Capitolo 24

7.4K 480 161
                                    

Let's make love tonight
Make it up, fall in love
Try

Zayn, Sia


Io non so con quale coraggio le persone fanno cose del genere.

Il tipo spudorato prende il borsello dalla borsa della signora e io non posso fare a meno di intervenire.

Non so come ma mi ritrovo completamente in una lite e il tipo mi urla addosso. Voglio dire, ruba e mi sbraita pure contro come se avesse ragione. Idiota.

Io non sto zitta e a mia volta e urlo da degna americana.

Sembra una situazione buffa. Lui urla in italiano, io, invece, in inglese e non me ne può fregare proprio niente.
Il tizio inizia ad avvicinarsi pericolosamente ed è qui dove Dylan interviene dandogli una spinta forte fino a farlo sbattere contro il bancone.

La situazione si sta facendo più tesa e io non voglio che si crei una situazione sgradevole.

La signora anziana mi sgrida pure e all'improvviso capisco che non è un ladro e io mi sento immediatamente in imbarazzo.


Ormai è quasi sera e Dylan non sta facendo altro che prendermi in giro per il fatto che stavo sbraitando con i muri, dal momento che solo io mi capivo.

"Ma la smetti!" Sospiro, camminando in fretta e superandolo.

"Dai, ammetti però che è stato divertente." Mi raggiunge, mettendo un braccio attorno al mio collo.

"No, ha perfettamente capito che gli stavo dando del pezzo di merda." Continuo con foga.

Dylan non smette di ridere per tutto il tragitto e io non smetto di picchiarlo sul braccio fino a quando non arriviamo in Hotel.

Saluto il ragazzo simpatico ed entriamo entrambi in ascensore.

Dylan sembra smorzare la risata e tutto quello che fa non appena le porte si chiudono è far combaciare le nostre labbra.

Saliamo in ascensore baciandoci, senza farci accorgere dalla donna delle pulizie.
Finalmente siamo in camera e non posso fare a meno di essere contenta.
Penso “finalmente” perché sono talmente stanca che non riesco a tenere neanche aperti gli occhi. Devo dire che la giornata è stata veramente un sogno, meglio non poteva andare; a parte per l'ultimo episodio.

Abituata poi a Jenna e compagnia Bella… ecco appunto compagnia Bella in tutti sensi. Sono così stanca che faccio le battute e ci rido da sola.

Mi scappa immeditamente da ridere. A caso.

Ripensavo a quando eravamo al Mc Donald’s che ho afferrato la mano al tipo losco che stava frugando nella borsa della nonna: appunto era suo figlio, e la madre gentilmente gli aveva chiesto di cercargli il portafogli perché non lo trovava. Lui, sentendosi stringere il braccio aveva esclamato d’istinto un “Ma che fai !?” e sua madre stupita e spaventata, quasi quasi mi dava uno schiaffo.

Ma questo non è niente. Dylan, che aveva assistito alla scena, giusto per divertirsi un po’, ha chiesto scusa ai due giustificando che io sono sotto cure speciali di ansiolitici da stress. In pratica mi ha dato della pazza, ma almeno è servito a far calmare i due e a ridere per tutto il tempo a tavola ripercorrendo la scena.

Mi infilo nel letto aspettando che anche Dylan lo faccia, è sceso un attimo a prendere dell’acqua. Lo vedo entrare con faccia sospetta, mi sta sicuramente nascondendo qualcosa.

“Perché ci hai messo tutto quest…” rimango allibita fermandomi non appena vedo l'oggetto che ha in mano.

“Sorpresa? ”esclama lui mostrandomi
quelle cose strane in mano.

“Ma sei impazzito?”

“Le ho viste ieri mentre eravamo fuori dall’hotel.”
Sono sconcertata. Non so se arrabbiarmi o ridere. Non so nemmeno se mi da fastidio, ma un po’ mi piace l’idea e so che cosa ha in mente. “Tu sei completamente matto." Ribadisco, di nuovo.

“Cretino…” sono decisamente confusa, non l’ho mai fatto in vita mia.

“Mi hai detto in aereo, mentre ti lamentavi con me perché avevo parlato con la tipa, che ti sarebbe piaciuto che avessimo una cosa segreta particolare, tutta nostra” i suoi occhi sono vispi, maliziosi ma estremamente sinceri.

“Sì, vabbè ma io intendevo un interesse comune e non farmi…” mi blocca con un bacio. Entrambi ci spogliamo, lentamente inizia a baciarmi il collo, poi le spalle. La mia stanchezza sparisce, succede ogni qualvolta mi tocca e lo odio.
Continua, fino a baciarmi sul ventre, spingendomi sul bordo del letto.Mi volta e continua a baciarmi lentamente tutta la schiena, fino a scendere nell’interno coscia. Mi sta provocando brividi in questo caldo infernale.

Sto letteralmente impazzendo e lui questo lo capisce così, senza farmi voltare mi prende entrambe le braccia come a legarmele dietro. In effetti, dopo poco lo fa davvero.

Fa scivolare con destrezza tra le sue mani il paio di manette, che fino a qualche minuto prima avevo visto come nemiche ma adesso sembrerebbe l’opposto.

“Tranquilla non stringo, te le metto solo per tenerti ferma. Così ti posso fare ciò che voglio” esprime dolcemente nelle mie orecchie.

Non so come interpretare questa frase.

Io non rispondo neanche e lo lascio fare. Appena messe, prosegue con la sua lingua su tutto il corpo. Sto quasi per svenire dal piacere, e la cosa più stupenda è sentirlo  muoversi dentro me con un estremo amore.
Mi ritrovo appoggiata al suo petto con la testa. Lui che mi carezza i capelli.

“Piccola, le manette sono state solo un diversivo, così per scherzare. Okay?” Ci tiene a precisare dopo minuti di silenzio ad svoltare i nostri respiri.

“Ormai lo so che sei un maniaco come tutti gli uomini” scherzo mentre gli mordo il collo.

Fa un verso di dolore facendomi ridere“Ma lo sai che sei proprio terribile?”

Ci addormentiamo, anche se ormai ci sarà ben poco da dormire visto che tra quattro ore dobbiamo alzarci perché abbiamo un sacco di posti da visitare e alle nove in punto, cascasse il mondo voglio essere fuori dalla camera.


Un suono ripetitivo mi fa aprire gli occhi. Penso sia la sveglia visto che sono quasi le otto e trenta ma in effetti non è lei a suonare. Il suono si fa sempre più familiare. Che diamine! E’ il bip del mio telefono quando mi arriva un sms.

Il mio respiro si fa affannato non appena vedo il mittente del messaggio facendo svegliare Dylan di soprassalto.

“Che succede?” è visibilmente spaventato.
“Mi è arrivato un sms...” continuo a guardare lo schermo confusa.

“E? Di chi?" mi chiede Dylan impaurito. Non l’ho mai visto così stravolto, probabilmente ho esagerato svegliarlo così. Tento di calmarlo e abbassare i toni anche se non è facile.

“Mia sorella Dylan, è mia sorella”

//////////

ULTIMO GIORNO PER LA COPERTINA! POTETE INVIARMELE ANCHE ENTRO DOMANI PERCHÉ È IL GIORNO DELLA CONSEGNA :)

EMAIL: yousrarabah95@gmail.com

Instagram: @official_youreworthit
Facebook: you're worth it-wattpad

Qualcuno/a di voi abita a Londra?  :)

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Where stories live. Discover now