Capitolo 28

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And now you're back

Christina Perri

Resto a bocca aperta. A che gioco sta giocando? Perché mi sta dicendo una cosa del genere per poter attirare la mia attenzione?

"Cosa succede Ally? Stai bene?" Mi chiede Bella guardando la mia reazione.

Scuoto la testa, restando minuti a fissare il messaggio. Perché?

"Mi ha riscritto una persona che credevo esserela mia metà." Confesso, sentendomi immeditamente stupida.

"Quel tuo migliore amico di Seattle?" Domanda.

Annuisco stupita. Devo dire che Bella in effetti mi ascolta, e forse tiene a me. Guardo e riguardo il messaggio è ancora non credo a cosa mi ha appena scritto. Quali notizie potrebbe mai avere di mia sorella e poi perché?

Una vocina mi suggerisce di lasciar perdere perché è solo per voler attirare la mia attenzione e basta, ma dall'altra, non riesco a non essere almeno un po' curiosa sulle sue intenzioni
.
Bella si alza e si siede in modo coraggioso accanto a me. "So che non mi vuoi parlare e che ti ho delusa ma ti posso assicurare che tu sei stata e sei un'amica per me."

"Bella..." Inizio ma lei mi abbraccia lasciandomi ancora più stupita. Non me lo aspettavo veramente.

"Mi sono espressa male quel giorno e ti chiedo infinitamente scusa. Conosco Jenna da tanto tempo e mi è sempre venuto naturale difenderla ma ho sbagliato."

Anche qui non so cosa fare. Lei è stata davvero l'unica a voler riallacciare i rapporti e nonostante tutto è sempre stata disposta ad ascoltare senza giudicare e in poche persone ho visto questo pregio.
Non voglio portare rancore e per quanto mi è difficile ammetterlo a voce, le voglio davvero bene.

"Va tutto bene." Dico infine, ricambiando l'abbraccio.

Lei mi stringe, come se non mi avesse vista da anni e poi si stacca con un sorriso pieno di vita. Non pensavo di essere stata un po' parte della sua tristezza.

Noi essere umani siamo proprio in cerca di un senso di esistere, che spesso non dipende da noi.

Ogni giorno che la vedevo non era più così tanto sorridente e un po' mi sento in colpa per questo.

"Grazie." Mi dice con un sorriso a trentadue denti.

Faccio spallucce e ricambio il sorriso dando un'occhiata al cellulare.

"Sai cosa vuole il tuo amico?" Mi domanda, guardandomi con aria preoccupata.

"Non è più mio amico." Chiarisco.

Dopo tutto quello che ha fatto, una persona del genere, non può considerarsi mio amico. Non sa praticamente niente di quello che è successo e questo perché sono più riservata.

Dopo le batoste che ho avuto in amicizia, non riesco tanto a fidarmi di nessuno.
Ma come ho già detto, Bella è l'unica che non mi giudica per chi sono e per quello che faccio. Mi guarda e so che mi sta invitando ad aprirmi ma sono lì, in bilico tra il farlo e non farlo.

Prendo un respiro e butto giù la mia maschera, raccontandole come sono finita qui. Tutto quello che è successo con mio padre, la mia fuga qui a Los Angeles per poi venire a scoprire di avere una sorella gemella. Mi vengono i brividi al solo pensiero che sono insieme. Non so nemmeno se sta bene e questo mi fa sentire ancora peggio.

“Accidenti…” Esclama allibita.
Già...

"E lui cosa c'entra i questa storia?" Mi chiede confusa. 
"Vorrei saperlo anch'io."
Resta a fissare il vuoto per qualche momento e poi mi rivolge lo sguardo.

"L'unico modo che hai per scoprirlo è andare direttamente da lui."

Lo so ed è proprio questo quello che non voglio. Ma ormai la pulce nell'orecchio me l'ha messa. Se fosse vero non vorrei farmi scappare la possibilità di trovarla, finalmente. Lo spererei.

"Non lo so." Dico mordendomi il labbro inferiore.

È davvero una decisione difficile.
"Ormai sei curiosa, se non lo farai oggi, lo farai domani."

“Dici Bella ?!” mi fa scappare un sorriso. Direi che ha appreso a conoscermi. Non riesco a stare al mio posto e devo togliermi ogni singolo dubbio di questa faccenda.

Prendo il telefono insieme a un po' di coraggio e fisso con lui stasera.

Mi risponde subito.
*okay, non vedo l'ora*

E già una parte di me se ne pente. 
A Dylan non piacerà la situazione ma voglio dirglielo. Se viene a sapere che l'ho visto, dopo che gli ho assicurato di non avere alcuna intenzione di farlo, mi ammazza.
Chiamo Dylan con un po' di nervoso

addosso. Anche se non è così, sento di star per compiere un crimine.

"Hai scordato il reggiseno a casa mia?" Fa il simpatico.

È qualcosa che va a mio vantaggio il fatto che sia di buon umore. Ne devo approfittare; o adesso o mai più.

"Io non mi dimentico le mie cose a giro.” Dico, facendolo ridere.

Potremmo fare ironia su questo argomento per tutto il tempo ma devo andare al succo.
"Devo dirti una cosa." Dico, guardando Bella. Sento la tensione arrivarmi alle orecchie.
Mi fa cenno di stare tranquilla.

"Se mi devo incazzare, non me la dire." Mi avvisa. Ci siamo.

"Kyle mi ha inviato un messaggio dove dice che ha delle notizie per quanto riguarda mia sorella e…e ho deciso che ci andrò." Sputo il rospo senza tanti giri di parole.
Suona solo un silenzio e i suoi respiri.

"Dylan?"

"Perché ci vai?" Mi domanda di getto.

Sospiro. "Perché sono curiosa di sapere cosa ha da dire."

"Gli credi, dunque?"

"No..."
Fa una risata amara e so già che questa conversazione andrà a finire abbastanza male.

"Ti ha preso per il culo una volta e tu continui a credergli?” Domanda con estremo sarcasmo.

"Ti ho detto che non gli credo."

"Allora dammi un cazzo di motivo per il quale lo vuoi vedere." Inizia ad alzare la voce.

"Voglio solo vedere cosa ha da dire."
Sinceramente, non ho un buon motivo se non la curiosità e il fatto che dentro dentro, anche se non lo voglio ammettere, potrebbe veramente sapere qualcosa su mia sorella. Non ho niente da perdere e la conversazione non sarà su nient'altro se non su questo argomento.

Lo sento sospirare e so che è incazzato nero. "No, secondo me lo vuoi vedere e basta."

"No!" Grido arrabbiata. "Sei proprio fuori pista. Non succederà niente e non cambierà niente."

Non ci credo che ha pensato a questo. A parte tutto quello che sentivo per lui era solo una profonda amicizia, quindi queste parole poteva benissimo risparmiarsele.

"Okay, fai il cazzo che ti pare." Dice, per poi sentire il bip della telefonata. Allontano il telefono per poi vedere solo la schermata iniziale.

"Allora?" Mi domanda Bella impaziente.

"Mi ha riattaccato in faccia." Affermo, molto delusa.

A volte è veramente un deficiente, lo ammazzerei. Ma come fa a non capire ? Lasciamo stare, il problema serio adesso è un altro. Vale davvero la pena andare da lui?

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