21.

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HARRY'S POV
Doveva dannatamente smetterla di mordersi il labbro inferiore e di alzare gli occhi al cielo o lo avrei preso la, al telefono con il nostro capo.

Inutile dire che quella mattina era diverso, la sua pelle abbronzata faceva nettamente contrasto con i suoi occhi blu e i capelli color miele, pochi ma direi perfetti tatuaggi si estendevano sulle clavicole e il fianco e la figura in se appariva tonica e allenata cosa che non avrei mai creduto, almeno non così tanto.
In ogni caso la cosa che apprezzai di più fu proprio il suo cu-

"HARRY? Ci sei?" Disse la sua voce sottile ma puntigliosa, notai un sorrisetto di sfida mentre mi passò il suo telefono.

Glie lo strappai dalle mani rivolgendogli un'occhiataccia alla quale rispose con un grande bianco sorriso che sembró illuminare la stanza,

cazzo.

"Styles" dissi schiarendomi la gola guardando altrove, Payne mi comunicò come al solito degli aggiornamenti e ci comunicò che fino a quel momento avevamo svolto un ottimo lavoro, poi chiusi la chiamata.

LOUIS' POV
Ero più che soddisfatto delle sue reazioni, pensai che non sapevo il motivo per cui lo avevo fatto, ma mi piaceva vederlo sbavare per me.

Quando chiuse la chiamata, nonostante i complimenti del capo, non sembró entusiasta come poco prima.

È come se si fosse accorto di ciò che stava per fare, che poi non si poteva sapere, ma dentro di me sperai fosse qualcosa a che vedere con me avvinghiato a lui, in modo che io avessi potuto rifiutarlo e godermi la sua faccia.. mi si stava fondendo il cervello.

Scoprì che non mi piaceva affatto vedere Harry arrabbiato o triste quindi cercai di rimediare cercando di intraprendere un discorso tranquillo,
Ad un tratto i suoi lineamenti cambiarono forma e spuntó un mezzo sorriso con tanto di fossetta dopo una mia stupida battuta e ne fui stranamente felice.

La solita espressione superiore e strafottente tornó sul suo viso angelico facendomi pensare che fosse solo apparenza, perché harry era tutto tranne che un angelo.

"Louis, all'inizio non ti sopportavo, davvero.."

".. e adesso non è cambiato un cazzo" disse sfidandomi con lo sguardo, indossava un mezzo sorriso.

Colsi la sfida è ricambiai il sorriso alzandomi in piedi

"Io pensavo che stare con me avrebbe aiutato lo sviluppo di quella cosa che chiami cervello.."
dissi con vanto

"..ma non è cambiato un cazzo"

Lui si accigliò come me,

"Sei antipatico" disse alzandosi e fronteggiandomi

"Tu sei uno stronzo" dissi cercando di non fare caso al suo profumo inchiodando i miei oggi nei suoi.

Fece un altro passo avanti, potevo sentire il suo fiato infrangersi sulla mia pelle.

"Acido" disse con voce sempre più roca
Con un groppo alla gola riposi ancora

"Puttaniere"

"Asociale" disse ora sorridendo con quelle labbra così rosse e quei denti così bianchi che sentì lo stomaco sottosopra.

Ma in cosa mi stavo cacciando? Sfidare Harry, ero uscito pazzo?

"Ti odio" sibilai indietreggiando, ma lui compensava ogni passo avanzando verso di me.

Quando sentì la parete fredda contro la mia schiena e le sue forti braccia ai lati della mia testa capì che ero in trappola, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo così verde che mi ricordò un bosco fitto.

"Ti odio anche io" sussurró con voce bassa e graffiata, poi all'improvviso premette con forza le sue labbra sulle mie. Avrei dovuto respingerlo ma realizzai quanto mi fosse fottutamemte mancato il suo profumo fresco e le sue labbra calde e piene contro le mie. Non resistetti, anche se sapevo fosse sbagliato e immorale non potevo farne a meno, avvolsi le braccia al suo collo diminuendo la distanza fra i nostri corpi, salendo poi a tirare i suoi folti boccoli castani, facendogli così emettere un gemito.

Sentivo la pelle bruciare a contatto con la sua ma l'unico pensiero erano le sue labbra che si muovevano esperte sulle mie.

Le sensazioni che provai erano inspiegabili, fu intenso e persi la cognizione del tempo.

Ci staccammo dopo un pó senza più fiato, posò la fronte sulla mia e ritornai alla realtà scuotendo la testa.

"Non opporre più resistenza Louis, lo sento da come fremi che mi vuoi anche tu. Fanculo le regole, divertiamoci"

"È stato un errore" dissi freddamente

"Capita nella vita di commettere errori, non tutto può essere perfetto e neanche tu puoi.. nessun sentimento Louis. Ne hai bisogno"
disse allontanandosi e lasciandomi la con ancora il fiato corto e la mente confusa.

"UNDERCOVER" -Larry StylinsonHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin