(6). MAGIA

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Dopo aver finito la doccia mi guardo allo specchio, i capelli bagnati mi ricadono sulle spalle coprendo i segni rossastri che Malachia mi ha fatto stanotte, li arrotolo in uno straccio a mi inizio ad asciugare il corpo notandone alcuni anche all'altezza del seno, ripenso a quello che è successo e sorrido ma poi confusa noto sulla spalla destra un segno strano e lascio cadere l'accappatoio per controllare meglio

-Ma?- noto che è un morso così mi rimetto l'indumento ed esco dal bagno, appena apro la porta mi ritrovo davanti Malachia con indosso solo un paio di boxer che sbuffa

-Ci hai messo un sacco- guardo fuori dalla finestra e noto che ormai è sera tardi, il sole deve essere tramontato da un pezzo e le lanterne illuminano il villaggio

-Mi hai morsa- dico guardandolo divertita riportando l'attenzione su di lui, lui storta la testa e sorride malizioso

-Non ti ho semplicemente "morsa"- continua lui felice, io lo guardo spaesata

-Cosa hai fatto?- chiedo iniziando a preoccuparmi

-Ora tutti sanno che sei mia- dice scrollando le spalle -Dopo stanotte tutti ti vedranno come la mia compagna legittima- finisce, io spalanco gli occhi incredula

-Stai scherzando? Tu mi hai messo addosso il tuo marchio?! Sei forse diventato pazzo?!- chiedo spaventata, quando un lupo marchia una donna significa che sarà sua per sempre, il segno sparirà dalla mia pelle ma tutti quelli non umani percepiranno il fatto che io sono la compagna di un'Alpha, il suo sorriso si spegne per via della mia reazione e mi osserva come se non capisse il problema

-Non vedo il problema- dice infatti 

-Il problema è che io sono una strega! Noi due dovremmo odiarci- dico dirigendomi furiosa verso l'armadio, tiro fuori della biancheria e inizio a infilarmela senza far vedere nulla sotto l'accappatoio, tolgo la salvietta dai capelli e li strizzo un po' prima di lanciarla sul divanetto, poi prendo velocemente dei pantaloni a caso e me li infilo senza guardarlo

-Tu dovresti essere la prima a difendere tutto questo- dice indicandoci, rammentandomi che sono un'ibrida

-Si, e sono la prima a ricordarti come è finita- abbasso lo sguardo –Se i miei genitori non si fossero innamorati ora sarebbero vivi- la tristezza mi assale 

-Forse, o forse no, ma tu non saresti qui- dice mettendomi una mano sulla guancia facendomi alzare lo sguardo –Elinor, devi capire che quello che sta succedendo non si può controllare, potrai negarlo a te stessa ma la Luna non ti permetterà di sfuggirvi, come non lo permetterò io- continua serio

-Perché sei così testardo, io sto cercando di salvarti la vita, a te e alla tua famiglia- dico alzando le braccia come per indicargli il villaggio

-E per questo te ne sono grato, ma anche tu fai parte della mia famiglia adesso- io mi volto e mi allontano da lui avvicinandomi alla finestra, una lacrima mi riga la guancia

-Non posso farvi questo- rispondo

-Elinor, mettiamola così, tu puoi anche continuare a scappare da me ma io non smetterò mai di venire a riprenderti- dice lui abbracciandomi da dietro e abbassandomi la spallina del reggiseno nero di pizzo che mi ero infilata poco fa, mi bacia una spalla e mi tira indietro, facendo sbattere la mia schiena sul suo petto

-Malachia- dico in un sussurro quando mi bacia la spalla dove il segno del marchio è ancora presente, mi volto verso di lui e un sorriso non può fare a meno di affiorarmi sulle labbra

-Tocca a me fare la doccia ora- dice sfiorando le mie labbra con le sue –Mi dai una mano?- chiede, io annuisco rapita dai suoi baci e lui mi prende in braccio.

IMPERIUM SANGUIS    La dominatrice del sangueOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz