Capitolo 27

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Are you ready for it?

Taylor swift

Ore e ore di ansia per poi trovare un messaggio contenente due lettere: Al.

Resto a fissare il messaggio scioccata e senza aria nei polmoni. Non ho seriamente parole da dire.

"Ally." Mi chiama Dylan.

Sono pietrificata e non so più a cosa pensare.

"Ally!" Mi richiama di nuovo. Si mette alle mie spalle e mi prende il cellulare di mano.

Lo osserva e si massaggia la nuca cercando di non dimostrare alcuna emozione.

"Dovevi aspettarmi prima di leggerlo." Dice, prima di rivolgere lo sguardo verso lo schermo.

"Tanto per quello che c'è scritto." Alzo le spalle, buttandomi poi sul divano.

Dylan continua a guardare lo schermo con la stessa espressione confusa e delusa che ho io in questo momento.

"Dovresti farlo vedere alla polizia." Mi suggerisce con tono molto serio.

Scuoto la testa. "Non ne vorranno sapere niente. Ti ricordi l'ultima volta che sono venuti e mi hanno detto in pratica che il caso verrà chiuso?"

"Con il numero possono rintracciarla, Ally." Si mette accanto a me, appoggiando il cellulare sul tavolo.

Sto quasi per mettermi a piangere per la frustrazione e lui lo capisce. Mi avvolge con un abbraccio. "Non devi fare niente se non vuoi." Mi assicura.

Annuisco, sentendo le sue mani muoversi sulla mia schiena.
Se non fosse stato per lui non sarei andata da nessuna parte e non avrei nemmeno avuto il coraggio di fare la metà delle cose che ho fatto.
Di colpo di ricordo del messaggio di Kyle e sono curiosa di leggerlo.
Mi stacco dall'abbraccio tirando su col naso. Sblocco il cellulare e apro il messaggio di Kyle.

Mi chiedo perché mi stia scrivendo ora. Mi aveva detto che era ritornato a Seattle per l'Estate e ci eravamo salutati come due sconosciuti. Mi costa ammetterlo ma mi dispiace.
Era il mio migliore amico ed è difficile non ricordare come mi faceva stare bene prima di scoprire la sua vera faccia.
Non tutti i tuoi amici sono veramente amici.

*Ciao Ally, come stai? 
Sono tornato a L.A, mi farebbe piacere incontrarti di nuovo. Mi manchi e ho tante cose da dirti.*

Non so come reagire a questo messaggio. 
Sembra quasi come se nulla fosse successo e mi mette troppo disgusto.

Meglio chi ti dice le cose come stanno e magari si incazza con te, di chi invece è omertoso e fa finta sia tutto ok.

"È Kyle." Dico, bloccando il cellulare.

"E cosa vuole?" Chiede Dylan cambiando tono.

"Vedermi." La chiudo lì, buttandomi sullo schienale. Sinceramente non mi interessa. Odio quando una persona cerca di far finta di niente dopo che i rapporti sono cambiati.
Mi sento presa in giro.

Dylan vuole continuare ad indagare sul discorso così decido di cambiare decidendo di cucinare a casa sua.

Mi aiuterà a distrarmi da tutto questa confusione.

Non faccio niente di speciale se non due piatti di pasta. Dylan continua a farmi infinite domande e mi sta infastidendo. È come se in qualche modo se la prendesse con me quando io ne so anche meno di lui del motivo per il quale mi ha scritto.

"Sì, ma io non capisco perché ti contatta dopo tutto." Insiste.

"Non lo so nemmeno io Dylan, smettila." Rispondo infastidita.

"Calmati..." Dice, facendomi smettere di mangiare.

“Sono diversi minuti che non smetti di parlare dell'argomento, dopo un po' diventi proprio pesante.” Suono molto cattiva ma è solo l'esasperazione di lui che continua ad insistere e il fatto di avere questo peso di mia sorella addosso.

Sospira, prende il suo piatto di pasta e si alza dal tavolo andando in salotto.
Non ho parole. E’ proprio meglio che sto zitta.

Finisco di mangiare e mi alzo con l'intento di andare via.

"Io vado." Lo avviso, ma nemmeno mi rivolge lo sguardo.

È appoggiato alla parete di spalle. Faccio il giro per guardarlo in faccia.
Mi basta un secondo per capire che è arrabbiato e non capisco nemmeno il perché. O forse sì, ma la sua reazione è completamente inutile.

"Non so niente." Dico esasperata.

"Hai intenzione di vederlo?" Chiede mettendosi le mani sui fianchi.

"No." Alzo le spalle.

Continua a non guardarmi negli occhi e questo mi fa incazzare.
Cerco di calmarmi e tento un approccio diverso. Mi alzo sulle punte e gli prendo il viso con le mani costringendolo a guardarmi e baciarmi.

Si lascia andare quasi subito e con questo voglio fargli capire che non esiste altra persona nella mia vita che possa farmi provare ciò che sento se non con lui.
Senza dire niente mi abbraccia e io faccio lo stesso.

Guardo l'ora e capisco che è già l'ora di andare.

"Domani ti vengo a prendere." Mi dice e io annuisco. Sono curiosa di sapere dove andremo, ma non mi scomodo nemmeno a domandarglielo. Tanto non me lo dirà mai.
Lo saluto e mi avvio a piedi per tornare in comunità. Ho un po' di stanchezza dell'aeroporto ma non ce la faccio proprio a fare un pisolino pomeridiano; mi stancano il doppio.

Al mio ritorno la Bridgette segna la mia entrata e salgo su in camera. Trovo solo Bella, seduta sul suo letto a fare il niente.
La vibrazione mi avvisa che ho un messaggio sul cellulare.

Lo prendo dalla tasca e ne trovo uno di Kyle, di nuovo.

Sospiro e mi metto seduta per leggerlo.
*È importante, ho delle notizie di tua sorella.*

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