XCV. I giorni passano ma i miei malori no

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Sono circa le due del mattino e siamo appena tornati a casa. James si dirige in cucina e lo sento aprire il frigo.

Passo e lo vedo bere per poi posare il bicchiere sul tavolo. Appoggia le mani sul ripiano e abbassa il volto sospirando.

Lo raggiungo mettendomi dietro di lui. Porto le mani sulla sua schiena accarezzandola.

«James...» sussurro con voce bassa.

«mh» mormora con l'intento di farmi continuare a parlare.

«ti ricordi quel giorno in cui promettemmo di non lasciarci?» chiedo sedendomi sul tavolo.

«come potrei dimenticarlo» vedo un piccolo sorriso malinconico iniziare a far parte del suo viso.

«scusa amore, è solo che a volte sogno di riprendere la vita che avevo prima...non voglio che tu debba fare questo lavoro per mantenermi» mi mordo il labbro.

«Ehi ehi» sento le sue mani prendermi il viso per poi unire le nostre labbra in un dolce bacio.

«tu non mi stai costringendo a fare niente okay? Io ti amo e farei di tutto per vederti sorridere» dice e io faccio scontrare le nostre fronti.

Quella notte i corpi nudi di James e Amie si scontrarono, si toccarono ed entrarono in contatto come mai prima d'ora.

Tutto passò in secondo piano visto che in pochi secondi James aveva preso tra le braccia Amie scortandola in camera da letto.

I vestiti volarono e le loro mani si strinsero mentre il bacino di James si muoveva sopra quello di Amie.

Le pareti della stanza erano state graffiate dai loro gemiti, dai loro "ti amo" stretti tra i denti, dalle loro pelli che si scontravano e dalle bocche che si esploravano l'un l'altra.

E poi tutto sembrò calmarsi ma chi aveva un udito sviluppato poteva sentire i battiti accelerati dei loro cuori che si calmarono solo quando caddero in un sonno profondo.

*

3 settimane dopo

Io e il moro siamo stesi sul divano a guardare '13 reasons why' quando sento una strana sensazione allo stomaco che si tramuta in una corsa verso il bagno.

Il mio corpo si accascia vicino al wc per poi rimettere tutta la cena. Pochi secondi dopo sento una mano che raccoglie tutti i capelli che mi ostacolano la fronte.

«James...» sussurro stremata ma non riesco neanche a parlare che ritorno a fare quello che stavo facendo poco prima.

«shh piccola, ci sono qui io...non preoccuparti» mi accarezza la schiena e quando gli faccio un cenno con la mano per fargli capire di sentirmi meglio lui mi aiuta a tirarmi sù.

Mentre pulisce un po' io mi sciacquo la faccia per poi lavare i denti per circa 5 minuti.

«piccola» James poggia le mani sui miei fianchi e intanto prende l'asciugamano per passarmela sulle labbra.

«grazie» abbraccio il mio ragazzo di slancio e lui mi stringe a sé.

«tutto per la mia piccola» mi lascia un bacio sulla fronte per poi prendermi in braccio senza muovermi troppo.

Innamorata del mio Inferno 2Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon