(9). IO

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Il giorno dopo decido di prendere un libro dalla biblioteca di Malachia per informarmi su Ailell e vado a leggere nel prato fiorito con Sid e Omar che intanto chiacchierano sdraiati tra i fiori.

Prima che possa iniziare a leggere una coppia attira la mia attenzione e mi rendo conto che le mie due guardie non possono vederli.

...-Mi sei mancata- dice mio padre a mia madre ormai ventenne, le lentiggini che le riempiono il viso sono diventate di più per via del sole e i capelli rossicci le incorniciano il volto

-Anche tu, molto- gli risponde lei baciandolo, ma si vede che qualcosa non va

-Sono due settimane che non ti vedo- dice lui prendendole le mani –E sei ancora più bella- finisce, lei arrossisce ma poi si volta

-C'è una cosa che devo dirti- dice mia madre improvvisamente seria, negli occhi verdi di mio padre vedo preoccupazione

-È successo qualcosa?- chiede infatti ansioso

-Ecco, in realtà...- lei prende un respiro profondo e si rigira per guardare mio padre negli occhi –Sono incinta, da quattro settimane- lui sbianca e spalanca la bocca

-Oddio, lo sapevo, sei arrabbiato...so che è presto, che hai solo 21 anni ma...- lui la zittisce con un bacio poi le sorride felicissimo

-Diventerò padre- la solleva e la fa girare ridendo felice, lei ricambia con una risata e delle lacrime di gioia le riempiono gli occhi, mio padre la mette giù e si piega davanti a lei appoggiando l'orecchio sul ventre di mia madre

-Penso sia un po' presto per sentire no?-

-Il cuoricino è forte, scommetto che sarà una bella donna come te- dice alzandosi

-E se fosse un maschietto? Forte come suo padre?-

-No, sarà indubbiamente una femmina- poi si abbracciano felici, improvvisamente mia madre diventa seria e guarda un punto nel bosco, mi volto di scatto e vedo un ombra correre via

-Medea...- sussurra mia madre...

Le lacrime mi rigano le guance e quando torno in me vedo Sid preoccupato che mi sventola una mano davanti alla faccia

-Tutto bene? Stai ancora pensando a Tess?- io lo guardo e scuoto la testa –Cazzo, adesso ci pensi per colpa mia vero? Che idiota- dice colpendosi la testa con una mano, io non lo ascolto e mi volto a osservare il punto in cui si trovava Medea.

Durante la mattinata Sid e Omar mi fanno divertire per smettere di pensare alla mia amica, all'inizio cercano di farmi giocare a calcio ma il mio equilibrio precario mischiato alla mia agilità non mi permettono di calciare il pallone senza cadere col culo in terra e dopo diverse prese in giro di Eric decidiamo di sederci a guardare i più piccoli.

-Sapete una cosa, stavo pensando...voi due siete forti a combattere?- chiedo

-Ovvio- dice Sid pieno di se, Omar annuisce soltanto

-Tu invece?- mi chiede Sid

-Mio padre mi ha insegnato qualcosa quando ero piccola- dico

-Vediamo cosa sai fare- continua alzandosi e tirandomi su

Il primo contro cui combatto è Omar, io aspetto e respiro come mi ha sempre insegnato mio padre e quando vedo che mi corre incontro, io lo schivo con una velocità che non mi appartiene e Sid rimane sorpreso.

-Non ti facevo così veloce- commenta Omar per poi rimettersi in posizione –Non distrarti mai- mi avverte ricominciando la sua avanzata, cerca di colpirmi ma ancora riesco a schivarlo e con una pacca sulla schiena lo faccio cadere aiutandomi con il vento.

IMPERIUM SANGUIS    La dominatrice del sangueOù les histoires vivent. Découvrez maintenant