LXXXII. Voglio svegliarmi ogni mattina accanto a te

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Amie's Pov

Dal giorno in cui io e James facemmo pace sono passate due settimane; io abito ancora a casa di Alex.

«dopo il lavoro vieni a casa con me o esci con James?» chiede il mio ormai migliore amico.

«esco con James» rispondo mentre lui indossa le scarpe.

La notte passa tra drink, i soliti ragazzi ubriachi, musica a tutto volume e adolescenti che bevono per la prima volta in vita loro.

Quando sul mio cellulare noto che sono le 6:00 i miei occhi sembrano illuminarsi così vado da Alex e lo saluto con un bacio sulla guancia.

Non mi vado a cambiare, mi scoccio troppo e poi ho una voglia assurda di vedere James.

La divisa non si è mai adagiata sul mio corpo al di fuori del lavoro.

Il moro mi aspetta con la moto alla fine del vicolo ed io a passo veloce lo raggiungo.

«James» lo abbraccio di slancio e lui mi attira al suo petto.

«piccola sei magnifica ma non credi che questi vestiti siano troppo scollati?» chiede.

«beh sì ma mi scocciavo di cambiarmi» rispondo facendo spallucce.

«almeno metti una felpa attorno alla vita» me ne porge una che ha precedentemente cacciato dalla sella della moto.

Lo faccio coprendomi un po' di gambe.

«adesso va meglio»

«ti voglio chiedere una cosa ma non qui» dice ed io annuisco.

Sale sulla moto ed io lo seguo poi partiamo e verso le 6:20 ci troviamo fuori un edificio abbandonato.

Tu e il Figo avete la passione per sti posti del cazzo, dimenticati dal mondo- dice il mio subconscio.

Quando entriamo le nostre dita sono intrecciate; i miei occhi scrutano l'interno dell'edificio, è più rovinato di quanto mi fossi immaginata fuori.

«ho scoperto questo posto qualche settimana fa e da allora ci vengo sempre» spiega e il mio volto quasi si illumina quando vedo una marea di bombolette ammassate a terra.

Ignorando James prendo una bomboletta bianca e la mia mano muovendosi quasi da sola scrive una 'J'.

Sento il suo corpo dietro di me finché non vedo una bomboletta nella sua mano. Affianco alla mia 'J' in pochi secondi si aggiunge una 'A'.

Le braccia del mio ragazzo circondano i miei fianchi mentre le sue labbra lasciano qualche bacio umido sulla pelle del mio collo.

«cosa mi volevi chiedere?» James si stacca dall'abbraccio e si siede a terra tra le macerie.

«vieni qui» mi siedo sulle sue gambe fregandomene della polvere.

«ti volevo chiedere se ti sarebbe piaciuto venire a vivere con me» la sua domanda mi spiazza infatti rimango in silenzio.

«se non ti senti ancora pronta non fa niente, la mia proposta sarà valida anche tra qualche mese»

L'unica cosa che riesco a fare è poggiare la testa sul suo petto e le mani sulle sue spalle.

«mi stai in pratica chiedendo se voglio svegliarmi accanto a te ogni mattina?»

«si, in teoria si» dice mordendosi il labbro inferiore.

Innamorata del mio Inferno 2Where stories live. Discover now