sempre di non guardarli perché loro sembravano capirmi, ma non è così, era tutta una trappola. 

Provai solo per un'attimo ad accantonare nuovamente la mia razionalità e pensai a quella parte di me che amava il brivido, il mistero e le sfide e quindi prima di addormentarmi dissi a me stesso che, forse, i suoi occhi avrei dovuto osservarli più spesso.


***


11.00 A.M.

Sentì d'un tratto che tutto il calore delle mie coperte svanì.

'Per quanto tempo hai ancora intenzione di dormire?'' chiese Harry autoritariamente.

Ero tornato alle elementari?

Senza degnarlo di uno sguardo mi voltai dall'altro lato tirando le coperte con me, lo sentì sbuffare, successivamente sentì un tonfo vicino a me e sussultai.

''Sai Louis a casi estremi... Se ti osservo un po' mentre dormi non è un problema vero?'' disse con strafottenza, già conoscendo la risposta.

Grugnì infastidito e mi decisi ad alzare il busto, prendendo il ponte del naso fra l'indice e il pollice.

"La mattina è un momento di relax per me, almeno che un meteorite non stia per disintegrarci, preferisco dormire.'' dissi acidamente, ma con un sorrisetto che faceva intuire che in parte stessi scherzando.

Lui rise... Era una risata sincera che mi lasciò un po' interdetto.

''Perfetto, allora d'ora in poi ti sveglierò presto.'' disse in maniera abbastanza disinteressata, poi si fece serio. ''Louis sono preoccupato.'' disse con voce dura e quel cambiamento mi destabilizzò, ma poi mi ripresi chiedendo.

"Cosa succede?'' misi gli occhiali e leggermente spaventato ascoltai quello che aveva da dirmi.

"Loro sono interessati a te. Non si capisce se per le tue abilità o se vogliono semplicemente ucciderti, privandoci così del tuo aiuto..." disse non cambiando minimamente espressione. 

"Non è la prima volta che sono il bersaglio di qualcuno.'' aggiunsi in maniera fredda, come se questa notizia non mi avesse smosso.

Lui allora puntò il suo sguardo nel mio e fissò i miei occhi per un tempo indeterminato. 

Quella volta non lo evitai.

"Louis il tuo contributo è fondamentale.'' disse come se fossi un pazzo a non spaventarmi di quello che sarebbe potuto accadermi.

"Chi sei tu?'' chiesi di punto in bianco con un'espressione da 'Ciao, come stai?'.

Lui si accese una sigaretta nonostante fossimo in camera, sempre più frustrato dai miei giochetti.

''In termini lavorativi intendo. Ah e non sputare il fumo dalla mia parte.'' aggiunsi.

Lui sorrise interessato e fece gli come gli avevo detto, si voltò di lato per espirare il fumo.

"Sono il capo delle spedizioni'." disse fiero di se, attendendo una risposta.

"Questo significa, anni di addestramento, fatica, sforzo fisico...'' lui annuì seguendo il discorso. "Se avete così tanta paura che il capo della scientifica, ovvero il cervello della situazione, possa essere ucciso, c'è solo una cosa da fare. Tu devi proteggermi, finché tutto questo sarà finito e poi ognuno tornerà alla sua vita."

Lui sembrò riflettere sulle mie parole e poi annuì di nuovo.

"Ha un senso. Payne ha proposto lo scambio con un'altro ragazzo della scientifica ma...'' indugiò per un'attimo, io gli feci cenno con il capo affinché continuasse. "Ehm no niente... Credo tu abbia ragione, non sarà un problema per me."

Annuì sollevato e dopo qualche istante di silenzio, in cui si poteva sentire solo il rumore prodotto dalle sue labbra per aspirare la sigaretta.

"Sono giorni che non esco da questa fottutissima casa." mi feci sfuggire frustrato alzandomi di colpo.

La sua vicinanza mi metteva a disagio, lui lo notò ed assunse il solito ghigno. 

"Solo perché siamo sotto copertura non vuol dire che non possiamo avere una vita." 

lo guardai stranito facendogli intendere che volevo ulteriori spiegazioni.

"Possiamo uscire in un bar la sera, magari prendere qualcosa. Payne non può segregarci in una casa. Va contro la legge." disse sicuro di se.

"Non sarebbe una cattiva idea, ma solo il fatto che devi esserci tu mi fa passare la voglia." dissi con un tono bastardo.

Lo vidi prima accigliarsi ed in seguito alzarsi dal letto. Rimasi impassibile quando punto di nuovo i suoi occhi nei miei... 

Anche se dentro sentivo tutto scombussolato.

"Mi piace quando fai il bastardo sai..?" disse con un sorriso sadico che mi spaventò.

Quel tono di voce mi stava facendo diventare nervoso senza motivo. 

"Sta sera chiamerò Niall." disse pensieroso.

Niall?

NOTE AUTRICE:
FINALMENTE TUTTO PER VOI IL NUOVO CAPITOLO. SPERO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO,
LOVE YA🌹

"UNDERCOVER" -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now