IM: L'APPUNTAMENTO - HAN X CONTRABBANDIERA

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Millennium Falcon

§

Ancora non riesci a crederci. Sei stata in testa per quasi tutta la durata della gara. Ma, proprio alla fine, con un'insidiosa manovra, Han è riuscito a superarti. Con quel suo solito sorriso sbruffone, ha detto che non vedeva l'ora che arrivasse oggi e che gli avrebbe fatto molto piacere se avessi trovato qualcosa di carino da metterti per l'occasione. Come prevedibile, ti sei trattenuta dal rifilargli un pugno sullo stomaco, ma hai accettato. Una scommessa è una scommessa e i patti vanno rispettati – almeno per chi, come te, ha un codice morale ancora abbastanza integro.

Certo è che ti sembra comprensibile chiederti se al mondo esista qualcosa di peggio. Siete seduti al suo squallido tavolino da gioco, sul Millennium Falcon – certamente l'ipotesi di un ristorante di lusso era da scartare a priori – e hai dovuto buttare giù una cena disgustosa preparata da lui stesso.

Ah, giusto. Lui.

Non sai cosa ti dia più fastidio: che continui a guardarti in quel modo – l'abito che hai recuperato lascia ben poco alla sua già fervida immaginazione – o l'idea di aver perso contro un cretino simile.  

Ma anche la tua pazienza ha un limite. Con uno scatto improvviso, ti alzi in fretta e furia.

«Bene, è tardi. Devo andare» tagli corto con un sorrisetto di circostanza.

Stai per raggiungere la rampa, quando ti senti afferrare saldamente per un braccio e spingere in una stanzetta buia.

La porta si chiude e la luce si accende.
Han è proprio davanti all'entrata della stanza e avanza pericolosamente verso di te con la stessa lenta sicurezza di un cacciatore che si appresta a catturare la sua preda. Cosa che sai perfettamente di non essere.

«Ti conviene farmi uscire, Solo» sibili.

Ma lui ti zittisce delicatamente, limitandosi a posare un dito sulle tue labbra.

«Non è faticoso fare sempre i difficili?»

«Io sarei la difficile?»

Han schiocca le labbra, evidentemente divertito, e avanza ancora verso di te. Tu indietreggi finché non senti il freddo della parete a contatto con la tua schiena.

«Che cosa vuoi ancora da me?»

«Tu cosa dici?» sussurra, guardandoti le labbra con desiderio e lasciandoti intendere a che cosa si riferisca. Il suo viso si avvicina sempre di più al tuo e i suoi occhi ti stanno divorando.

«Fossi in te, non ci proverei... Non sono mica una di–»

Non finisci la frase che le tue labbra sono premute contro le sue. Le sue mani ti tengono per i fianchi, mentre ti spingono piano contro la parete. Il suo bacio è audace e a tratti violento, ma travolgente. Vorresti spingerlo via, porre fine a tutto questo: sei troppo sveglia per piombare sotto il suo incantesimo, come tante altre. Non vuoi essere usata, innamorarti di lui per poi essere gettata via come carta straccia una volta che si stancherà di te. Ma la sua presa è forte e non hai più energie, come se te le stia assorbendo tutte.

E nel frattempo ti rendi conto che tutto questo ti piace. Odi che ti piaccia così tanto. E odi lui... O forse non quanto credevi.

Han si stacca da te lentamente, come se ti stesse infliggendo una dolce tortura. «Non è stato tanto male, no?» sussurra contro le tue labbra.

Sul suo volto c'è un sorriso che ti fa venir voglia di piantargli un sonoro schiaffo in faccia e allo stesso tempo baciarlo di nuovo, fino a fargli sanguinare le labbra.

Sospiri. È inutile fingere. Rilassi il viso e accenni un sorrisetto.

«Forse, Capitano» rispondi.

E finalmente ti rassegni al fatto che anche questa volta ha vinto lui.

Star Wars || Raccolta One-ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora