PROMPT: Hanleia, n°8

429 27 19
                                    

N°8 - "Perché ti amo, maledizione!"

Han Solo/Leia Organa

Richiesto da: Eleee_20

Richiesto da: Eleee_20

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Una. Due. Tre...

Aveva ormai perso il conto di tutte le "lacrime" che stavano cadendo dal cielo, si adagiavano delicatamente sul vetro della finestra della camera da letto e giocavano a rincorrersi scivolando a tentoni verso il basso.

Le guardava pensierosa, il mento sottile adagiato sul palmo della mano, e non poteva fare a meno di notare come questa situazione presentasse una qualche affinità con quella tra lei e suo marito. Era tutto un contorto rincorrersi, un incontrarsi, un successivo separarsi e poi un rincontrarsi di nuovo, per la paura di perdersi a vicenda. Ma questa volta le sembrava che la goccia che era lei e quella che era lui non si sarebbero incontrate tanto presto, non dopo il loro ultimo e acceso alterco.

"È tutta colpa mia" continuava a ripetersi. Le dinamiche del loro ennesimo litigio questa volta si erano sviluppate fino a condurre Han alla massima esasperazione. Così, senza guardare in faccia nessuno, il pilota aveva preso il Falcon e aveva tolto il disturbo.

Certo, anche lui ci aveva messo del suo -- un più che buon contributo. Ma lei si era davvero superata, tanto che aveva persino dimenticato il motivo che li aveva spinti a litigare così.

Leia guardò malinconica l'anello argentato che circondava il suo esile anulare sinistro e ne carezzò la superficie con un dito; erano passati tre giorni da quando Han aveva lasciato il loro appartamento, negli ex Palazzi Senatoriali di Coruscant, e, già dal secondo giorno senza di lui, degli odiosissimi sensi di colpa bruciavano nel piccolo petto della principessa.

I suoi occhi spenti scrutavano il cielo. Cosa avrebbe dato per individuare il Millennium Falcon solcare le nubi e atterrare nell'hangar, ben visibile dalla finestra...

Aspettò ed aspettò, come se il tempo si fosse fermato, finché, distrutta dall'attesa, si addormentò sul davanzale.

All'improvviso un fischio sordo la fece svegliare di soprassalto. Un fischio a lei piuttosto familiare.

No, non può essere.

Con il fiato bloccato in gola, guardò il cielo, ancora livido e piovoso, poi il suo sguardo si concentrò sull'hangar. Subito, un barlume di speranza fece brillare i suoi grandi occhi color cioccolato.

Forse sto ancora dormendo...

Non era solo un'anonima nave quella che era atterrata, ma un mercantile Corelliano YT-1300 dall'aspetto parecchio scassato.

Han.

Leia afferrò la sua mantellina rossa, se la buttò sulle spalle e si fiondò fuori dalla camera da letto, dimenticandosi persino di prendere un ombrello o qualsiasi altra cosa che avesse potuto proteggerla dalla pioggia.

Star Wars || Raccolta One-ShotsWhere stories live. Discover now