PROMPT: Skysolo, n°3 (R.2)

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N°3 - "Non puoi continuare a fingere che non sia successo niente perchè, indovina un po'? È successo!"

Luke Skywalker/Han Solo

Richiesto da: KeylSolo

Se la ristretta porzione di pavimento sul quale Han Solo stava ripetutamente facendo avanti e indietro avesse potuto parlargli, probabilmente lo avrebbe insultato in almeno cento forme di comunicazione diverse

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Se la ristretta porzione di pavimento sul quale Han Solo stava ripetutamente facendo avanti e indietro avesse potuto parlargli, probabilmente lo avrebbe insultato in almeno cento forme di comunicazione diverse.

Ma, nervoso com'era, al contrabbandiere poco importava di finire per scavare solchi per terra. Così come poco gli importava di urtare, nel suo andirivieni, addetti, piloti o altri Ribelli di casa alla Base Echo che andavano nella sua direzione.

Il freddo pungente di Hoth non era sufficiente a raffreddare la rabbia di Solo, che lui credeva di poter sbollire facendo due passi. Bastava guardarlo per capire che qualcosa non andava affatto in lui, tanto che era capitato almeno due volte che uno sventurato che passava di lì, nel vederlo, avesse preso la saggia decisione di girare al largo e di cambiare rotta.

E più Han ricordava a se stesso quale -- chi -- fosse la causa della sua irritazione, più la sua voglia di assestare un pugno al muro ghiacciato aumentava -- e se le nocche gli avessero preso a sanguinare, se ne sarebbe altamente infischiato.

Le cose con Luke non giravano più nel verso giusto da qualche giorno, da quando Han lo aveva trovato esanime in balia di quella terribile tormenta e lo aveva tratto in salvo; infatti, il ragazzo sembrava essersi totalmente dimenticato della sua esistenza e, le poche volte in cui capitava che si trovassero insieme, appariva nervoso e distaccato, quasi lo volesse evitare a tutti i costi.

E non era difficile per il comandante del Millennium Falcon dedurne il motivo.

C'era qualcosa che era rimasto celato in quella tempestosa landa innevata di Hoth, nella tenda di fortuna che Han aveva arrangiato per offrire un riparo a lui e all'amico, nei cuori di entrambi.

Qualcosa di caldo e di rassicurante, in contrasto con il freddo di quel pianeta di ghiaccio.

Un bacio.

Un bacio che Luke, forse in un momento di debolezza o di scarsa lucidità mentale, aveva voluto condividere con Han e al quale lui aveva acconsentito senza mostrare alcuna vergogna, perché fondamentalmente non ci aveva visto nulla di male.

Almeno all'inizio, lo aveva preso un po' come una richiesta di conforto da parte di Luke, tanto era infreddolito e delirante, una dimostrazione alternativa di affetto che, in fondo, non si erano mai negati l'un l'altro. D'altro canto, nessuno lo sarebbe mai venuto a sapere e, dopo quella parentesi, le cose sarebbero andate come sempre tra di loro -- o, se possibile, il loro legame si sarebbe anche rafforzato.

Ma, purtroppo, le previsioni di Han non erano state corrette. In primo luogo, da quando Luke si era ripreso, dalla sua bocca non era uscito nient'altro che qualche sconclusionato e timido monosillabo in presenza del contrabbandiere e nessun'altra occasione si era presentata per i due per poter effettuare uno scambio di sguardi degno di questo nome -- non che Solo non ci avesse provato, in realtà. Secondariamente, quel bacio aveva totalmente fatto cambiare prospettiva al pilota, in particolare su quale fosse dovuto essere l'oggetto del proprio amore, tanto che, cosa non da poco, erano giorni che non infastidiva la principessa con le sue avances...

Star Wars || Raccolta One-ShotsWhere stories live. Discover now