09.

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All'inizio non fui abbastanza perspicace a causa dell'alcol ad annebbiarmi la testa, ma subito dopo mi riscossi e cercai di identificare chi fosse, mi dimenai da quella presa ferrea, ma non ci misi molto a capire che l'individuo che mi stava cingendo i fianchi fosse ubriaco marcio.

Per quanto fossi fuori forma nell'ultimo periodo avevo dei trucchetti, mi voltai sorridendo beffardo a quel ragazzo, gli accarezzai il braccio salendo sempre più su.. fino al nervo.

Beh, il resto è storia.

Il ragazzo crolló a terra svenendo e io lo afferrai per le spalle.

Mi giustificai con la folla preoccupata dicendo che lui era il mio amico "Alan" che aveva bevuto troppo.

Geniale tomlinson. Notai lo sguardo di Harry insistere su di me, stoppó la sua "amabile" conversazione con una ragazza biondo canarino solo per osservare questa scena pietosa.

Di sicuro aveva capito tutto, appena incrociai il suo sguardo notai il suo solito ghigno divertito, l'unico che non si divertiva ero io, che mi sentivo come incatenato al terreno ogni volta che intensificava lo sguardo.

Cercai di darmi un contegno stirando inutilmente con le mani la mia camicia perfettamente liscia, guardai altrove, reputai anche il bancone da drink un ottimo soggetto da conversazione.

Nel giro di due minuti trovai la sua figura slanciata davanti a me, le luci bianche facevano risaltare i suoi occhi verdi, i capelli erano spettinati quasi appositamente, la maglia aderiva perfettamente al suo petto. L'alcol.

Tutta colpa dell'alcol che mi provocava pensieri inappropriati.

"Vuoi una foto?" Chiese impertinente alzando un sopracciglio,

"E tu vuoi un calcio?" Chiesi con lo stesso tono di sfida. Lui fece un passo verso di me accorciando le distanze, potevo sentire benissimo il suo profumo invadere le mie narici. Sorrise ampiamente con tanto di fossette. Oh no.

"Un calcio? E io che credevo mi volessi far svenire" disse ridendosela, doveva fottutamente  smetterla di ridere perché.. perché mi irritava, ovvio.

"Zitto potrebbero sentirti!"
Dissi mettendo una mano sulle sue labbra guardandomi intorno come un forsennato, forse non avrei dovuto bere.

Lui balzó leggermente all'indietro dalla sorpresa, poi mi squadró mettendomi quasi a nudo sotto il suo sguardo indagatore, poi rise di nuovo e io cacciai uno sbuffo annoiato.

"Louis Tomlinson ubriaco, e io che credevo di aver visto di tutto in vita mia!" Disse alzando le mani, me lo avrebbe rinfacciato a vita.

"Già anche io una volta dopo aver visto un documentario sulle scimmie ho avuto questa reazione" dissi di getto, come senza filtri, poi risi di me stesso. Ero decisamente fuori di me.

Lui mi guardò sempre più incuriosito dal mio stato di semi-incoscienza, si poggió al bancone e, con sguardo interessato, mi chiese di continuare.

Sarebbe stato meglio non lo avesse mai fatto.

"Assomigli ad una scimmia sai Harry? Anzi no, ad un orso polare! Sei tutto riccio come loro, dici che prima o poi faranno una pelliccia con i tuoi capelli? Io la comprerei anche se forse no perché assomigli di più ad una giraffa" dissi soddisfatto del mio discorso assurdo, mi sentivo una sorta di filosofo mentre elencavo il mio monologo.

Un filosofo con l'archè delle cazzate. Un personaggio da ricordare sicuramente nella storia.

Immediatamente scoppió nella sua ennesima risata tenendosi lo stomaco, il verde dei suoi occhi si schiarì diventando cristallino,mente le fossette si scurirono sempre più evidenti, era davvero bello pensai. Poi mi diedi uno schiaffo mentale, bello? Ma a cosa diamine stavo pensando?

"Credo che sia meglio che torni a casa" Dissi tenendomi la testa che girava, Harry mi fermó immediatamente serio, si sistemò i capelli con facilità come se fosse abituato a farlo sempre, ed io amavo quel gesto, perché ero ubriaco, sia chiaro.

"Ti accompagno a casa" disse autoritario, ecco di nuovo Harry nelle vesti da uomo responsabile, per quanto mi intrigasse questa sua versione ribattei.

"No, ora il mio fantastico culo si poserà sul taxi che mi condurrà sano e salvo a casa" farfugliai acido, alzandomi dalla sedia girevole,

"Hai detto solo una cosa sensata" disse di nuovo con quel sorrisetto che avrei tanto voluto cacciargli,

"Ossia?" Dissi forzatamente, era davvero difficile riuscire a tenere un discorso sensato.

"Che hai un culo fantastico" disse risoluto,
in risposta alzai gli occhi al cielo e lo sorpassai a passo spedito.

Nel giro di due secondi le sue dita affusolate e piene di anelli errarono a contatto con la pelle accaldata del mio polso, un brivido mi attraversò la schiena, colpa del metallo freddo.

"Tu vieni con me." Scandì con un tono roco e sicuro che non ammetteva repliche

"E se io non volessi?" Dissi audace, ma senza voltarmi o non avrei retto il suo sguardo

"Ti trascinerò con la forza e tu sai benissimo che sono capace di farlo".
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HY GUYS.
NON UCCIDETEMI VI PREGO.
VI CHIEDO SCUSA SE NON HO AGGIORNATO PER MOLTO TEMPO, MA ORA RIPRENDERÓ REGOLARMENTE, LO PROMETTO, BACI❤️

"UNDERCOVER" -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now