17.

1.7K 122 17
                                    

In macchina non parlammo, ma non lo definirei un silenzio imbarazzante, più un silenzio tranquillo e ,almeno per me, riflessivo.

Mentre guardavo fuori dal finestrino non potei che pensare allo strano rapporto instauratosi tra me e il cavernicolo,

okay la smetto,

solo Harry.

Non discutevamo più, ma c'era una forte tensione fra di noi, non sapevo come definirla.

Poco tempo fa mi aveva detto "lasciati andare"
ma a cosa si riferiva? Al mio comportamento dispotico e forse un po' troppo stizzito?

Io pensavo che fosse il minimo dopo quello che mi ha fatto passare nel distretto, ma forse la verità era un'altra.

Ogni giorno che passava mi rendevo conto che Harry non era come pensavo,

O meglio,

Restava sempre sempre irritante e spesso si divertiva a mettermi in difficoltà, ma allo stesso tempo era così diverso.

Sapeva essere anche serio e comprensivo.. non l'ho pensato davvero.

Mi sbattei una mano in faccia sospirando, ma misi a tacere i miei pensieri quando mi resi conto che il viaggio era terminato.

Scendemmo dalla macchina osservando l'enorme struttura davanti a noi.

Ovviamente anziché andare alla spa più vicina Harry voleva quella di lusso a 50 kilometri di distanza, però adesso che la guardavo bene forse valeva la pena aspettare un po'.

Entrammo dentro e la prima cosa che percepì fu il forte profumo aromatico e un bel tepore.

Dentro era tutto bianco e luminoso con dettagli di legno scuro, già davvero di lusso, bel colpo.

Una ragazza mora era seduta alla reception e non appena ci vide ci accolse con un gran sorriso, 'attenta che ti si crepa la faccia' pensai.

"Salve come posso esservi d'aiuto?" Disse civettuola sedendosi meglio sulla sedia, non smetteva di alternare lo sguardo tra me ed Harry e sinceramente mi mise a disagio.

Se io mi sentivo disagio, Lui sembrava essere abituato a tutto ciò e non mi stupì.

"Salve, vorremmo prenotare un ciclo completo" disse guardandola allo stesso modo, che scena deplorevole.

"Oh certo, tenga pure" disse prendendo due biglietti e con un occhiolino ci congedó.

"Voglio fare i massaggi" dissi dirigendomi nella stanza, lui alzó gli occhi al cielo e mi seguì.

Inutile dire che sembrava tutto perfetto finché non si tolse la maglia, e come al solito il mio cervello fuso sembrava dare ordini da solo e mi soffermai un po' troppo a guardarlo ma non sembro notarlo.

Per tutto il tempo cercai di soffermarmi sulle esperte mani della
signora che mi fecero rilassare completamente, nonostante tutto sentissi uno sguardo addosso. Era davvero brava nel suo lavoro e la mia schiena sembrava nuova.

Facemmo vari trattamenti sempre per distendere i muscoli e liberarli da tutto il peso del lavoro finché non arrivammo all'ultimo ciclo, l'idroterapia.

Vi erano  vasche illuminate dal led all'interno, munite di idromassaggio e sali orientali.

Il sogno di ogni persona.

"Io sto i questa è tu vai in quella" esordì tranquillo, ma lui rise derisorio.

"Louis una vasca è calda e l'altra è ghiacciata, la prassi vuole che si faccia prima la calda e poi la fredda" replicó con un sorriso furbo stampato in faccia,

dannate fossette e dannato lui.

Incrociai le braccia al petto come il peggiore dei bambini e mi diressi verso la prima vasca, era veramente calda e rilassante, per un secondo mi scordai di Harry con me e chiusi gli occhi, ma poi quando li riaprì quasi mi strozzai.

Il suo petto scolpito era imperlato da piccole goccioline d'acqua che disegnavano i suoi addominali, i capelli erano umidi così come le sue labbra più rosse del solito.

'Devo aver sbattuto la testa mentre mi sono addormentato durante i massaggi e per non pagarmi l'assicurazione non mi hanno detto nulla'  pensai,

complimenti Louis che spiegazione.

Lui questa volta se ne accorse e sorride ancora beffardo. "

Tranquillo, anche io se fossi in te mi guarderei"
disse intensificando lo sguardo,

risi sarcasticamente per non dargliela vinta.

"guarderei tutto in questo momento tranne che te"

meglio fossi stato zitto.

Ad Harry non piaceva il rifiuto soprattutto se non sincero, si avvicinò lentamente ma sostenni il suo sguardo con un cipiglio. 

"Non ti credo" disse a voce bassa, sentì il corpo in fiamme, ma cosa mi prendeva?

"Che cosa vuoi da me Harry?"

dissi racimolando quella poca poca sicurezza che mi era rimasta, un altro passo in avanti.

"Voglio la verità"

mi mancó il respiro quando il suo sguardo si fece più inteso e verde del solito.

"Te l'ho detta, quindi lasciami in pace"
dissi a bassa voce, non riuscivo a gridare era come se avessi potuto rompere quella bolla che si era creata attorno a noi.

"Okay" disse semplicemente.

Presi un respiro di sollievo che non duró a lungo,

si fiondò sulle mie labbra tenendo le braccia ai lati del mio collo sul bordo della piscina.

Sentì lo stomaco in gola e i battiti accelerati, il suo profumo paradisiaco e le sue labbra così piene mi fecero girare la testa,

ma poi pensai che lui voleva solo giocare,

era Harry.

Con le braccia deboli lo spinsi via toccandomi le labbra, lui sembrava così deluso e arrabbiato dal mio gesto, scosse la testa e fece per andarsene.

Era veramente questo che volevo?

No.

Tanto vale rischiare per una volta nella vita.

"Harry!"

Un brivido si insinuò nella mia schiena quando gridai il suo nome, lui si giró di poco con la mascella ancora contratta, ma lo presi da un braccio e lo feci girare completamente.

La sua espressione divenne impaziente e confusa mentre analizzavo ancora i bellissimi tratti del suo viso, una cosa era certa, riusciva ad essere insopportabile quanto bello.

Senza dire niente mi avvicinai di nuovo a lui, non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue labbra rosse e piene che prima erano poggiate sulle mie,

quando la distanza fu quasi nulla mi prese per i fianchi e mi bació di nuovo.

Questa volta ricambiai consapevole di quello che stavo facendo e consapevole del fatto che me ne sarei pentito dopo.

Mi godetti il momento scoprendo  quanto fosse bello sentire il suo corpo a contatto con il mio e il suo fiato corto solo per me.

Misi una mano tra i suoi capelli ricci, cosa che avevo sempre voluto fare e lo sentì gemere leggermente.

Sentivo solo brividi lungo la schiena e la voglia di non smettere mai.

La sensazione era indescrivibile, in quel momento mi sentivo bene dopo tanto ed era solo causa sua.

In quel momento Harris Styles firmó la mia condanna.

NOTE AUTRICE:
Cosa ne pensate del primo bacio?
Vi siete  chiesti se qualcuno abbia potuto vederli?
Scrivete pure

"UNDERCOVER" -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora