[ 𝑅𝐼𝐶𝐻𝐼𝐸𝑆𝑇𝐸 𝐶𝐻𝐼𝑈𝑆𝐸 ]
Raccolta di one-shots con protagonisti i personaggi di Star Wars appartenenti a:
• trilogia originale
• trilogia prequel
• trilogia sequel
• Solo: A Star Wars Story
• Rogue One: A Star Wars Story
• The Mandaloria...
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Un toc toc sulla porta della sua stanza disturbò il profondo meditare di Obi-Wan, che avrebbe senz'altro preferito non essere interrotto. Tuttavia con quella pacatezza che sempre riusciva ad esternare chiese: «Chi è?»
«Sono io» rispose la voce dietro la porta come se desse per scontato di essere riconosciuta anche senza dover annunciare il proprio nome.
Il Maestro Kenobi si sentì raggelare. Il suo Padawan, o meglio ex-Padawan, era l'ultima persona con cui avrebbe voluto parlare in quel momento -- soprattutto non dopo quello che era successo. Sapeva già che se ne sarebbe pentito, ma invitò ugualmente il giovane Skywalker ad entrare.
La testa capelluta del ragazzo fece timidamente capolino dalla porta, poi tutto il suo corpo sgusciò dentro la stanza di Obi-Wan.
«Che cosa c'è, Anakin?»
«Solo sapere che cosa ti è preso» ribatté Anakin, avvicinandosi al suo Maestro. «Non è da te comportarti in quel modo.»
«Non capisco proprio di quale modo tu stia parlando» ribatté Obi-Wan, incrociando le braccia sul petto, anche se sapeva benissimo di ciò di cui Anakin stesse parlando.
E sapeva anche che aveva ragione. Non era da lui comportarsi così, non era da persone mature, figurarsi da Jedi!
Anakin sbuffò e precisò in tono cantilenante: «Hai litigato con Windu e Yoda solo perché hanno insistito per farmi andare in missione con il Maestro Ki-Adi-Mundi. Poi hai girato i tacchi e te ne sei andato tutto arrabbiato... Questo ti dice qualcosa?»
«Non ero... arrabbiato.»
Anakin lo squadrò poco convinto, così aggiunse, stavolta con più calma: «E non ho litigato con Windu e Yoda. Semplicemente non mi sembrava il caso di disturbare il Maestro Mundi quando io ero più che disponibile.»
Questa volta la bocca del più giovane si incurvò non in una smorfia di disapprovazione, come Obi-Wan si sarebbe aspettato, bensì in un sorriso furbetto.
«Aspetta un secondo... Sei geloso?» domandò il giovane Jedi, scintille maliziose che guizzavano dai suoi occhi.
A quelle parole il Maestro Kenobi sentì una fitta allo stomaco. L'idea di essere geloso, aggettivo che non avrebbe mai pensato lontanamente di potersi affibbiare, gli parve ancora più assurda di quanto in realtà non fosse -- soprattutto perché l'oggetto della sua gelosia era proprio Anakin.
Da quando però lui e il ragazzo avevano approfondito il loro rapporto, all'inizio nato semplicemente come Maestro-Padawan, il lato più umano di Obi-Wan aveva cominciato pian piano a venire a galla.
Compiaciuto del silenzio imbarazzato del maggiore, Anakin riprese a stuzzicarlo, lasciandosi scappare diverse risatine beffarde: «Non ti va proprio giù che non andiamo in missione insieme, vero? Cos'è? Hai paura che in qualche strano frangente finisca per trovare Ki-Adi-Mundi interessante?»
La pelle delle guance di Obi-Wan iniziò a macchiarsi istantaneamente di rosso. Non riusciva più a sopportare tutto ciò. Così, per mettere a tacere quella boccaccia tanto sfacciata quanto veritiera, afferrò Anakin per il colletto della tunica e lo attirò a sé, premendo con forza le labbra sulle sue e beandosi del loro sapore inebriante.
Il contatto fu breve ma bastò per lasciare il ragazzo di stucco. Stavolta fu Obi-Wan ad abbozzare un sorrisetto, appena visibile attraverso la sua barba dello stesso colore del tramonto, sempre curatissima.
«Hai finito?» chiese con impudenza, il tessuto della tunica di Anakin ancora stretto tra le sue dita.
«Io sì» rispose lui altrettanto sfrontatamente, decidendo di stare al suo gioco. «E tu?»
I due scambiarono l'ennesima occhiata maliziosa e, per iniziativa del più giovane, le loro labbra si ricongiunsero di nuovo, desiderose di scoprirsi ancora a vicenda.
