Capitolo 20

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[In onore dei 100.000 ecco a voi DUE capitoli.
GRAZIE. ]

Praying

Kesha

Resto a bocca aperta.

Lucky ricambia e o sono ancora più confusa di prima. Che cosa sta succedendo? Chi è questo ragazzo e perché si stanno baciando?

Ho mille domande in testa e solo lui può chiarirmi la mente. Non so cosa fare, se continuare a guardarli imbambolata e poi chiarire la situazione oppure andarmene via immediatamente.

Faccio troppo tardi a decidere perché l'altro ragazzo mi nota e si stacca dal bacio e di conseguenza Lucky si gira e mi vede. Posso vedere il sangue scomparire dal suo viso. È letteralmente pietrificato e non sa cosa fare.

Per non rendere la situazione ancora più imbarazzante, tutto quello che faccio è andarmene via a gambe levate. Mi sento una stupida, mi sento in imbarazzo e ho fatto sentire in imbarazzo anche lui.
Non ci capisco veramente niente.

Scappo in camera mia trovando solo Bella e Lola a chiacchierare.
Non so che fare. E se viene a bussare ora in camera nostra?
E' ovvio che pretendo delle spiegazioni ma non so perché mi sento imbarazzata ad essere stata colta in pieno.

Comunque dubito che lo faccia. Era completamente a disagio tanto da far fatica a guardarmi in faccia. Chi è quel ragazzo? Perché stavano urlando e perché si sono baciati?

L’amore è libero ma io vorrei soltanto capirci qualcosa, giusto per evitare di impazzire.

Bella e Lola mi rivolgono lo stesso sguardo che mi hanno rivolto quando stavo facendo la valigia e mi sta infastidendo troppo.

"Cosa volete?" Domando in tono acido.

"Niente." Risponde Lola, sostando lo sguardo per terra.

"Allora smettete di guardarmi." Allargo le braccia con fare teatrale.

Bella sta per replicare ma qualcuno bussa la porta. L'ansia mi sale come se avessi fatto un crimine ma ho la grande sensazione che dietro quella porta c'è Lucky.

E la mia ipotesi viene confermata quando apre la porta.

"Ciao." Saluta tutti.

Bella e Lola guardano Lucky per poi guardare me. Non le sopporto più.

"Ally, puoi uscire un attimo?" Chiede, ancora con la faccia ancora sconcertata.

Okay, ormai è qui e non posso farci niente. Volevo una spiegazione e adesso me ne deve dare due; sto veramente per piangere.

Annuisco e lo seguo uscendo dalla porta non facendo caso alle altre due che mi osservano e muoiono dalla voglia di sapere cosa sta succedendo.

Le persone generalmente amerebbero saper volare, invece io, se potessi davvero avere un superpotere utile per tutti i casi è quello di diventare invisibile. Non solo eviterei situazioni scomode ma posso anche camminare senza far notare la mia presenza.

Ci rechiamo entrambi davanti all'entrata del bar, apre la porta con la chiave e mi fa spazio per entrare per prima. Le luci sono ancora soffuse, la le accende e chiude dietro di sé la porta.

"Lucky, io non so cosa dire." Inizio subito io.

"Non volevo origliare ma ti stavo cercando." Vado subito sulla difensiva, naturalmente.

Sono confusa, certo ma ciò che mi ha lasciato un po' scettica sul da farsi è stata la sua reazione. Dalla sua faccia ho capito che non voleva essere scoperto in quel momento. Non voleva essere visto e mi sono sentita scomoda al suo posto.

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora